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  1. Gabry

    Autocross

    L’Autocross o Autoslalom è una disciplina sportiva che si svolge su un percorso speciale ricavato su strade pubbliche o parcheggi, avente lunghezza limitata e intervallato da postazioni di rallentamento. Si configura come una competizione mista tra gara di velocità e prova di abilità. I percorsi su cui si svolgono gli slalom, oltre ad avere un in asfalto o cemento, hanno anche una lunghezza di tracciato compresa tra 1500 m (2500 m per le gare titolate) e 4000 m. Inoltre la larghezza della carreggiata non è mai inferiore ai 5 m. Lungo il percorso sono collocate delle postazioni di rallentamento costituite da non meno di 4 file di birilli, disposte in direzione trasversale rispetto al senso di marcia, che vanno superate effettuando una gincana. Queste postazioni servono a limitare la velocità media di percorrenza dell'intera corsa. A seconda della pendenza media del percorso di gara, gli slalom si dividono in due categorie: in salita e in pianura. Nel primo caso la pendenza media minima non deve essere inferiore al 4%. Perché abbiamo parlato di questa competizione? Proprio perché le MINI sia classiche che moderne sono ottime auto con cui partecipare, con i giusti accorgimenti tecnici è possibile renderle delle ottime concorrenti!
  2. Gabry

    MINI Cooper rally R4

    Queste MINI da rally non sono costruite ufficialmente dalla MINI ma da un azienda esterna che si occupa di costruire auto da rally, e partecipano alle competizioni classe R4 COSA E LA CATEGORIA R4? La classe R4 è la categoria ufficiale FIA a trazione integrale, che è stata recentemente aggiunta alla gerarchia delle auto da rally FIA World Rally per colmare il divario tra le categorie R3 e R2 a trazione anteriore e la classe R5 a trazione integrale. Tutte le vetture della categoria R4 sono dotate di un kit universale omologato FIA composto da un motore 1.6 turbocompresso, una trasmissione tipo R5, sospensioni a corsa lunga e trasmissione integrale. I team potranno acquistare il kit R4 dal fornitore approvato dalla FIA e costruire l'auto R4 di loro scelta. La società francese Oreca è stata selezionata per progettare e fornire il kit FIA per il 2017, 2018 e 2019. Il kit è omologato per i prossimi 7 anni con la possibilità di essere rinnovato due volte per 2 anni ogni volta. È una MINI Cooper F56 a cui viene rinforzato il telaio, montato un motore omologato FIA per la categoria R4 (1.6L turbo), molto simile a quello della R60 WRC, oltre al motore speciale vengono montati, ammortizzatori a corsa lunga, la trazione integrale, e tante altre migliorie per renderla conforme alla categoria. In questa categoria vengono utilizzati dei carburanti sintetici che abbattono le emissioni del 85% circa quindi oltre a divertirsi si salva anche l’ambiente.
  3. Gabry

    MINI Cooper SX1 Rally cross

    La MINI Cooper SX1 è una MINI costruita dal team XITE, per partecipare al campionato mondiale di rally cross, è guidata dal pilota Oliver Bennett. Ha un motore 2.0L, 4 cilindri in linea turbo, che sviluppa 600 cavalli circa e 900Nm di coppia, il cambio di tipo sequenziale a 6 marce e la trazione è a quattro ruote motrici. Il peso è di 1225kg, la vettura è in grado di accelerare da 0 a 100 Km/h in soli 1.9 secondi!
  4. Gabry

    Motori BMW B38 e B48

    I motori B38 e B48 sono dei motori a benzina a tre o quattro cilindri in linea, appartenenti alla famiglia dei motori modulari di BMW. Hanno una cilindrata di 1.5 litri (B38) oppure una di 2.0 litri (B48). Qualche dato: Il motore B38 è' in grado di sviluppare una potenza che varia da 75 ai 136 cavalli (BMW i8 231cv), a seconda della configurazione specifica. La coppia massima si attesta tra i 160 e i 220 Nm (230Nm con overboost) Mentre per quanto riguarda il B48 la potenza si attesta a 192cv oppure 178 sulle MINI LCI, La coppia massima è di 300Nm. Una caratteristica che distingue questi motori dai restanti in circolazione è la loro straordinaria efficienza, il che li rende validi per chi cerca un'esperienza di guida entusiasmante senza dover rinunciare a degli ottimi consumi. Tecnologia avanzata: Questi motori sono dotati di una serie di innovazioni tecnologiche che ne migliorano ulteriormente le prestazioni. Valvetronic = E' una tecnologia sviluppata da BMW per il controllo dell'alzata delle valvole di aspirazione, capace di variare in modo continuo tali valori, passando da un'apertura della valvola di 0,25 mm ad un'apertura di 9,8 mm. Vanos = E' l'acronimo dell'espressione tedesca "Variable Nockenwellensteuerung" che in italiano significa fasatura variabile dell'albero a camme è un meccanismo di tipo idro-meccanico che consiste nel variare l'angolo di rotazione dell'albero a camme rispetto alla posizione fissa dell'albero a gomiti, in funzione del numero di giri del motore e della posizione del pedale dell'acceleratore. Ciò comporta un minore o maggiore ritardo nell'apertura delle valvole interessate. Turbo e collettore di scarico in un pezzo unico in alluminio = Come appena detto il turbocompressore e collettore di scarico sono realizzati un pezzo unico in alluminio, questo permette di avere una migliore movimentazione dei gas di scarico in quanto non è presente nessuna flangia tra i 2 componenti, inoltre l'alluminio pesa meno dell'acciaio che solitamente viene utilizzato e permette anche un migliore scambio termico, nel B48 il turbo è di tipo twinscroll. Turbo raffreddato ad acqua = Un'altra caratteristica che rende speciali questi motori è il fatto di avere il turbocompressore raffreddato ad acqua e non ad olio come sulle automobili tradizionali, sulle MINI JCW F56 di più vecchie è possibile notare che nelle prese d aria anteriori del paraurti, una delle 2 è aperta e dietro di essa è posizionato un radiatore dell' acqua aggiuntivo. Il motori B38 e B48 di BMW sono un esempio straordinario di ingegneria automobilistica. Con la sua combinazione di potenza, efficienza e tecnologia avanzata, offrono un'esperienza di guida superiore.
  5. Gabry

    John Rhodes

    John Rhodes ovvero: il pilota che faceva “segnali di fumo” con la sua MINI Cooper S. Non per niente, il campione inglese venne soprannominato “Smokey” dai tifosi. Estremamente spettacolare, John Rhodes fu, per tutti gli anni 60, il “re delle MINI” nelle gare Turismo del BTCC. Il suo stile di guida era in effetti “calcolato”: sfruttando la leggerezza e il proverbiale “Go-kart feeling” delle piccole Cooper S, riusciva sempre, con un abile gioco di punta-tacco e “telegrafando” alla perfezione sull’acceleratore, a far derapare la vettura sulle quattro ruote (il “four-wheel drift”) in modo da inserirsi nella giusta traiettoria già all’inizio della manovra, ed uscire perfettamente “dritto” sul rettilineo. Lo stesso Rhodes amava scherzare su questa abilità, dicendo che gli portava un altro vantaggio sui concorrenti: facendo fumare le Dunlop Racing anteriori in maniera così vistosa, si veniva a creare una “nebbia” che per qualche istante disorientava i diretti avversari, e gli permetteva di guadagnare terreno.
  6. Gli anni Settanta sono stati testimoni di una delle piu grandi rivalità della storia dell'automobilismo: quella tra l'austriaco Niki Lauda e l'inglese James Hunt. Il palcoscenico principale era la Formula 1 e i due iniziarono la loro carriera agonistica con le MINI. Come si vede nel film Rush, Hunt - non essendo riuscito a ottenere dal padre i finanziamenti per le sue ambizioni automobilistiche - dovette racimolare i soldi per una vecchia MINI Mark, lavorando come muratore, autista di furgoni e portiere d'ospedale. Nel frattempo, Lauda inizio la sua carriera agonistica alla cronoscalata di Mithlbacken, il 15 aprile 1968, a bordo di una Austin Cooper, classificandosi al secondo posto assoluto. Ma l'austriaco aveva un asso nella manica molto piu subdolo: falsificare un certificato universitario. Il suo piano fu premiato quando i suoi orgogliosi genitori gli regalarono una Cooper S da 1275cc nuova di zecca. La MINI numero 158 è quella di Niki Lauda, mentre quella azzurra è quella di James Hunt.
  7. Gabry

    The Italian Job (2003)

    Il film "The Italian Job" è un classico del genere heist movie che mescola azione, avventura e suspence. Prodotto nel 2003, il remake di un film omonimo del 1969, è una delle pellicole più famose del regista F. Gary Gray. Il film racconta la storia di un gruppo di rapinatori guidato dal carismatico Charlie Croker (interpretato da Mark Wahlberg), che pianifica un audace colpo in pieno centro a Venezia. Dopo una mirabolante fuga a bordo di MINI Cooper, il team si riunisce negli Stati Uniti per cercare vendetta e recuperare il bottino rubato. Una delle caratteristiche più iconiche e riconoscibili del film è l'uso delle MINI Cooper come veicoli principali durante le scene di inseguimento. Le auto, piccole e maneggevoli, si rivelano la scelta perfetta per attraversare le strade strette e tortuose di Venezia, sfuggendo alle autorità e ai rivali. L'azione spettacolare e gli inseguimenti mozzafiato sono incredibili da vedere e tengono lo spettatore incollato allo schermo. Le abilità di guida acrobatica e la capacità di manovrare le MINI Cooper attraverso situazioni di pericolo imminente conferiscono al film un'energia unica. Oltre all'action movie, "The Italian Job" è anche un film che affronta temi come l'amicizia, la fiducia e il desiderio di vendetta. I personaggi, interpretati da un cast di attori talentuosi come Charlize Theron, Edward Norton e Jason Statham, sono ben caratterizzati e creano delle dinamiche interessanti. La sceneggiatura è ben strutturata, con una storia che si sviluppa in modo coerente e un ritmo incalzante che tiene lo spettatore sulle spine fino alla fine. Le location, da Venezia a Los Angeles, offrono uno sfondo suggestivo e amplificano l'atmosfera di tensione. Le MINI presenti all'interno del film sono 4 (anche se nella realtà ne sono state utilizzate molte di piu, pensate che avevano anche una carrozzeria aperta 24h/24h per aggiustare le MINI reduci dei vari stunt, e che gli attori prima di incominciare le riprese hanno dovuto frequentare un corso di guida sportiva). MINI Cooper S R53, rossa, tetto bianco e bonnet stripes bianche, fanalini rally, bodykit jcw, cerchi cross spoke 17" MINI Cooper R50, blue, tetto bianco e bonnet stripes bianche, fanalini rally, bodykit jcw, cerchi cross spoke 17" MINI Cooper R50, bianca, tetto nero e bonnet stripes nere, fanalini rally, bodykit jcw, cerchi cross spoke 17" MINI MK7 rossa, tetto bianco e bonnet stripes bianche, 4 fanalini rally, cerchi da 13" "The Italian Job" è un film che ha ottenuto un grande successo al botteghino grazie alla sua miscela di azione, intrigo e caratterizzazione dei personaggi. Se sei appassionato di film d'azione e ti piacciono le automobili, questo è un film che non puoi perdere. Le MINI Cooper, con la loro versatilità e agilità, hanno da allora conquistato un posto speciale nel cuore degli appassionati di automobili, diventando un'icona della moda e del design italiano. In conclusione, "The Italian Job" è un film che intrattiene e appassiona lo spettatore grazie al suo mix di azione, avventura e umorismo. Le MINI Cooper, protagoniste indiscusse del film, hanno reso la pellicola ancora più memorabile. Quindi, se non l'hai ancora visto, abbandona ogni dubbio e preparati a un'esperienza ricca di adrenalina e divertimento.
  8. Gabry

    The Italian Job (1969)

    Un classico intramontabile Introduzione: "The Italian Job" del 1969 è un'icona nella storia del cinema britannico, un film ricco di azione, avventura e umorismo. Diretto da Peter Collinson e sceneggiato da Troy Kennedy Martin, il film ha conquistato il cuore del pubblico con il suo stile unico e la trama coinvolgente. In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui "The Italian Job" è diventato un classico intramontabile nel panorama cinematografico internazionale. Una trama affascinante: La trama di "The Italian Job" ruota attorno a Charlie Croker (interpretato da Michael Caine) e alla sua squadra di rapinatori, che progettano una grande rapina a Torino, in Italia. Il piano è audace e interessante: il colpo consiste nel rubare un carico immenso d'oro e poi fuggire attraverso la città, sfruttando la congestione del traffico a loro vantaggio. Questa combinazione esplosiva di azione, intrighi e umorismo rende il film coinvolgente e appassionante sin dall'inizio. I Luoghi: Torino: La maggior parte del film è ambientata a Torino, città situata nel nord dell'Italia. Qui vengono girate le scene principali del colpo e della famosa fuga in MINI Cooper attraverso le strade della città. Cimitero Gran Madre di Dio: Nel film, il cimitero Gran Madre di Dio a Torino è il luogo in cui viene nascosto l'ingente bottino del colpo. Museo dell'Automobile di Torino: Nel film, i criminali utilizzano il Museo dell'Automobile di Torino come copertura per studiare il traffico e le strade della città. Viene anche mostrata la famosa galleria del museo. Piazza San Carlo: Una scena chiave del film si svolge nella piazza di San Carlo a Torino, dove viene organizzata la famosa cattura del personaggio di Roger Beckermann. Ripa di Porta Ticinese, Milano: Alcune parti del film sono state girate a Milano, inclusa la scena in cui i criminali si scontrano con la polizia a Ripa di Porta Ticinese. Le MINI: Le MINI utilizzate nel film erano delle MINI Cooper S. Erano dipinte nei colori rosso, blue e bianco. Le auto erano famose per le loro capacità di manovra e velocità, ed erano spesso modificate con accessori speciali per le acrobazie e le scene d'azione del film. Altri dettagli che le rendevano "diverse" dalle altre MINI erano la presenza di un roll-bar, delle bretelle in pelle sul cofano e 3 fanalini rally montati su una staffa apposita. Uno stile visivo mozzafiato: Uno dei tratti distintivi del film è lo stile visivo impeccabile che cattura l'essenza delle strade italiane e delle loro icone culturali. Le scene di inseguimento con le celebri MINI Cooper renderanno il film memorabile per generazioni di cinefili. Inoltre, la fotografia di Douglas Slocombe trasmette un senso di eleganza e stile che rende ogni inquadratura un'opera d'arte. "The Italian Job" è un omaggio all'Italia e alla sua cultura, che crea uno scenario surreale e affascinante. Recitazione straordinaria: Il cast di "The Italian Job" offre interpretazioni apprezzate e indimenticabili. La performance di Michael Caine nel ruolo di Charlie Croker è superba: il suo carisma e il suo atteggiamento di "gentleman rapinatore" affascinano lo spettatore fin dalle prime scene. Il supporto attoriale di Benny Hill, Noël Coward e Maggie Blye contribuisce a creare un equilibrio perfetto tra azione e comicità. Grazie alle performance eccezionali, il film riesce a creare una chimica unica tra i personaggi, rendendo l'avventura ancora più coinvolgente. Colonna sonora iconica: Un elemento imprescindibile del successo di "The Italian Job" è la colonna sonora, composta da Quincy Jones. Il tema principale, conosciuto come "The Self-Preservation Society", è un brano orecchiabile e coinvolgente che si intreccia perfettamente con l'azione sullo schermo. La colonna sonora è diventata un'icona nella cultura popolare, rappresentando perfettamente lo spirito gioioso e travolgente del film. Conclusione: "The Italian Job" (1969) è un classico intramontabile, un film che ha saputo combinare un'azione dirompente, umorismo, una trama coinvolgente ed elementi distintivi che lo rendono unico nel panorama cinematografico. La sua eredità è duratura, influenzando generazioni di spettatori e ispirando registi nel corso degli anni. Se sei un appassionato di intrighi avvincenti e di un buon mix di avventura e comicità.
  9. L'azienda KENT AUTO DEVELOPMENT (KAD) è una figura importante nel mondo delle corse automobilistiche, specializzata nello sviluppo di componenti per le MINI Cooper. Fondata da un appassionato di auto sportive, KAD ha una lunga storia di successi nel fornire soluzioni di alta qualità per coloro che cercano di migliorare le prestazioni delle loro MINI. La MINI è un'auto che ha conquistato il cuore di tanti appassionati di corse, grazie al suo design iconico e alle sue caratteristiche uniche. Tuttavia, come in tutte le vetture, ci sono sempre margini di miglioramento. Ed è qui che entra in gioco KAD, offrendo una vasta gamma di componenti di alta qualità, progettati per garantire prestazioni eccellenti e migliorare l'esperienza di guida. Una delle aree in cui KAD si è specializzata è l'ottimizzazione del sistema di alimentazione delle MINI. Offrendo collettori di aspirazione ad alte prestazioni, filtri dell'aria sportivi e sistemi di scarico migliorati, KAD è in grado di massimizzare la quantità di aria e carburante che entra nel motore. Questo si traduce in un aumento significativo della potenza e una migliore risposta dell'acceleratore, sia su strada che in pista. Oltre al sistema di alimentazione, KAD offre anche componenti per il sistema di sospensione e frenante. Sospensioni regolabili, barre antirollio, kit di freni sportivi: tutto ciò che serve per garantire una guida precisa e reattiva, anche nelle situazioni e nelle condizioni più estreme. Questi componenti sono progettati per offrire una migliore maneggevolezza, una maggiore stabilità e una maggiore capacità di frenata, consentendo ai piloti di spingere al limite le loro MINI. Ma non è tutto. KAD offre anche una gamma di componenti di alta qualità per migliorare l'estetica delle MINI. Dall'installazione di kit carrozzeria aero dinamici, a cerchioni sportivi e interni personalizzati, KAD aiuta a creare un look unico per ogni MINI, differenziandola dagli altri modelli nella sua categoria. Ciò che rende KAD così speciale è la loro dedizione alla qualità e all'innovazione. Ogni componente prodotto viene attentamente progettato e testato per garantire le massime prestazioni e la massima affidabilità. L'azienda utilizza le ultime tecnologie e collabora con i migliori esperti del settore delle corse, per offrire soluzioni all'avanguardia che soddisfino anche i piloti più esigenti. E' stata molto famosa la MINI KAD, una MINI realizzata per battere il record di MINI più veloce al mondo. In conclusione, se stai cercando di migliorare le prestazioni della tua MINI Cooper o semplicemente desideri personalizzarla, KAD è l'azienda da tenere d'occhio. Grazie alla loro vasta gamma di componenti di alta qualità e alla loro esperienza nel settore delle corse automobilistiche, sono in grado di garantire un'esperienza migliorata di guida e un'auto unica nel suo genere. Quindi, non esitare a dare un'occhiata al sito web di KAD e scoprire come possono aiutarti a ottenere il massimo dalla tua MINI.
  10. Gabry

    MINI Miglia

    MINI Miglia un'icona delle corse automobilistiche Introduzione La MINI Cooper è un veicolo che ha catturato l'immaginazione degli appassionati di corse automobilistiche per decenni. Tra le varianti più famose si annovera senza dubbio la MINI Miglia, una versione speciale creata per competere su piste da corsa. In questo articolo, esploreremo la storia e il fascino della MINI Cooper da corsa MINI Miglia, che ha conquistato il cuore di molti appassionati di auto sportive. Origini della MINI Miglia: La MINI Miglia ha le sue radici nel Regno Unito, dove è nata la MINI Cooper S, una versione potenziata e adattata per il mondo delle corse. Negli anni '60, il pilota John Cooper sviluppò una variante della MINI Cooper S chiamata "MINI Cooper S 970". Questa versione era studiata appositamente per partecipare alla celebre gara 1000 Miglia, da cui prende il nome la MINI Miglia. Caratteristiche tecniche: La MINI Miglia è stata sviluppata per ottenere una potenza superiore rispetto alle altre versioni della MINI Cooper. Il suo motore è stato potenziato, solitamente raggiungendo una potenza di circa 130 cavalli. Il telaio e la sospensione sono stati adeguatamente modificati, offrendo una maggiore stabilità e maneggevolezza in pista. Inoltre, sono stati apportati cambiamenti aerodinamici per migliorare l'efficienza del veicolo su piste veloci. Successi e leggenda: La MINI Miglia ha guadagnato una reputazione leggendaria nelle corse automobilistiche. Ha partecipato a numerose competizioni di fama internazionale, come il Goodwood Revival e il British Touring Car Championship, riuscendo a ottenere risultati notevoli. La sua agilità, abbinata alla maneggevolezza tipica della MINI Cooper, l'ha resa un'auto da corsa formidabile. Passione e community: Oltre alla sua storia da corsa, la MINI Miglia ha creato una vera e propria community di appassionati. Gli eventi dedicati alla MINI Miglia attraggono persone da tutto il mondo, che si riuniscono per condividere la passione per questa iconica auto da corsa. Le gare di MINI Miglia sono spettacolari, con piloti che competono fianco a fianco, lottando per la vittoria. È davvero un vero e proprio spettacolo per gli occhi! Conclusioni: La MINI Miglia rappresenta una leggenda delle corse automobilistiche, con una storia ricca di successi e una comunità appassionata di fan. Il suo stile iconico e la sua performance eccezionale su pista l'hanno resa un'auto da corsa molto amata dai piloti professionisti e dagli appassionati di sport motoristici. Che sia in pista o in esposizioni speciali, la MINI Miglia continua a incantare il pubblico con la sua estetica affascinante e la sua potenza. Qui in basso le specifiche di queste auto: 0 - 100 kmh in meno di 4 secondi Velocita massima di 208 kmh circa Pneumatici slick Dunlop racing Motore 1380cc di cilindrata Potenza 145 cv circa Ammortizzatori regolabili a 2 vie Altezza regolabile
  11. John Lennon guidò una MINI, Peter Sellers ruggì a bordo di una MINI nelle sue commedie poliziesche, e persino la regina fu accompagnata attraverso il parco del Castello di Windsor su una MINI. Innumerevoli celebrità hanno ceduto negli anni al fascino della MINI classica, presentata per la prima volta al pubblico 60 anni fa. Il design distintivo dell'auto, lo spazio sorprendentemente generoso e la guida agile e dinamica sono le storiche, principali caratteristiche della rivoluzionaria piccola auto che sin dal suo debutto è entrata a far parte dei circoli dell'alta società - specialmente in Gran Bretagna, il suo paese d'origine. Fotografie esclusive mostrano numerose star del mondo della musica, del cinema e della moda scegliere la MINI classica come mezzo di trasporto preferito, rendendola un'icona del suo tempo. Lord Snowdon ha presentato la MINI classica alla famiglia reale. L’ingresso in società di MINI, a Londra, è stato favorito proprio da un membro della famiglia reale: Lord Snowdon - fotografo, designer, amico del designer MINI Alec Issigonis e marito della principessa Margaret – è stato uno dei primi a comprare la nuova piccola auto. Una fotografia di famiglia scattata nel 1965 lo mostra con la principessa Margaret e il figlio David in un tour di Londra in una MINI. Già nel 1960, Lord Snowdon raggiungeva una delle residenza dove i reali erano soliti trascorre il fine settimana a bordo della sua MINI, accompagnando la regina Elisabetta attraverso il parco del Castello di Windsor. Questa occasione rappresentò simbolicamente l’ingresso della MINI nella cavalleria reale: il più alto degli onori reali che Issigonis stesso ricevette nove anni dopo. I Beatles, i Monkees, i Beach Boys, Spencer Davis, Mick Jagger, Eric Clapton e David Bowie: un successo per tutti. Negli anni seguenti, la MINI ottenne un posto fisso nella scena della moda, dell'arte e della musica della “Swinging London”. La sua fama internazionale è dovuta anche all'entusiasmo che suscitò tra i membri dei Beatles. John Lennon ordinò una MINI nel 1964, anche se non aveva la patente di guida. Le fotografie storiche mostrano il batterista Ringo Starr con uno dei modelli di MINI Cooper S che prese parte al Monte Carlo Rally del 1964 e Paul McCartney salire sulla sua MINI privata nel 1967. Il chitarrista George Harrison era l'orgoglioso proprietario di una MINI de Ville, affinata dal rinomato carrozziere Radford. Quando i Beatles si incontrarono nel 1967 per girare il film TV "Magical Mystery Tour" al West Malling Airfield nel Kent, John Lennon si divertì anche a correre attraverso il campo di aviazione in una MINI dipinta con colori psichedelici. L'affetto di noti musicisti per la MINI classica è durato per decenni e non si è limitato alle Isole britanniche. Mentre la popolarità della MINI diventava un fenomeno sempre più globale, le band pop e rock degli Stati Uniti conquistavano nuovi fan in Europa. Nel 1966, furono i Beach Boys a partire per un tour internazionale dal surfer sound, posando davanti a una MINI Moke in Gran Bretagna. Questa immagine dei musicisti californiani a bordo dell’auto che porta il nome della band si è diffusa in tutto il mondo. La band americana, The Monkees, raggiunse l'apice della sua popolarità all'incirca nello stesso momento. C'è una fotografia che risale a questo periodo in cui il chitarrista e cantante Michael Nesmith e la sua ragazza Phyllis guardano attraverso il tetto a soffietto di una MINI nella telecamera sopra di loro. Come Beatle Harrison, Monkee Nesmith incaricò Radford per la costruzione della sua MINI Cooper S personale. Questo esemplare unico, stravagante e costoso non solo aveva il tetto a soffietto ma anche un motore da 100 CV e un cruscotto in legno con strumenti aggiuntivi. Oltre a divertirsi guidando la classica MINI, il musicista londinese David Bowie rimase colpito dalle facilità di guida, e di posteggio, offerta dalla MINI. Credeva fermamente che non esistesse nessun'altra automobile progettata così bene per la vita di città. Per celebrare il 40 ° anniversario dell'originale, nel 1999, Bowie progettò una MINI classica con la superficie interamente a specchio - come una teiera britannico lucidata in argento. La cantante tedesca Nina Hagen è stata anche lei fotografata con una MINI Cooper per la rivista Paris Match nella capitale francese nel 1994. Nata per essere un eroe d'azione: la MINI classica come stella del cinema su quattro ruote. A volte come comparsa, a volte nel ruolo principale: la MINI classica è apparsa in serie televisive e film nell’arco di sei decenni. Fa la sua apparizione nel film cult "Blow Up" del 1966 e nella commedia poliziesca "Kaleidoscope" dello stesso anno, in cui l'allora ancora in gran parte sconosciuto Warren Beatty recitò il ruolo principale. Nel 1966 uscì anche il film “A Cœur Joie” con Brigitte Bardot: dove alcune modelle viaggiano a bordo di una MINI Cooper. Il fatto che la stella francese Bardot avesse una stretta connessione con l'auto britannica anche nella sua vita privata è dimostrato dalle fotografie scattate nel 1980 in cui compare con i suoi cani in una MINI Moke. "The Bionic Woman" era una serie TV che godeva di una notevole popolarità sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. Nel 1976, l'attrice principale Lindsay Wagner posò a Londra davanti a una MINI classica attaccata ad un telaio d'acciaio, dando l'impressione che stesse sollevando il veicolo con una mano grazie ai poteri sovrumani di cui godeva il suo personaggio televisivo. Le scene in cui la MINI classica è stata utilizzato dall'attore britannico Peter Sellers e dal regista Blake Edwards, erano allo stesso modo anticonvenzionali e divertenti. Sellers ed Edwards hanno realizzato il film "A Shot in the Dark" nel 1964 come sequel della commedia poliziesca "The Pink Panther". Nel ruolo di ispettore Clouseau, Sellers guida una MINI Cooper piuttosto insolita dimostrando il suo apprezzamento anche nella vita reale per versioni speciali e particolari della MINI classica. Il veicolo cinematografico è una MINI de Ville realizzata da Radford con un design in vimini sulla fiancata. Nel corso degli anni, Peter Sellers acquistò circa una dozzina di MINI classiche personalizzate, tra cui una che regalà alla sua allora moglie Britt Ekland nascondendola in un’enorme torta di compleanno che le fu presentata presso la sede di vendita di Radford a Londra nel 1965. Probabilmente la comparsa più spettacolare sul grande schermo della MINI classica è stata nella commedia gangster del 1969 “The Italian Job”. In questo film, il criminale Charlie Croker interpretato da Michael Caine unisce le forze con un complice per pianificare un furto d'oro nel centro di Torino. Caricano il loro bottino in tre MINI Cooper S – verniciate di rosso, blu e bianco - prima di partire per una fuga mozzafiato attraverso un tunnel della fognatura e sopra tetti e scale nel mezzo del tumulto del traffico nella città italiana. 34 anni dopo, "The Italian Job" è tornato nei cinema: nella nuova versione con le star di Hollywood Charlize Theron, Jason Statham e Mark Wahlberg - la storia spettacolare del furto d'oro torna ad alta velocità sullo schermo. Nella scelta della star a quattro ruote su cui caricare il bottino e fuggire nella giungla urbana, la Nuova MINI Cooper S non ha avuto rivali ed ha presto dimostrato la sua agilità e il suo stile sportivo sopra e sotto le strade di Los Angeles. On the road, anche nella moda. Nella Swinging London degli anni '60, non solo stavano emergendo nuovi suoni musicali, ma anche le tendenze alla moda del mondo della moda - e la MINI classica era sempre al centro dell'azione. Lesley Hornby - meglio conosciuta con il suo soprannome di Twiggy - ha superato il test di guida in una MINI classica nel 1968. Anche Mary Quant, influente stilista di moda femminile e inventore della minigonna, è stata ispirata dalla MINI classica. Poco dopo aver ottenuto la patente di guida, ha ordinato una MINI nera e successivamente ha progettato un'edizione speciale, con dettagli unici come i coprisedili a strisce bianche e nere. La designer britannica ha anche espresso apprezzamenti per la nuova MINI: "È un'auto alla moda, allegra e sorridente". Alla fine degli anni '90, Paul Smith, uno dei designer di moda maschile più famosi della Gran Bretagna, creò una serie speciale limitata della MINI classica con una finitura in una tonalità di blu creata da lui stesso per abbinarsi ai cerchi in lega color antracite. Un'altra edizione unica altrettanto famosa è stata presentata per il 40 ° anniversario della MINI classica, che Smith ha dipinto nel suo tipico design a strisce multicolore.
  12. Negli anni '60, una piccola vettura britannica ha conquistato i cuori degli appassionati di automobilismo, la MINI. Con le sue dimensioni compatte e il suo design carismatico, ha cambiato per sempre il concetto di auto urbana. Tuttavia, dietro il successo di questo veicolo c'è un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'industria automobilistica: John Cooper. In questo articolo, esploreremo il genio dietro la MINI e il suo influente contributo alla sua evoluzione. John Cooper è stato un ingegnere automobilistico britannico e il fondatore della Cooper Car Company, nato nel 1923, ha seguito le orme di suo padre, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 1946. Di conseguenza, John Cooper è stato introdotto al mondo delle corse fin da giovane. Nel 1959, Cooper si è interessato alla MINI, una vettura originariamente progettata per essere economica e semplice da guidare, ha riconosciuto il potenziale di questa vettura e ha deciso di trasformarla in una macchina da competizione di successo, cosi ha iniziato a modificare la MINI, apportando importanti modifiche al telaio, al motore e al sistema di sospensioni. Queste modifiche hanno resero la MINI più potente e maneggevole, trasformandola in un'auto da corsa vincente. Il risultato, la MINI Cooper, aveva un motore più potente e una migliore maneggevolezza rispetto alla versione originale. Grazie alle modifiche, la MINI ha iniziato a primeggiare nei rally di tutto il mondo. Le vittorie spettacolari conquistate dalla MINI Cooper nelle competizioni come il Rally di Monte Carlo e il Rally dell'Acropoli hanno portato il nome di John Cooper e della sua azienda al centro dell'attenzione internazionale. L'influenza di John Cooper sulla MINI continua ad essere evidente ancora oggi. Dopo il successo delle vetture da corsa, Cooper ha avviato una collaborazione con la British Motor Corporation per produrre la MINI Cooper S, una versione ancora più performante e sportiva della vettura. Questa partnership ha portato alla produzione a larga scala delle MINI Cooper, che sono diventate delle vere e proprie icone nel mondo automobilistico. Grazie al suo genio innovativo, la MINI è stata trasformata da una semplice city car in un'auto da corsa di successo. La sua abilità nel modificare il telaio, il motore e il sistema di sospensioni della vettura ha dato vita alla leggendaria MINI Cooper. Il suo contributo alla storia dell'automobile è di fondamentale importanza e l'eredità lasciata da John Cooper continua ad essere celebrata dagli appassionati di auto in tutto il mondo.
  13. Gabry

    Rauno Aaltonen

    Nel mondo dei rally, molti nomi sono stati incisi nella storia e nei cuori degli appassionati di motori. Tra questi c'è senza dubbio Rauno Aaltonen, uno dei migliori piloti finlandesi di tutti i tempi. E se c'è una vettura che è diventata l'icona di questo sport, è la MINI Cooper. Insieme, Rauno Altonen e le MINI da Rally hanno scritto capitoli indimenticabili nella storia delle corse automobilistiche. Il mito di Rauno Aaltonen: Rauno Aaltonen, noto anche come "Babe" Altonen, è stato uno dei piloti più vincenti e talentuosi nel mondo dei rally. Nato nel 1938 a Finlandia, Aaltonen ha iniziato la sua carriera nel mondo dei motori verso la fine degli anni '50. La sua carriera è realmente decollata negli anni '60, quando ha iniziato a guidare le iconiche MINI Cooper della British Motor Corporation. Rauno Aaltonen e le MINI da Rally sono stati un binomio vincente fin dal loro primo incontro. Nel 1962, Aaltonen ha partecipato al Rally di Monte Carlo alla guida di una MINI Cooper, ottenendo un sorprendente successo nella classe "S" per vetture da produzione fino a 1000cc. Da quel momento in poi, la loro alleanza è cresciuta in modo esponenziale. Nel corso degli anni '60, Aaltonen ha ottenuto numerose vittorie e podi in tutto il mondo al volante delle MINI da Rally. Il suo stile di guida aggressivo e preciso, abbinato alla sua spiccata abilità tecnica, lo ha reso uno dei piloti più temuti e rispettati del suo tempo. Durante la sua carriera, Aaltonen ha affrontato una serie di avversari di alto livello, tra cui i piloti francesi Jean-Claude Andruet e Raoul Bonfanti, e il finlandese Timo Mäkinen. Nonostante la forte concorrenza, Aaltonen è riuscito a emergere come uno dei migliori piloti di tutti i tempi. Oltre a scontrarsi con avversari di tutto il mondo, Rauno Aaltonen e le MINI da Rally hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama delle corse automobilistiche. Le loro vittorie hanno consolidato la reputazione della MINI Cooper come uno dei migliori veicoli da rally mai realizzati. Oggi, la MINI è ancora considerata un'icona delle corse su strada grazie ai successi passati e al lavoro costante di miglioramento del veicolo. L'eredità di Aaltonen vive ancora nella memoria degli appassionati di motori di tutto il mondo, ed è un richiamo a una delle epoche d'oro del rally. Insieme, hanno scritto una pagina emozionante e indimenticabile nella storia dei rally. L'impressionante abilità di guida di Aaltonen, abbinata alle prestazioni eccezionali delle MINI da Rally, non solo ha garantito loro un successo continuo sulle piste, ma ha lasciato un'eredità che vive ancora oggi. P.S. in suo onore è stata creata l'edizione speciale basata sulla MINI R56
  14. Ciao a tutti ragazzi, qualcuno ha mappato la MINI cooper d con motore B37 116cv? La mia ha 69 mila km. Come vi siete trovati? Avete avuto problemi? Consigliate una mappa (andrei da Nico Racing a Vasto) oppure va bene anche una centralina aggiuntiva? Grazie delle risposte
  15. Davidef56

    MINI f56 s/jcw che molle mettere ?

    Buonasera ragazzi apro questo post per sentire un po' i proprietari di MINI f56 jcw/S con molle h&r o eibach... La mia f56 s jcw con molle originali (gomme pzero Press 2.3/2.4) per il quotidiano la trovo tranquilla/buona , l'unico problema è l'autostrada in prossimità di un curvone se tocco un po' il freno (140/150 km/h) sento il retrotreno alleggerirsi e ballare l'auto in se per se come rollio , handling ecc è perfetta ma troppo beccheggio , volevo sapere se con queste molle citate posso migliorare qualcosina
  16. Gabry

    MINI F54 Untold edition

    La MINI Clubman Untold Edition è una edizione limitata della Clubman, ed è stata lanciata nel 2023. La dinamicità del modello è sottolineata dalle Sport Stripes che corrono strette sul cofano e che ritornano negli interni sui sedili sportivi con finitura MINI Yours Leather Lounge Sage Green. Anche il colore dei cerchi in lega da 18 pollici - Refined Brass - mostra il lato elegante di questa MINI. Il colore oro si riflette anche nelle finiture delle soglie laterali e nei bordi delle prese d'aria, conferendo all’auto un aspetto armonioso. La combinazione di caratteristiche sportive e ricercate e l'attento uso dei colori rende la Clubman Untold Edition un'attrazione unica. Infine completano i sidescuttles personalizzati per questo modello.
  17. Matte 6464

    IMM 2023 - Firenze

    Alcuni di voi sicuramente avranno già ricevuto la mail da federclub riguardante l'IMM 2023, ma per chi non fosse ancora informato, dal 25 al 29 maggio si terrà l'IMM ovvero uno dei raduni internazionali più grande d'eruopa. Per partecipare ci si può iscrivere direnttametne dal loro SITO Per chi invece fa parte del club dovrebbe aver ricevuto da Federclub una mail con i link diretti alle agevolazioni per i soci. Chi di voi parteciperà? Organizzaiamo qualcosa come club per riconoscerci al raduno?
  18. Ciao ragazzi sono da poco possessore di un Paceman sd 2013 con cambio automatico, in pratica arrivato a 200 km/h si spegne l’auto. Ci sono arrivato per la prima volta oggi e mi è successo 2 volte. Avete idea di cosa possa essere? o avete avuto esperienze simili? Grazie e buon anno a tutti
  19. Gabry

    Inizia la produzione delle MINI-BMW

    L'inizio documentato della produzione della BMW MINI risale al 26 aprile 2001, esattamente 500 mesi dopo che la MINI originale è stata lanciata al pubblico il 26 agosto 1959. Tuttavia, lo stabilimento di Cowley (UK) era già impegnato nella produzione delle MINI molto prima. La prima MINI è stata una Cooper con cambio automatico, guida a destra, VIN TE00002. è stata costruita l'11 settembre 2000, però stranamente ha una data di costruzione di 3 giorni dopo, il 14 settembre 2000! La settimana successiva furono prodotte le prime Cooper e ONE manuali. Ci sono molte storie riguardanti il fatto che molte MINI classiche originali del 1959 siano state veramente costruite a mano e che siano state registrate una settimana dopo la loro effettiva costruzione. I dati e le prove riguardanti le MINI-BMW suggeriscono che molte delle prime R50 trascorsero alcune settimane nella fabbrica di Cowley, probabilmente a causa di un processo di costruzione molto più manuale rispetto alle MINI prodotte in serie che le seguirono. Anche se con qualche differenza rispetto a quello delle MINI classiche, è chiaro che questo processo di costruzione, adattamento e miglioramento esisteva ancora con le MINI moderne. La produzione di queste prime auto è continuata lentamente fino alla fine di marzo 2001. Poi, verso la fine di marzo e fino ad aprile, ne sono state costruite sempre di più. In totale sono state costruite 211 MINI prima della data ufficiale di inizio della produzione del 26 aprile 2001. QUINDI, COSA NE È STATO DI QUESTE PRIME AUTO? Sappiamo che alcune delle primissime Cooper sono state utilizzate da John Cooper Garages per sviluppare le MINI Cooper Works. (potete trovare l’articolo sempre su questo sito web) Alcune hanno trascorso i primi anni di vita nello stabilimento e sono state utilizzate dal personale per spostarsi intorno al sito. Sorprendentemente, però, molte di loro sono sopravvissute e sono diventate auto per la stampa, auto di servizio o auto dimostrative nei concessionari. AUTOMOBILI PER LA STAMPA Le macchine della stampa, quasi tutte, hanno una cosa in comune. Hanno tutte le lettere Y e OBL nella targa. In totale c'erano 135 OBL di cui 70 con date di costruzione pre-produzione, il resto era costituito da MINI di primissima produzione, molte delle quali sarebbero state costruite prima della loro data di costruzione ufficiale che crediamo sia assegnata proprio alla fine della produzione dell'auto e non quando entrava in linea di montaggio. Esistono però delle eccezioni, ci sono 5 auto YBL e 1 NBL che si ritiene siano state auto della stampa o della sede centrale MINI. Qualsiasi MINI con l’immatricolazione Y può essere considerata una delle prime auto e molte di queste condividono le caratteristiche di pre-produzione delle auto OBL. Con circa 730 MINI registrate con targa Y (prima della modifica del sistema di immatricolazione), le “Y Reg MINI” sono veramente pochissime! Si ritiene che le MINI che non abbiano ricevuto la targa dalla sede centrale MINI siano quelle destinate ai rivenditori. Nel 2019 circa 400 “Y Reg MINI” sono ancora auto di proprietà, quindi non demolite CARATTERISTICHE CHE LE RENDONO SPECIALI Oltre al numero di targa, queste prime auto presentano anche altri “segni di pre-produzione”. I sedili, ad esempio, delle primissime auto sono diversi in quanto presentano una cresta al centro. Questo è presente nelle foto delle primissime brochure dei rivenditori dell'epoca ma questa caratteristica sembra essere presente solo per un numero limitato di settimane, perché la stragrande maggioranza delle MINI è priva di questa caratteristica. Sugli adesivi presenti sui componenti, che venivano attaccati dal reparto controllo qualità (si trovano sui pannelli interni e sui sedili e all'interno delle auto) si possono trovare sia i loghi Rover che BMW. QUINDI, PERCHÉ LE “Y OBL MINI” SONO CONSIDERATE MOLTO PREZIOSE? Non c'è dubbio sul fatto che una MINI OBL, in particolare una Cooper rossa, attiri molta attenzione ogni volta che viene messa in vendita. Qualsiasi “MINI Y OBL” gode di un prezzo più alto rispetto ad altre MINI della stessa età. Abbiamo visto auto vendute pochi minuti dopo essere state messe in vendita e acquirenti che effettuano depositi alle aste solo per poter guadare la macchina prima di ritirarla. Le persone sono attratte dall'insolito, dall'appartenenza e dall'eccentrico! Come per la MINI classica, la MINI moderna attrae quei collezionisti che vogliono possedere la loro parte di storia. Il segno distintivo di una targa Y OBL è un simbolo riconoscibile della storia MINI. Qui sotto sono presenti delle immagini che permettono di riconoscere queste MINI.
  20. Gabry

    Paddy Hopkirk

    Oggi parleremo di Paddy Hopkirk, una leggenda all'interno del mondo delle corse automobilistiche, e del perché il suo nome è strettamente associato a MINI. Nato nel 1933 a Belfast, in Irlanda del Nord, Hopkirk trascorse gran parte della sua vita seguendo appassionatamente l'automobilismo. Nel 1964, entrò a far parte del team della BMC (British Motor Corporation), che lo introdusse alla MINI Cooper S. Fu poi la storica vittoria nel 1964 al Monte Carlo Rally, a consacrare Hopkirk come leggenda delle corse automobilistiche. La sua vittoria fu un trionfo per la MINI Cooper S, la cui base di partenza era stata concepita come una piccola macchina economica, ma che si affermò come uno dei simboli dell'epoca d'oro delle corse. Hopkirk ha poi continuato a correre per la BMC per molti anni, partecipando a molte altre celebri corse, tra cui il Rally di Montecarlo nel 1965 e il Rally di Germania nel 1966. Oltre alla sua abilità al volante, Hopkirk è anche conosciuto per il suo carisma e la sua capacità di essere amato da tutti coloro che lo incontravano. È stato inoltre il primo pilota a portare la sponsorizzazione sui vestiti e sulle auto per i rally, aprendo il mercato agli sponsor. Dopo il ritiro dalle competizioni, Hopkirk è stato coinvolto in molti progetti nel mondo dell'automotive MINI. Nel 1995 è stato aggiunto nella Hall of Fame delle corse automobilistiche britanniche. Nel 2016, in occasione dei suoi 83 anni, ha ripercorso le strade del Monte Carlo Rally a bordo della MINI Cooper S vincitrice del 1964, un evento che ha attirato grande interesse da parte dei media. Hopkirk ha dimostrato che con la giusta macchina e l'adeguata esperienza, un pilota può raggiungere grandi traguardi nelle corse automobilistiche. La MINI Cooper è ancora considerata una delle macchine più iconiche nella storia delle corse, grazie alla vittoria di Hopkirk al Monte Carlo Rally, diventando un leggendario simbolo di abilità e determinazione, tanto che nel 2020, MINI decise di dedicare un'edizione limitata della MINI Cooper S LCI, proprio a Paddy! Il 21 luglio 2022, purtroppo ci lascia all’età di 89 anni, creando un vuoto enorme nell' mondo dell'automobilismo, ma anche un grande percorso storico che non dimenticheremo mai.
  21. Gabry

    MINI Paul Smith

    Lo stilista britannico converte una MINI classica della MINI Paul Smith Edition del 1998 e reinventa il concept di classico. L'auto personalizzata fa parte del progetto MINI Recharged, che celebra la fusione della tradizione con la tecnologia pionieristica, installando un motore elettrico nel modello originale. Nel giugno 2022, questa vettura unica dell’iconico designer sarà presentata in anteprima mondiale al Salone del Mobile 2022 di Milano. Upcycling di altissimo livello: un classico leggendario viene trasformato in un'auto elettrica di nuova concezione per una guida senza emissioni. Sir Paul Smith, noto da tempo ai fan dell'iconico marchio britannico attivo da oltre 50 anni, è la mente creativa di questa collaborazione. La presentazione di questo progetto sostenibile si tiene durante il Salone del Mobile 2022 di Milano, perfetto palcoscenico per Sir Paul Smith e Oliver Heilmer, Head of MINI Design, per discutere di approcci sostenibili al design automobilistico. Solo la scorsa estate, Paul Smith ha presentato la MINI STRIP al Salone dell'Automobile di Monaco: una concept car radicalmente ridotta e sostenibile. Il modello MINI Recharged di Sir Paul Smith rivisita ora questa idea per esplorare le possibilità del design sostenibile. "Tre caratteristiche descrivono perfettamente quest'auto: qualità, sostenibilità e funzionalità", spiega il designer. "Un’auto che rispetta anche il passato", aggiunge Smith. Con questa one-off, Paul Smith rivisita un progetto che va ancora più indietro nel tempo e che lo lega a MINI da oltre 20 anni: nel 1998 ha creato la MINI Paul Smith Edition, limitata a 1.800 veicoli. Il prototipo di questa edizione unica fu dipinto di un blu brillante, basato su un campione preso da una delle camicie preferite di Paul Smith. Il nuovo modello unico conserva questa tonalità di colore inconfondibile e memorabile, mentre la scatola della batteria verde lime richiama una palette di colori degli anni '90. Nonostante il restyling, tuttavia, l’anima originale dell'auto rimane. Il progetto è legato anche al rispetto dell'eredità e del design senza tempo, con un occhio di riguardo al lavoro iconico di Sir Alec Issigonis, creatore della prima MINI. "Quando ci si trasferisce nell'appartamento di una vecchia zia, per rispetto non si cambia tutto, ma lo si modernizza un po'", dice Smith. Sir Alec Issigonis ha sviluppato la MINI classica in risposta alla crisi petrolifera del 1959. Consumo minimo di carburante, massimo utilizzo dello spazio: questa è stata l'idea che ha convinto milioni di persone per molti decenni a investire in una MINI, ed è ancora una parte importante del successo di MINI oggi. L’essenza radicalmente ridotta e sostenibile della MINI Strip riportata anche negli interni dell'auto di nuova concezione. Tralasciando volutamente le parti di rifinitura, la scocca con il pianale nudo e non rivestito domina l'interno, con sopra i tappetini rustici in gomma riciclata. Oltre ai materiali innovativi e che consentono di risparmiare le risorse, il design di Paul Smith esclude interi strumenti in altri punti: un magnete accanto al volante ospita lo smartphone che, a parte il tachimetro, sostituisce quasi tutti i vecchi pulsanti e funzioni del cruscotto. Il volante può essere completamente rimosso per facilitare l'ingresso e l'uscita dall'auto - una soluzione innovativa e una battuta ironica, simbolo dell'arguzia tipica di Paul Smith. "Abbiamo reso un'auto degli anni '90 totalmente attuale", così la descrive lo stilista. "Le idee non sono mai un problema, si possono trovare ovunque. La sfida è metterle in pratica. Qui ha funzionato. Un sogno è diventato realtà", afferma. Anche gli ingegneri di 'Recharged Heritage Limited' sono responsabili della realizzazione di questo sogno. Il nuovo partner di MINI ha trasformato la MINI classica in un veicolo senza emissioni, installando un motore elettrico da 72 kW. MINI offre già un piacere di guida di serie, senza emissioni locali, con la MINI Cooper SE completamente elettrica (consumo di potenza combinato: 17,6 - 15,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) e la MINI Cooper SE Countryman (consumo di carburante combinato: 2,1 - 1,7 l/100 km secondo WLTP, 2,1 - 1,9 l/100 km secondo NEDC; consumo elettrico combinato: 15,5 - 14,8 kWh/100 km secondo WLTP, 14,8 - 14,1 kWh/100 km secondo NEDC, emissioni di CO2 combinate: 47 - 39 g/km secondo WLTP, 48 - 44 g/km secondo NEDC) con trazione ibrida plug-in ed è in procinto di offrire un futuro completamente elettrico.
  22. Dall'album: Matte 6464

  23. A4ndrea98

    1 maggio

    Dall'album: MCS F55 - BLU LAPISLAZZULI

    Lavaggio
  24. A4ndrea98

    1 maggio

    Dall'album: MCS F55 - BLU LAPISLAZZULI

    Lavaggio
  25. A4ndrea98

    1 maggio

    Dall'album: MCS F55 - BLU LAPISLAZZULI

    Lavaggio
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