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  1. Gabry

    The Bourne Identity (2002)

    The Bourne Identity è un film del 2002 diretto da Doug Liman. Tratto dal romanzo del 1980 Un nome senza volto di Robert Ludlum, è la storia di un uomo (Matt Damon), che non ricorda nulla del proprio passato, ma che è oggetto di una caccia spietata per eliminarlo; nel cast anche Franka Potente, Chris Cooper, Clive Owen, Brian Cox, Adewale Akinnuoye-Agbaje e Julia Stiles. In questo film appare una MINI classica (probabilmente anni 80-90) con la quale vengono eseguite delle acrobazie per scappare dalla polizia. Questa MINI è di Marie Helena Kreutz, che Jason Bourne conoscerà a Zurigo... La MINI è di colore rosso, con un parafango nero opaco, con i cerchi in ferro, è inoltre provvista di tettuccio apribile in tela e di bullbar anteriore e posteriore, ed è un pò trascurata... Sotto alcune scene salienti dell'inseguimento.
  2. Lo stabilimento MINI di Oxford avvia la produzione della quinta generazione della MINI Cooper. L'Head of MINI, Stefanie Wurst, ha raggiunto i soci dello stabilimento per celebrare l'avvio della produzione. Charlie Cooper guida il primo modello fuori dalla linea di produzione... È iniziata lunedì 11 marzo la produzione della nuova MINI Cooper di quinta generazione presso lo stabilimento MINI di Oxford. Gli associati di MINI Plant Oxford sono stati raggiunti dall'Head of MINI, Stefanie Wurst, per uno speciale evento in loco durante il quale il primo modello a tre porte è stato guidato fuori dalla linea di produzione da Charlie Cooper, nipote del leggendario John Cooper, la cui eredità ha ispirato il moniker Cooper. Commentando l'inizio della produzione, Stefanie Wurst, Head of MINI, ha detto: "Questa pietra miliare sottolinea il nostro impegno con le nostre radici e ci proietta in un futuro dinamico di guida. Lo stabilimento di Oxford è il cuore del marchio MINI e oggi, mentre assistiamo alla nascita di questo nuovo capitolo, rinnoviamo il nostro impegno verso l'artigianalità e l'emozione dell'automobilismo." Markus Grüneisl, Head of Plants Oxford and Swindon, ha dichiarato: "Siamo lieti di dare il benvenuto alla nuova MINI Cooper nelle nostre linee di Oxford e Swindon. La nuova MINI Cooper è un'auto incredibilmente importante per il nostro team e per la produzione britannica. Siamo orgogliosi di produrre questa vettura iconica, amata in tutto il mondo". La nuova MINI Cooper è l'ultima generazione ad essere costruita nel Regno Unito, con tutti e tre gli stabilimenti del BMW Group UK che contribuiscono alla produzione: il BMW Group Plant di Swindon produce stampi e sottogruppi per la carrozzeria, mentre i più recenti motori a benzina a tre e quattro cilindri ad alta efficienza sono costruiti presso il BMW Group Plant di Hams Hall, nel North Warwickshire. Infine, queste parti confluiscono nel MINI Plant di Oxford, dove si svolgono la produzione di scocche, la verniciatura e l'assemblaggio finale. Dal lancio della prima MINI moderna nel 2001, oltre 4,4 milioni di MINI sono state prodotte in Gran Bretagna, compresi 150.000 modelli MINI Electric costruiti tra il 2019 e il 2023. Con il suo alto livello di flessibilità, competitività e competenza, lo stabilimento MINI di Oxford svolge un ruolo importante nella rete di produzione del BMW Group e si sta preparando a costruire due nuovi modelli MINI completamente elettrici a partire dal 2026. A quel punto, il BMW Group avrà investito un totale di oltre 3 miliardi di sterline negli stabilimenti di Swindon, Hams Hall e Oxford. Annunciata il mese scorso, la nuova MINI Cooper è il terzo membro della nuova famiglia MINI e si aggiunge alla MINI Cooper Electric e alla nuova MINI Countryman. Disponibile in due varianti di modello: la MINI Cooper C e la MINI Cooper S, dalle prestazioni elevate, l'ultima tre porte fonde i valori tradizionali del marchio con una tecnologia innovativa e orientata al futuro. La silhouette esterna del modello è caratterizzata da superfici chiare, sbalzi corti e un cofano corto che, combinato con un passo lungo in contrasto, raggiunge le tipiche proporzioni MINI. All'interno, l'abitacolo è minimalista e si concentra su tre soli elementi: un rivoluzionario display OLED circolare, il nuovo volante Vescin e la barra di comando. La MINI Cooper avrà un prezzo a partire da 28.900 euro, con le prime consegne ai clienti nella primavera del 2024.
  3. La nuova MINI Cooper F66 a benzina non è un semplice aggiornamento del suo predecessore F56. È una riprogettazione completa della F56 sullo stesso telaio. Ma quali sono esattamente queste differenze e quanto sono importanti? Guardando sotto puoi immediatamente vedere alcune delle piccole modifiche apportate da MINI. Ogni dimensione è cambiata e in modi sorprendenti. Lo sbalzo anteriore e posteriore è stato leggermente ridotto rendendo l'intera vettura più corta. Ma la larghezza è aumentata notevolmente e anche la carreggiata (sia anteriore che posteriore) è diventata più ampia. La F56 Cooper ha una larghezza di 192,786 cm, mentre la F66 è più ampia, con una larghezza di 197,104 cm .Questa differenza di 3,302 cm potrebbe non sembrare molta, ma BMW e MINI in genere non aumentano la larghezza di un'auto solo per ragioni estetiche. E non si tratta solo di ruote e pneumatici più larghi (che sono passati da 205 a 215 sulla Cooper S). Questo cambiamento è dovuto anche al fatto che MINI ha modificato le parti meccaniche creando una carreggiata più ampia. Ciò ha anche il vantaggio estetico di consentire un design delle ruote più sportivo... Anche il bagagliaio è stato modificato, aumentando leggermente di volume. Ciò sottolinea davvero quanto sia stata approfondita questa riprogettazione. Guardando l'immagine qui sopra puoi anche vedere chiaramente come la MINI si è spinta in avanti e ha cambiato anche l'angolazione dei fari. Questo insieme al nuovo cofano e al frontale più semplice. Qua sotto vengono riassunte le dimensioni della nuova MINI Cooper: Lunghezza : 3876 mm Altezza : 1.432 mm Passo : 2495 mm Peso a vuoto : 1,284 Kg Gli Interni Della MINI Cooper F66 Mentre i cambiamenti esterni della F66 possono sorprendere date le origini della F56, gli interni sono decisamente scioccanti. MINI ha trasformato la F56 in un'auto completamente nuova con tutto il linguaggio di design, i materiali e la tecnologia presenti nella MINI Cooper J01. Il cambiamento più grande è il design minimale e l’ampio display circolare che domina l'abitacolo. Il nuovo display e il relativo software rappresentano un punto focale per l'intera esperienza di guida e ospitano quasi tutte le funzionalità, ad eccezione di una fila di interruttori, pulsanti e levette appena sotto di esso. Un altra novità che porta questa nuova MINI è il fatto di non avere la possibilità di avere gli interni in pelle. Perché? Perchè la produzione di pelle nelle quantità necessarie ad aziende come MINI ha un grande impatto ambientale, quindi è stata presa la coraggiosa decisione di eliminare questo materiale dalla produzione.
  4. In questo articolo volevo mettere a confronto queste 2 MINI che anche se di epoche differenti, mostrano comunque qualche somiglianza. La prima è la r53 163cv prima reincarnazione BMW della Cooper s, lanciata verso ottobre 2001, ha subito conquistato il pubblico, veloce, agilissima, super divertente unico difetto i consumi. Nel 2014 con la terza generazione di MINI (la F56), sulla Cooper viene montato il 3 Cilindri B38 1.5L derivato da quello montato sulla supercar ibrida BMW i8, 136cv 220nm di coppia (230nm con overboost), la MINI si è allungata di soli 10 cm (rispetto alla R56) e a causa delle norme di sicurezza per i pedoni è diventata più rotonda ma la linea è rimasta comunque molto piacevole e sempre in stile MINI. Sfortunatamente la Cooper F56, non viene presa molto in considerazione come auto sportiva, ma adesso arriva l’asso nella manica Perché ho voluto confrontare queste 2 MINI? Per il semplice fatto che con il tempo anche la Cooper “base” può vantare ottime prestazioni molto simili se non identiche a quelle di una "vecchia" (ma sempre attuale) R53 da 163cv, consumando però la metà, si possono percorrere senza problemi medie di 17km/l in modalità “Green”, grazie al peso ridotto e alla coppia che parte già dai bassi giri. Ovviamente non saranno la stessa macchina, non avranno lo stesso feeling dello sterzo dato che quella moderna ha il servosterzo elettrico e non idraulico, non avranno la stessa forma identica (ma sempre molto MINI), però vi assicuro che è un ottima MINI, provare per credere! e scenderete con un sorriso gigante , praticamente potete avere una piccola auto sportiva con dei costi di gestione abbastanza contenuti e se volete ancora di più potete sfruttare il potenziale di elaborazione del B38 già con uno stage 1 (con pezzi stock, elaborando solo il software della ECU) si ottengono le prestazioni di una F56 S grazie al minor peso, oltre ai vari miglioramenti che si possono fare all'assetto per renderla ancora più bella da guidare... Sotto vi elenco alcuni dati per fare un piccolo confronto.
  5. Gabry

    NXT Gen Cup

    Oggi, la Formula E ha presentato la NXT Gen Cup, una serie di corse basata sulle MINI elettriche che viaggerà per il mondo per supportare la Formula E. Il campionato includerà uomini e donne con l'obiettivo di favorire la crescita di talenti emergenti in un formato elettrico innovativo, l'auto sarà basata interamente sulla MINI Cooper SE. La NXT Gen Cup si dividerà in 10 tappe, che comprendono Misano, Monaco, Berlino e si concluderà con la tappa finale a Londra per il finale di stagione. Previa approvazione finale della FIA, la prima apparizione della NXT Gen Cup nel paddock della Formula E prenderà il via a Misano, in Italia, il 13 e 14 aprile , segnando l'inizio del tour europeo del Campionato del mondo Anche se non ci sono ancora conferme, la macchina da corsa sarà basata sulla F56 Cooper SE, le vetture saranno progettate da Lestrup Racing Team. Con un peso di 1.150 kg, la Cooper SE avrà una potenza di 180 CV e ne aggiungerà altri 60 durante i momenti di sorpasso tramite una modalità boost. Questa potenza extra proviene da una batteria da 30 kWh e da un sistema da 800 Volt. La velocità massima è di 180 Km/h e l'impianto frenante anteriore è a 6 pistoni. Altre caratteristiche degne di nota includono la frenata rigenerativa, gli ammortizzatori Ohlins regolabili e gli pneumatici Hankook semi-slick. Con 20 auto da corsa costruite meticolosamente per la serie, ogni pilota avrà un equipaggiamento uguale, creando condizioni di parità e gare ravvicinate. Le operazioni di ricarica saranno gestite in collaborazione con ABB E-Mobility, partner ufficiale di ricarica della NXT Gen Cup.
  6. Gabry

    Come è nata la MINI moderna?

    Come è nata la MINI moderna? L'idea di una MINI moderna circolava già dalla fine degli anni '60. Ma il fascino della MINI e il successivo successo di vendite la mantennero in produzione per due decenni in più rispetto a quanto originariamente previsto. Tuttavia, le varie aziende sostenute dal governo che hanno prodotto la MINI nel corso degli anni hanno avuto meno successo dal punto di vista commerciale. Infatti British Leyland, Rover, ecc... tentarono più di una volta di uccidere la MINI (prima per evitare di convertire il motore alla benzina senza piombo, poi per evitare di aumentare i requisiti di sicurezza) ma l'opinione pubblica inglese fu troppo negativa. Quindi, quando la BMW acquistò la Rover e la MINI le speranze per il suo futuro aumentarono. Una delle proposte originali di design MINI: la "Spiritual" guidata da Oliver Le Grice Ecco un estratto da un resoconto di questo periodo di Julian Rendell (tratto da un articolo originariamente pubblicato su Autocar ) che ci offre una buona panoramica del processo di progettazione e dell'ambiente dell'epoca: Nonostante la proclamazione dell'amministratore delegato della BMW secondo cui alla Rover sarebbe stato permesso di portare avanti l'attività di sviluppo della R59 (come veniva chiamata nei primi anni), anche in Germania gli stilisti lavoravano intensamente alle proposte stilistiche per la nuova vettura. BMW e Rover però avevano 2 visioni diverse... Com'era prevedibile, Rover voleva produrre un'auto per sostituire la MINI di Issigonis, il compiti era stato affidato a David Saddington, appena promosso al ruolo di direttore del design MG e MINI, dopo il suo lavoro di successo sulla R3 era ansioso di seguire le orme di Issigonis. Con questo in mente, la squadra di Saddington ha lavorato su una MINI a quattro posti lunga 3 metri. Sicuramente David Woodhouse e Oliver Le Grice, un altro designer che lavorò al progetto del 1993, guardavano con piacere alla prospettiva di lavorare su un progetto così importante, ma erano consapevoli del fatto che la nuova MINI doveva essere o un'auto economica, una un'auto da spettacolo o un'icona della moda. Cercare di essere tutti e tre in un pacchetto completamente nuovo, secondo loro, non avrebbe funzionato. La BMW, invece, sotto Chris Bangle, stava elaborando idee completamente diverse: sia a Monaco che negli studi di stile BMW in California, stava emergendo una nuova MINI-Cooper. Chris Bangle ha affermato che "abbiamo ritenuto ingiusto mettere la nuova MINI all'ombra di quella vecchia", il che significa che la sua idea di sostituzione non sarebbe stata un auto lunga 3 metri, ma un'auto che si limitasse a ricordarla. Il pensiero della BMW, quindi, era che la nuova vettura dovesse essere la nuova MINI Cooper e non un aggiornamento della vecchia. Lo sviluppo della MINI è proseguito in Germania con questo obiettivo ma i designer si sono posti questa domanda: "se la MINI Cooper fosse stata sottoposta nel corso degli anni ad un programma di sviluppo continuo, come la Porsche 911, come sarebbe stata oggi?" E questo era il problema nel suo complesso: la Rover voleva un'auto economica, mentre la BMW voleva una piccola auto sportiva. Il 1995 fu l'anno cruciale per il progetto R59 e nell'estate di quell'anno, durante un giro di valutazione da parte della direzione della Rover, mostrò la sua idea per la nuova MINI. Tecnicamente, ha seguito il percorso prevedibile (e alcuni direbbero corretto) del motore della Serie K, dei sottotelai e delle sospensioni Hydrolastic, ma la BMW a Monaco stava escogitando un'alternativa, che comprendeva un asse Z nella parte posteriore (multilink) e un McPherson davanti. Con il passare dell'anno ed entrambi i team continuarono a sviluppare le proprie versioni della MINI, divenne ovvio che molto presto la BMW avrebbe dovuto abbandonare le idee di uno degli uffici di progettazione e dare tutto il proprio impegno su un altro. La data in cui sarebbe stata presa questa decisione era il 15 ottobre 1995, quando i designer Rover e BMW si incontrarono all'Heritage Motor Center per presentare le loro proposte rivali in scala reale. La Rover ha portato tre auto all'incontro, non è noto quante auto BMW abbia portato con sé, anche se si pensa che fossero tra le tre e le sei automobili. Lo sviluppo di alcuni concetti Rover era avvenuto indipendentemente dalla BMW, che aveva creato quella che sarebbe poi diventata la E50 e poi la R50: la nuova MINI. Ecco un altro estratto, questa volta dal libro “New MINI” di Graham Robson, che ci offre una prospettiva leggermente diversa di questo periodo di tempo: “Già nel 1994, i designer su entrambe le sponde del canale rispolverarono i loro schizzi di auto in miniatura e iniziarono a trasformarli in modelli, sia in scala che a grandezza naturale. Sebbene nessuno dei due sapesse che l'altro stava portando avanti progetti rivali, Fave Saddington si occupò del lavoro MINI a Gaydon, mentre Frank Stephenson (un cittadino americano con molta esperienza presso GM e Ford prima di unirsi alla BMW nel 1991) andò avanti a Monaco. Ciononostante, fu solo in una data fondamentale – martedì 17 ottobre 1995 – che le due squadre si affrontarono, quando le rispettive offerte furono mostrate ai direttori della BMW durante una presentazione e visione in un incontro top-secret al BMIHT Heritage a Gaydon. Sapendo che l'integrità del marchio MINI doveva essere preservata a tutti i costi, entrambi i team – britannico e tedesco – avevano pensato in termini di evoluzione. Dopo il 1959 la MINI, come stile, non aveva fatto alcun progresso, quindi avevano pensato a varie evoluzioni che avrebbe potuto subire la MINI durante la sua produzione. Entrambe le squadre, quindi, hanno provato a pensare sulla stessa linea. Cosa sarebbe potuto accadere, come sarebbe potuto accadere e come dovrebbe essere una MINI di quarta o quinta generazione? I due concetti emersi dal lato Rover del team di progettazione sono stati lo Spiritual e lo Spiritual2. I due prototipi spirituali rappresentavano un allontanamento molto più radicale dal progetto che alla fine ebbe la meglio. Hanno cercato di essere rivoluzionari negli anni '90 come lo era la MINI alla fine degli anni '50. I progettisti hanno cercato di immaginare un futuro con più automobili, più persone, meno spazio e carburante più costoso. In un certo senso hanno cercato di spingere un po' più in là le stesse circostanze che hanno portato alla MINI originale. In una delle deviazioni più radicali in termini di design MINI originale, la Spiritual prevedeva un motore a tre cilindri piatto situato sotto i sedili posteriori che guidava le ruote posteriori. Il comunicato stampa della Rover all'epoca definì la Spiritual 2 "un'auto familiare a quattro posti realizzata in un pacchetto di soli 3,1 metri"(la stessa lunghezza della MINI originale e molto più corta della MINI BMW), È interessante notare che anche il comunicato stampa che accompagnavano i prototipi al momento del rilascio affermavano che non sarebbero mai stati realmente pensati per essere la “nuova MINI”. Dovevano essere semplicemente “un approccio di libero pensiero alle sfide a lungo termine di una generazione futura”. Naturalmente ora sappiamo che si trattava effettivamente di proposte per la prossima MINI. In effetti, il team di progettazione della Rover lasciò la riunione del 17 ottobre con speranze relativamente alte che il loro progetto venisse scelto. Ecco un altro estratto dal libro di Robson: Naturalmente l'auto che alla fine venne scelta era quella disegnata da Frank Stephenson e che tutti conosciamo molto bene. Guardando il prototipo ACV 30 (articolo presente su questo magazine) e quella che sarebbe diventata la futura nuova MINI, non si può fare a meno di avere la sensazione che le grandi menti la pensino allo stesso modo. Il design degli interni divenne chiaramente un punto di ispirazione per la R50 e per tutte le MINI successive. Se visti con il beneficio del tempo trascorso sono certamente concetti interessanti. Tuttavia, penso sia giusto dire che nessuno dei prototipi avrebbe avuto tanto successo nel mercato odierno quanto l'attuale MINI.
  7. Gabry

    Rover MINI Trophy

    Il Rover MINI Trophy è stato un campionato italiano dedicato alle MINI Classiche, è stato l'antenato del MINI Challenge. Il primo trofeo è stato disputato nel 1994. Partecipavano le MINI classiche in versione Cooper 1.3i opportunamente modificate. Avevano all'incirca 87cv, pesavano 640kg e raggiungevano una velocità massima di 180 km/h Un preparatore famoso in questo ambito era "Classic Auto". I circuiti in cui correvano erano per esempio: Adria, Misano, Vallelunga, Varano, Magione...
  8. Sapevate che sono trascorsi 21 anni dall'ultima volta che la MINI classica ha concluso un evento WRC? Neil Burgess e Jim Holder hanno portato "Mildred" alla vittoria di classe nell'ultima apparizione della MINI nel WRC al Rally del Galles in Gran Bretagna nel 2003. “Secondo il regolamento della FIA, l'evento del 2003 è stata l'ultima volta in cui la versione classica della MINI, divenuta famosa grazie alle vittorie a Monte Carlo e in Gran Bretagna, ha potuto competere sulla scena mondiale su una pista del Galles. Consapevole delle condizioni notoriamente difficili, la squadra è partita con un solo obiettivo: finire. Aiutata dalle condizioni insolitamente asciutte, Mildred si è rapidamente affermata come la preferita dei fan ed è stata acclamata ovunque andasse! Ma il finale da favola si è quasi infranto due volte. Innanzitutto quando la cinghia dell'alternatore si è staccata nel buio pesto della fase 14, hanno dovuto optare per una riparazione sul posto, togliendo la cinghia della pompa dell'acqua e avvolgendola attorno alla ventola del radiatore. Nonostante abbia impiegato quasi 40 minuti per risolvere il problema e aver dovuto guidare solo con gli anabbaglianti, sono riusciti a concludere la tappa. Successivamente Mildred è stata riparata dall'equipaggio della CBM e da un afflusso di aiutanti provenienti che dai meccanici ufficiali Ford/M-Sport. Poi, nella prima tappa dell'ultimo giorno, la ruota posteriore sinistra si è stortata, rendendo Mildred incredibilmente difficile da guidare, una situazione non aiutata da una foratura più avanti nella tappa. Ma, ancora una volta, l'equipaggio della CBM, guidato dal team manager Anna McColl e dal guru delle chiavi inglesi Simon Maxted, è stato all'altezza della situazione e ha riparato Mildred in tempo. Due tappe dopo, Mildred è arrivata al traguardo a Margam Park al 39° posto assoluto e vincitrice della classe A5. Grazie alla sua immensa popolarità, le è stato concesso un giro d'onore sull'erba davanti alle file di fan, cosa che solo il vincitore dell'evento e nuovo campione del mondo Petter Solberg poteva fare, il tutto sulle note del classico del 1969 "Self-Preservation Society" di The Italian Job.
  9. Gabry

    World fastest MINI race

    Il World fastest MINI Race è un evento che si tiene ogni anni ad circuito di Brands Hatch a West Kingsdown in Inghilterra, e decreta quale è la MINI classica più veloce al mondo. L' evento è sponsorizzato dal negozio di ricambi per MINI classiche " MINI Spares ". Le auto che puntando di più alla vittoria del titolo sono le MINI Spaceframe (come la MINI Maguire, l'articolo è presente in questo blog). Questa evento è progettato per includere qualsiasi derivato da corsa della MINI classica, ovvero la classica MINI da corsa, station wagon, pick-up, furgoni, Hornet, MINI-Marcos, Jem, GTM, Midas ecc... Esistono 4 diverse classi: Classe A - Nessuna limitazione del motore. Sono consentite aggiunte aerodinamiche. Classe B - qualsiasi motore <1600 cc. Sono consentite aggiunte aerodinamiche. Classe C - Motore BMC serie A >1300 cc. Non sono consentite aggiunte aerodinamiche. Classe D - Motore BMC serie A <1300 cc. Non sono consentite aggiunte aerodinamiche. *Ruote e pneumatici sono gratuiti per tutte e quattro le classi. ** Le auto turbo possono essere classificate in base alla cilindrata x 1,4. Ad esempio 1380cc x 1,4 = 1932cc [Classe A] *** La classe minima per le auto in kit/fibra di vetro è la "Classe C", ovvero Marcos, Jem, GTM ecc. **** Soprattutto, la gara è per il divertimento del pilota e dello spettatore. La gara si svolge secondo i regolamenti di Motorsport UK, quindi saranno necessarie le seguenti cose: Una licenza nazionale Motorsport UK valida (i corridori stranieri devono verificare che la loro licenza li copra per correre nel Regno Unito). La tua auto (e l'emissione sonora durante il funzionamento) e l'attrezzatura da gara devono rispettare le norme di sicurezza e le verifiche tecniche di Motorsport UK. La quota di iscrizione è di £ 300. Tutti i partecipanti riceveranno un pacco gara ed è obbligatorio il rispetto di quanto segue: Tutti i piloti dovranno indossare e presentare gli articoli promozionali forniti sulla propria attrezzatura da gara durante l'evento. Verrà fornito un kit promozionale di decalcomanie per auto da corsa e verranno fornite istruzioni su come rivestire specificamente le auto da corsa per l'evento. I numeri di gara possono essere richiesti ma non sono garantiti.
  10. Gabry

    MINI Maguire Spaceframe

    La MINI Maguire Spaceframe è una MINI da corsa, che si basa sul telaio tubolare fabbricato da Maguire in UK, e ne esistono vari esemplari, tra cui una versione derivata dalla MINI Clubman... Il motore è un BMC serie A da 1399 cc, la testata è quella della BMW K1200RS a 16 valvole e sviluppa circa 140-150cv. Il cambio è un dogbox, prodotto da Swiftune a 4 velocità. La carrozzeria è costituita da una con scocca interamente in fibra di vetro e componenti leggeri, il peso complessivo della MINI è di circa 460 kg. Le sospensioni anteriori e posteriori sono delle REIGER regolabili a 3 vie. I freni sono AP Racing e gli alberi di trasmissione sono Swiftune. Monta dei cerchi da 12 pollici della Force Racing con un set di pneumatici Avon super soft slick. Vengono utilizzate principalmente per cronoscalate ed eventi in cui l'agilità e l'accelerazione sono fondamentali.
  11. Gabry

    MINI Scooter E (2010)

    MINI presenta lo studio di uno scooter elettrico che vedremo al Salone di Parigi, è alimentato da un motore elettrico integrato nella ruota posteriore e ha una batteria agli ioni di litio caricabile attraverso un cavo di alimentazione collegabile a una normale presa di corrente 220V. E' pensato per i brevi spostamenti cittadini. Al momento la MINI non ha diffuso nessuna informazione sulle caratteristiche tecniche del suo Scooter E, ma ha voluto porre, soprattutto, l'accento sulle similitudini estetiche con i suoi modelli a quattro ruote. Innanzi tutto questo scooter ha le ruote da 10 pollici come le MINI degli anni 60. Lo scudo si ispira al frontale delle MINI a quattro ruote per la cromatura ad arco sopra il parafango della ruota anteriore, il grosso faro con cornice cromata e i due indicatori di direzione circolari che ricordano quelli della MINI originale. I richiami stilistici continuano anche negli specchietti, che presentano forme arrotondate, e nella coda dove ci sono due fari a sviluppo verticale con al centro il logo della casa inglese. Anche lo Scooter E Concept della MINI ricorre all'utilizzo dei moderni smartphone per la gestione del veicolo. Una volta inserito nell'apposito spazio sul manubrio (foto sotto), il cellulare, funge da chiave di contatto e da schermo per il navigatore satellitare. La velocità e l'autonomia della batteria, sono invece indicate nella cornice rotonda che richiama il grosso tachimetro centrale delle MINI. Dotato di un motore elettrico “nascosto” nella ruota posteriore, MINI dichiara che sotto la sella, senza rubare troppo spazio, ci sono l'accumulatore e il cavo per ricaricare la batteria agli ioni di litio.
  12. Gabry

    MINI Superleggera

    Realizzata a mano, è forse la MINI più esclusiva, elegante e dal design più unico mai costruita La MINI Superleggera Vision è stata presentata nel 2014 al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, dove si è distinta subito per la particolare carrozzeria barchetta e il design ispirato alle MINI del passato, del presente e del futuro. Villa d'Este è stato lo scenario migliore per la presentazione di questo concept, visto che il partner di MINI per il design è stata la celebre Carrozzeria Touring Superleggera, un vero e proprio punto di riferimento nel mondo delle auto esclusive e d'epoca dal 1926. Seguendo un metodo artigianale, lo specialista Touring Superleggera ha scelto di mettere mano alla carrozzeria di una MINI a passo lungo (probabilmente una Clubman), trasformandola in una due porte interamente in alluminio, quello che ne è uscito è un prototipo di barchetta dallo stile classico che non rinuncia agli elementi tecnologici più caratteristici delle MINI moderne (come i fari full LED con luci diurne circolari). Esternamente sono stati aggiunti alcuni elementi realizzati in materiale plastico rinforzato e in fibra di carbonio, come il diffusore posteriore o lo splitter anteriore, così come la Union Jack presente nel disegno dei gruppi ottici posteriori, che rendono il design più sportivo. Ma a stupire il pubblico nel 2014 è stato soprattutto l'abitacolo, dove il cruscotto realizzato in un unico pezzo di alluminio grezzo, dotato di un semplice touchscreen e di un paio di indicatori, è diventato parte integrante dell'auto, grazie anche al volante dalle forme classiche ma futuristiche. Riguardo al sistema di propulsione della MINI Superleggera Vision, l'unica informazione resa nota all'epoca è stata quella riguardante il tipo di powertrain, 100% elettrico, un'anticipazione della MINI Cooper SE degli anni successivi, senza però entrare nei dettaglio riguardo la potenza, l'autonomia e le prestazioni.
  13. Gabry

    MINI ACV Concept

    L’anello di congiunzione tra la MINI classica e la MINI moderna, è il prototipo ACV30. E' stata svelata nel 1997 e ha aperto la strada all’evoluzione del brand in un marchio premium sotto la nuova guida del Gruppo BMW (arrivato nel 1994). Per quanto il suo stile sia stravagante, sono evidenti i richiami al modello che da oltre 20 anni è tornato nei listini di tutto il mondo. L’ACV30 (l’acronimo di “Anniversary Concept Vehicle 30”) viene presentata come una sorta di tributo alla vittoria di MINI nel rally di Monte Carlo del 1967. In effetti, nella progettazione, i designer Adrian Van Hooydonk e Frank Stephenson (quest’ultimo è il disegnatore della prima generazione della MINI moderna) si sono ispirati proprio ad un auto da corsa. Il collegamento tra i due modelli si trova nelle bonnet stripes bianche che attraversano il cofano e nei faretti supplementari installati sulla griglia frontale. Le proporzioni invece sono completamente diverse perché è più piatta e più allungata rispetto alla MINI originale. Questo è dovuto al fatto che il concept si basa sulla MG F, una sportiva a motore centrale e trazione posteriore di grande successo in quegli anni (soprattutto nel Regno Unito). Anche se è difficile trovare informazioni sul web, è probabile che la MINI abbia lo stesso motore 1.8L da 160 CV della MG e che, grazie al peso inferiore a una tonnellata, è in grado di offrire un’esperienza di guida da vero go-kart. La MINI presentata nel 2001, erediterà i passaruota muscolosi, il tetto a contrasto, lo scarico centrale e gli interni col quadro strumenti circolare posizionato al centro della plancia. Se la MINI è arrivata fino ai giorni nostri è anche merito di questa strana concept di 25 anni fa.
  14. La prima cabriolet al mondo a trazione esclusivamente elettrica è una MINI. Dall'idea alla produzione in meno di 8 mesi. La MINI Cooper SE Cabrio rappresenta un altro passo importante sulla strada per diventare un marchio completamente elettrico. Dopo il riscontro positivo dell'esemplare unico presentato nell'estate del 2022, MINI lancia una piccola serie della MINI Cooper SE Cabrio completamente elettrica (consumo di energia combinato: 17,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) che rappresenta un altro grande passo in avanti nella direzione della mobilità elettrica. La prima cabrio premium al mondo senza emissioni locali nel segmento delle auto piccole accorcia il periodo di transizione verso l'introduzione della prossima generazione di modelli completamente elettrici. A partire da aprile 2023, la MINI Cooper SE Cabrio sarà disponibile in Europa in un numero limitato di 999 veicoli. "Tre anni fa abbiamo lanciato la MINI Cooper SE completamente elettrica e oggi una MINI su cinque venduta in Europa è una MINI completamente elettrica. Questo successo ci ha spinto a realizzare la piccola serie di MINI Cooper SE Cabrio in pochi mesi. Sono felice di poter offrire a 999 clienti MINI uno straordinario ed esclusivo go-kart feeling a cielo aperto", ha dichiarato Stefanie Wurst, Head of the MINI Brand. La MINI Cooper SE Cabrio è disponibile nei colori Enigmatic Black e White Silver. Le maniglie delle porte, gli scuttle laterali e le cornici dei fari anteriori e posteriori sono rifiniti in Resolute Bronze. I loghi MINI e le scritte del modello sono in un elegante Piano Black. Il logo E, già presente sulla MINI Cooper SE, si trova sulla grembiulatura anteriore e su quella posteriore, a simboleggiare il divertimento di guida senza emissioni. Ulteriori dettagli di equipaggiamento specifici per l'edizione sono presenti anche sui listelli sottoporta e sulle soglie laterali, mentre la scritta 1/999 sottolinea il carattere esclusivo della MINI open-air in edizione limitata. MINI, come un ulteriore passo in avanti, ha creato cerchi in lega specifici per l'edizione. I cerchi in lega da 17" con design Electric Power Spoke 2-tone sono realizzati al 100 percento in alluminio riciclato. La combinazione di elettricità provenienti da fonti pulite durante la produzione e l'uso di materie prime secondarie può ridurre significativamente le emissioni di CO2 rispetto ai processi di produzione convenzionali. Equipaggiamento interno con caratteristiche del MINI Electric Design. I sedili sportivi sono in design MINI Yours Leather Lounge e sono dotati di riscaldamento e di supporto regolabile per le cosce. Il volante sportivo multifunzione in pelle Nappa contribuisce al divertimento ed al comfort di guida e può essere riscaldato. Nel raggio inferiore del volante, il MINI Electric Badge sottolinea il carattere esclusivo della Cabrio completamente elettrica. Anche le superfici Piano Black, che possono essere messe in risalto con stile dall’Ambient Light, contribuiscono allo status esclusivo della vettura. Il design degli interni sottolinea il carattere completamente elettrico della quattro posti scoperta con accenti di colore giallo, come l'interruttore start-stop. Oltre a numerose altre caratteristiche, l'equipaggiamento di alta qualità è completato nell'abitacolo dai servizi eDrive già presenti nella MINI Cooper SE. Questi forniscono al guidatore informazioni sul consumo attuale di energia, sull'autonomia e consigli per uno stile di guida efficiente. Tutte le informazioni essenziali sono riassunte sul MINI Head-Up Display durante la guida. Nei viaggi più lunghi, l'Active Cruise Control con funzione Stop & Go e il MINI Driving Assistant, tra le altre caratteristiche, aumentano il comfort della MINI Cabrio con trazione completamente elettrica di serie. Puro go-kart feeling elettrificato. Con una lunghezza di 3.863 mm, un passo di 2.495 mm, una larghezza di 1.727 mm e una lunghezza di 2.495 mm, le dimensioni, compreso il bagagliaio con un volume di carico di 160 l, rimangono invariate rispetto alla MINI Cabrio a propulsione tradizionale. Il motore elettrico da 135 kW/184 CV proviene dai centri di competenza per la mobilità elettrica del BMW Group a Dingolfing e Landshut. Le sue dimensioni ridotte consentono una distribuzione del carico sull'asse particolarmente armoniosa e favoriscono una guida agile e facilmente controllabile. La propulsione elettrica accelera dolcemente la MINI Cooper SE Cabrio da ferma a 100 km/h in 8,2 secondi. Con un'autonomia di 201 chilometri determinata nel ciclo di prova WLTP, le escursioni a cielo aperto vanno ben oltre i confini della città. Fino a 30 km/h, la capote in tessuto, completamente elettrica e quindi particolarmente silenziosa in stile MINI Yours con il tipico motivo Union Jack, può essere aperta, chiusa o impostata come tetto scorrevole. Dall'idea alla piccola serie. Con la MINI Cooper SE Cabrio, MINI mette in evidenza la sua flessibilità e ha avviato per la prima volta la produzione di una piccola serie. La MINI Cooper SE Cabrio sarà prodotta in edizione limitata di 999 veicoli.
  15. Gabry

    MINI Showroom

    Queste foto mostrano un concessionario MINI nelle prime fase di rinascita del marchio. I concessionari MINI erano famosi per le loro decorazioni colorate, in stile moderno-minimalista, e per il grande impiego del metallo e delle pareti interne di colore nero. Peccato che al giorno d'oggi gli showroom MINI siano diventati super anonimi e spenti, con gli interni completamente bianchi, speriamo che cambino idea .
  16. Gabry

    Oxford Plant

    Immerso nel cuore di Oxford, una città nota per la sua ricca storia e il suo mondo accademico, c'è un luogo che combina innovazione, stile e tradizione in un modo unico e accattivante. Questo posto è il MINI Plant Oxford, la casa della MINI. Lo stabilimento, che copre un'area di oltre 300.000 metri quadrati, produce MINI dal 1964, diventando così l'impianto di produzione MINI più antico e più grande al mondo. È anche l'unico luogo in cui vengono prodotte tutte le MINI, dalla Hatch a tre porte al SUV Countryman. Il MINI Plant Oxford non è solo un impianto di produzione, ma una testimonianza dei valori e dei principi MINI. L'azienda, acquisita da BMW nel 1994, pone una forte attenzione alla sostenibilità, all'innovazione e alla qualità e questi valori si riflettono in ogni aspetto delle operazioni dello stabilimento. Una delle cose più impressionanti del MINI Plant Oxford è il livello di automazione ed efficienza che ha raggiunto. Lo stabilimento è dotato di sistemi robotici e linee di assemblaggio all'avanguardia in grado di produrre fino a 1.000 MINI al giorno, con una forza lavoro di circa 4.500 persone. Questo elevato livello di automazione garantisce che ogni MINI che esce dalla linea sia della massima qualità, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale del processo di produzione. Ma ciò che distingue davvero il MINI Plant Oxford è il modo in cui unisce tradizione e innovazione. Ad esempio, la classica MINI veniva prodotta nello stabilimento dal 1964 e il processo di costruzione è rimasto sostanzialmente invariato nel corso degli anni. Gli operai utilizzano ancora strumenti e tecniche tradizionali, come martelli e cacciaviti, per assemblare le auto, il che conferisce a ogni MINI un tocco unico e personale. Il MINI Plant Oxford è inoltre impegnato nella sostenibilità e nella riduzione del proprio impatto ambientale. L’impianto ha investito molto nelle energie rinnovabili e ora genera oltre il 10% della sua elettricità da pannelli solari e turbine eoliche. Ha inoltre implementato una serie di misure di risparmio energetico, come l’illuminazione a LED e i motori ad alta efficienza, che hanno contribuito a ridurre le emissioni di carbonio. È molto più di un semplice impianto di produzione. È anche un centro di innovazione e tecnologia, con una serie di progetti di ricerca e sviluppo all’avanguardia attualmente in corso. Ad esempio, l’impianto sta attualmente sperimentando l’uso della stampa 3D per produrre parti di automobili, che potrebbe ridurre significativamente la quantità di rifiuti ed energia necessari nel processo di produzione. In conclusione, questo luogo è una testimonianza dei valori e dei principi MINI. Unisce tradizione e innovazione, sostenibilità ed efficienza ed è un fulgido esempio di ciò che si può ottenere quando un'azienda è impegnata nella sua missione e nei suoi valori. Che tu sia un appassionato MINI o semplicemente qualcuno che apprezza il design e l'ingegneria, una visita allo stabilimento MINI di Oxford è un'esperienza da non perdere.
  17. Ciao a tutti, oggi nel 2023, con tutte le novità che sono arrivate nel mondo MINI e quelle che arriveranno nel 2024 ci vogliamo fermare e guardare al passato, perché abbiamo notato che ultimamente le “vecchie” MINI R50, R53, e R52 stanno diventando auto sempre più richieste, i prezzi di mercato sono leggermente aumentati, incominciano ad avere circa 20 anni e quindi sono diventate delle YOUNGTIMER! Fino ad ora sono ancora auto per tutte le tasche, si parte da circa 2000 per una R50 Cooper fino ai 3.500 Euro per esemplari migliori e in condizioni originali, si sale di livello per le R53 Cooper S, arrivando anche a circa 5-6.000 Euro per quelle in buone condizioni, più alte ancora sono le valutazioni per le R53 JCW e le GP (ma li sono praticamente delle auto da corsa con la targa). Un altro suggerimento che possiamo darvi è quello di scegliere tra una di queste, una versione speciale o commemorativa come la “Seven”, “Checkmate”, “ParkLane”, “SideWalk”, oppure potreste prenderne una e fare una replica fedelissima di una delle 3 MINI del film “The Italian Job” del 2003. Un bell’aiuto ci viene incontro anche dall’Italia, perché in alcune regioni è possibile iscrivere al registro ASI (auto storiche italiane) anche le auto con 20 anni di età, e di conseguenza ricevere dei vantaggi economici come assicurazione e bollo ridotti. Non vogliamo illudere nessuno dicendo che sono auto che si rivaluteranno in maniera esponenziale , è ancora troppo presto! ma crediamo che investire cifre di questo ordine in una di queste MINI sia una buona idea, anche perché oltre ad investire del denaro, e avere un icona in garage, si porta a casa anche un auto superdivertente che vi stamperà un sorriso sulla faccia ogni volta che la guiderete, e che potrete customizzarla all'infinito grazie agli accessori originali MINI che potrebbero aumentarne addirittura il valore in alcuni casi. D’altronde se la MINI esiste ancora oggi è anche grazie a questa prima reincarnazione BMW che mescolando la tradizione con l’innovazione è riuscita a conquistare gli automobilisti per la seconda volta.
  18. Gabry

    MINI RECHARGED

    Tutto il carattere della MINI classica con un motore completamente elettrico! Nato da un team dedicato nello stabilimento di Oxford, il progetto MINI Recharged dà nuova vita all’ icona originale... NUOVA VITA AL VECCHIO Con MINI Recharged, è possibile convertire le MINI classiche sostituendo il motore tradizionale con uno completamente elettrico. Il fascino conservato con cura e il pedigree storico si combinano con una trasmissione silenziosa, un'accelerazione istantanea da go-kart, un'autonomia di circa 100 miglia (160km) e cosa più importante zero emissioni di guida. È davvero il meglio di entrambi i mondi! ECONOMIA CIRCOLARE usa meno, riutilizza di più e minimizza gli sprechi, in questo modo ri-darai vita a un icona dell’automobilismo, portandola nel nuovo millennio, e potendola utilizzare senza limitazioni dato che è elettrica. QUANDO E’ NATO IL PROGETTO? La MINI Electric classica è stata costruita nel 2018 e presentata al New York Auto Show. Le reazioni sono state così positive che un team dedicato del MINI Plant di Oxford si è messo al lavoro e ha sviluppato il piano per rendere disponibile un'offerta dedicata ai clienti che possiedono una MINI classica. COME SI GUIDA? Il carattere della MINI originale rimane invariato, cambia solo il sound che non c’è più. COME E'? Esteticamente rimane esattamente la MINI classica che siamo abituati a vedere, la distribuzione dei pesi passa dai 63:37 originali a 53:47, il peso rimane molto simile al originale circa 550-600kg (varia in base all’allestimento). La potenza del motore varia in base alla versione si parte da 75cv (versione Pure 0-100 in 11,5s) e si può arrivare a 97cv (versione Sport, 0-100 in 8,5s), il pacco batterie per entrambe è da 19 kWh, autonomia è di circa 160 Km Con un caricabatterie di tipo 2, impiega 3 ore per caricarsi completamente o 9 ore quando è collegata a una presa domestica.
  19. Gabry

    MINI Facts

    Nel 1959 la primissima MINI non aveva la radio, il creatore dell'auto, Alec Issigonis, era un accanito fumatore, quindi utilizzò lo spazio per un posacenere molto grande. Ci sono stati molti nomi per la MINI Company. Iniziano come Austin, poi Morris, Cooper e ora fanno parte della BMW. La regina Elisabetta II nominò cavaliere l'uomo che inventò la Austin MINI circa 10 anni dopo averla creata. Il numero record di persone mai stipate in una MINI è di 28. È stato un nuovo Guinness World Record nel 2012. John Cooper, l'inventore dell'auto di Formula 1, è la persona da cui prende il nome la MINI Cooper. Creò la versione sportiva della MINI nel 1961. La MINI originale fu venduta per circa £ 497 nel 1959. All'epoca sarebbero stati circa $ 1800. La MINI Clubman è stata progettata e lanciata per la prima volta nel 1969 ed è ancora oggi venduta nella sua versione aggiornata a trazione integrale. L'ultima MINI Cooper costruita nel suo stile classico fu acquistata da Kevin Spacey. Ha pagato $ 130.000 per questo. Marc Bolan della band T-Rex è stato ucciso a bordo di una MINI 1275 GT quando è uscita fuori strada andando a sbattere contro un palo in acciaio. Le tasche nella porta erano destinate alle mappe? No. Erano pensati per una bottiglia di gin e diverse bottiglie di acqua tonica. La MINI ha una storia di successi nelle corse, con vittorie notevoli nel Rally di Monte Carlo e nel British Touring Car Championship. La sua manovrabilità agile e le dimensioni compatte ne fanno una forza da non sottovalutare in pista. Nonostante la MINI moderna venda in quantità enormi, progettata secondo i più alti standard, prendendo tecnologie anche da categorie ben più alte, ed è un'automobile estremamente desiderabile, la MINI non ha mai vinto il premio di Auto europea dell'anno! Paddy Hopkirk era solito guidare una MINI F56. Nella fabbrica di Oxford sono impegnate circa 4500 persone per la realizzazione delle nostre amate MINI.
  20. Gabry

    Motori Chrysler Tritec

    La storia di questo motore ha inizio nel 1997, quando il colosso automobilistico statunitense Chrysler e la britannica Rover, all'epoca di proprietà della BMW, diedero inizio ad una joint-venture volta alla realizzazione di un motore di dimensioni contenute che andasse ad equipaggiare alcuni modelli dei due gruppi. A tale scopo venne costruito uno stabilimento in Brasile, precisamente a Curitiba. Il motore Tritec è imparentato con il 2 litri utilizzato sulla Chrysler Neon, ma è di dimensioni più contenute. Le tre varianti in cui è previsto sono infatti un 1.4, un 1.6 ed un 1.6 con compressore volumetrico. La produzione del motore Tritec è partita nel settembre 1999. Caratteristiche Il motore Tritec è un 4 cilindri in linea con blocco motore in ghisa e testa cilindri in lega di alluminio con distribuzione ad un solo albero a camme in testa, ma con testata a 4 valvole per cilindro. Le valvole sono mosse dall'albero a camme per mezzo di punterie idrauliche e bilancieri. La centralina utilizzata è in tutti i casi una Siemens EMS 2000, che tra l'altro va a governare il corpo farfallato a controllo elettronico e l'iniezione di tipo multipoint. Di seguito vengono illustrate le caratteristiche delle 2 versioni montate sulle MINI di prima generazione. Tritec 1.6 litri aspirato Questa versione è una variante a corsa allungata del Tritec 1.4. Fermo restando l'alesaggio a 77 mm, la corsa è stata fatta passare da 75 ad 85.8 mm. La cilindrata totale è quindi salita a 1598 cc. Questo motore è stato proposto in due varianti di potenza e coppia. La prima variante eroga 90 CV a 5500 giri/min, con una coppia massima di 140 N·m a 3000 giri/min ed è stata montata su MINI One per tutti i mercati tranne quello greco e quello portoghese. La seconda variante eroga invece 116 CV a 6000 giri/min e 149 N·m a 4500 giri/min. è stata montata sulla MINI Cooper; Tritec 1.6 SC (Supercharged) Questa versione è la variante sovralimentata della precedente: la sovralimentazione avviene tramite l'impiego di un compressore volumetrico Eaton M45. Inizialmente la potenza massima era di 163 CV a 6000 giri/min, con un picco di coppia di 210 N·m a 4000 giri/min. Successivamente, a partire dal 2004, tale motore ha beneficiato di un leggero incremento di potenza, raggiungendo i 170 CV a 6000 giri/min, mentre la coppia massima ha raggiunto i 220 N·m. Tale motore è stato montato sulla MINI Cooper S prodotta tra il 2002 ed il 2006. Nel 2003 tale motore si è piazzato al primo posto nella categoria 1.4-1.8 litri nell'International Engine of the Year. Nel 2005 si è piazzato tra i primi 10 migliori motori in circolazione.
  21. Gabry

    MINI Rules

    Le MINI rules! Sono delle piccole “regole” o “usanze”, chiamatele come volete, che è bello ricevere o scambiare con altri MINISTI che troviamo per strada o ai raduni. Sono molte diffuse in USA, speriamo di riuscire a portarle anche in Italia in modo da rendere più legata la comunità MINI del nostro paese.
  22. Gabry

    Autocross

    L’Autocross o Autoslalom è una disciplina sportiva che si svolge su un percorso speciale ricavato su strade pubbliche o parcheggi, avente lunghezza limitata e intervallato da postazioni di rallentamento. Si configura come una competizione mista tra gara di velocità e prova di abilità. I percorsi su cui si svolgono gli slalom, oltre ad avere un in asfalto o cemento, hanno anche una lunghezza di tracciato compresa tra 1500 m (2500 m per le gare titolate) e 4000 m. Inoltre la larghezza della carreggiata non è mai inferiore ai 5 m. Lungo il percorso sono collocate delle postazioni di rallentamento costituite da non meno di 4 file di birilli, disposte in direzione trasversale rispetto al senso di marcia, che vanno superate effettuando una gincana. Queste postazioni servono a limitare la velocità media di percorrenza dell'intera corsa. A seconda della pendenza media del percorso di gara, gli slalom si dividono in due categorie: in salita e in pianura. Nel primo caso la pendenza media minima non deve essere inferiore al 4%. Perché abbiamo parlato di questa competizione? Proprio perché le MINI sia classiche che moderne sono ottime auto con cui partecipare, con i giusti accorgimenti tecnici è possibile renderle delle ottime concorrenti!
  23. Gabry

    MINI Cooper rally R4

    Queste MINI da rally non sono costruite ufficialmente dalla MINI ma da un azienda esterna che si occupa di costruire auto da rally, e partecipano alle competizioni classe R4 COSA E LA CATEGORIA R4? La classe R4 è la categoria ufficiale FIA a trazione integrale, che è stata recentemente aggiunta alla gerarchia delle auto da rally FIA World Rally per colmare il divario tra le categorie R3 e R2 a trazione anteriore e la classe R5 a trazione integrale. Tutte le vetture della categoria R4 sono dotate di un kit universale omologato FIA composto da un motore 1.6 turbocompresso, una trasmissione tipo R5, sospensioni a corsa lunga e trasmissione integrale. I team potranno acquistare il kit R4 dal fornitore approvato dalla FIA e costruire l'auto R4 di loro scelta. La società francese Oreca è stata selezionata per progettare e fornire il kit FIA per il 2017, 2018 e 2019. Il kit è omologato per i prossimi 7 anni con la possibilità di essere rinnovato due volte per 2 anni ogni volta. È una MINI Cooper F56 a cui viene rinforzato il telaio, montato un motore omologato FIA per la categoria R4 (1.6L turbo), molto simile a quello della R60 WRC, oltre al motore speciale vengono montati, ammortizzatori a corsa lunga, la trazione integrale, e tante altre migliorie per renderla conforme alla categoria. In questa categoria vengono utilizzati dei carburanti sintetici che abbattono le emissioni del 85% circa quindi oltre a divertirsi si salva anche l’ambiente.
  24. Gabry

    MINI Cooper SX1 Rally cross

    La MINI Cooper SX1 è una MINI costruita dal team XITE, per partecipare al campionato mondiale di rally cross, è guidata dal pilota Oliver Bennett. Ha un motore 2.0L, 4 cilindri in linea turbo, che sviluppa 600 cavalli circa e 900Nm di coppia, il cambio di tipo sequenziale a 6 marce e la trazione è a quattro ruote motrici. Il peso è di 1225kg, la vettura è in grado di accelerare da 0 a 100 Km/h in soli 1.9 secondi!
  25. Gabry

    Motori BMW B38 e B48

    I motori B38 e B48 sono dei motori a benzina a tre o quattro cilindri in linea, appartenenti alla famiglia dei motori modulari di BMW. Hanno una cilindrata di 1.5 litri (B38) oppure una di 2.0 litri (B48). Qualche dato: Il motore B38 è' in grado di sviluppare una potenza che varia da 75 ai 136 cavalli (BMW i8 231cv), a seconda della configurazione specifica. La coppia massima si attesta tra i 160 e i 220 Nm (230Nm con overboost) Mentre per quanto riguarda il B48 la potenza si attesta a 192cv oppure 178 sulle MINI LCI, La coppia massima è di 300Nm. Una caratteristica che distingue questi motori dai restanti in circolazione è la loro straordinaria efficienza, il che li rende validi per chi cerca un'esperienza di guida entusiasmante senza dover rinunciare a degli ottimi consumi. Tecnologia avanzata: Questi motori sono dotati di una serie di innovazioni tecnologiche che ne migliorano ulteriormente le prestazioni. Valvetronic = E' una tecnologia sviluppata da BMW per il controllo dell'alzata delle valvole di aspirazione, capace di variare in modo continuo tali valori, passando da un'apertura della valvola di 0,25 mm ad un'apertura di 9,8 mm. Vanos = E' l'acronimo dell'espressione tedesca "Variable Nockenwellensteuerung" che in italiano significa fasatura variabile dell'albero a camme è un meccanismo di tipo idro-meccanico che consiste nel variare l'angolo di rotazione dell'albero a camme rispetto alla posizione fissa dell'albero a gomiti, in funzione del numero di giri del motore e della posizione del pedale dell'acceleratore. Ciò comporta un minore o maggiore ritardo nell'apertura delle valvole interessate. Turbo e collettore di scarico in un pezzo unico in alluminio = Come appena detto il turbocompressore e collettore di scarico sono realizzati un pezzo unico in alluminio, questo permette di avere una migliore movimentazione dei gas di scarico in quanto non è presente nessuna flangia tra i 2 componenti, inoltre l'alluminio pesa meno dell'acciaio che solitamente viene utilizzato e permette anche un migliore scambio termico, nel B48 il turbo è di tipo twinscroll. Turbo raffreddato ad acqua = Un'altra caratteristica che rende speciali questi motori è il fatto di avere il turbocompressore raffreddato ad acqua e non ad olio come sulle automobili tradizionali, sulle MINI JCW F56 di più vecchie è possibile notare che nelle prese d aria anteriori del paraurti, una delle 2 è aperta e dietro di essa è posizionato un radiatore dell' acqua aggiuntivo. Il motori B38 e B48 di BMW sono un esempio straordinario di ingegneria automobilistica. Con la sua combinazione di potenza, efficienza e tecnologia avanzata, offrono un'esperienza di guida superiore.
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