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La "Copa Racer" è un campionato monomarca e mono modello che si tiene in Spagna sponsorizzato dalla concessionaria MINI Lurauto, la prima edizione è stata disputata nel 2021. In questo campionato corrono le MINI Cooper F56, 1.5 preparate per le competizioni con le seguenti modifiche: Centralina motore che permette di sviluppare 180CV e 260Nm di coppia Kit sospensioni da corsa Ohlins Freni di serie ma con materiali migliori come pastiglie e dischi Slicks fornite Michelin Batteria alleggerita Rollbar FIA, cinture a 6 punti e sedile da corsa Rete di sicurezza Nascar Estintore e stacca batteria Il campionato prevede 2 tipi di competizioni: FORMATO A • 2 Prove libere • 1 Prova cronometrata • 2 Gare da 45 minuti + 1 giro • 1 Sosta nei box con cambio pilota FORMATO B • 2 Prove libere • 2 Gare Sprint da 20 minuto + 1 giro • 1 Gara da 45 minuti + 1 giro • 1 Sosta nei box con cambio pilota
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Come da titolo vendo la mia MINI Cooper F56 benzina, anno 2014 e 80000km. L'auto è in perfette condizioni sia dal punto di vista della carrozzeria che del motore. Per tutti i dettagli e le caratteristiche vi rimando all'annuncio che è anche corredato di foto: https://www.autoscout24.it/annunci/-7eb95d62-2d52-4cad-90e1-20e0962a0785 Per qualsiasi informazione o se volete foto specifiche, non esitate a contattarmi. L'auto si trova in provincia di Salerno. Il prezzo richiesto è 11750€
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ciao a tutti, qualcuno sa se l'optional in oggetto "cluster chrono package" 62109392745 62-10-9-392-745 62 10 9 392 745 può essere montato anche aftermarket? non credo sia fondamentale, ma su una JCW dà sicuramente un tocco di sportività in più, ed è interessante sapere pressione turbo ed olio questo l'oggetto in questione https://www.google.it/search?q=cluster+chrono+package+f56+jcw&rlz=1C1GCEA_enIT808IT808&tbm=isch&source=iu&ictx=1&fir=bEGArerjZvVh-M%3A%2C6SiKaxvldtsPfM%2C_&usg=AI4_-kQ16KE5qSzhz9Z5pRSiODdMVW1_Kg&sa=X&ved=2ahUKEwjy-Kn8mc_eAhUPM8AKHS_bCLwQ9QEwAHoECAUQBA#imgrc=hInF7IIh0fQTsM: grazie Luca
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Oggi 6 Ottobre 2024 si è tenuta l'ultima tappa del MINI Challenge 2024 presso l'Autodromo di Monza. Ecco alcune foto dell'evento.
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Dalla seconda generazione della MINI moderna, è apparso un personaggio piuttosto simpatico all'interno del menù "MINIMALISM" presente nel computer di bordo. Si tratta di un pesce all'interno di un acquario che valuta la vostra abilità nel guidare in modo pulito ed efficiente. Il suo giudizio riguarda 3 parametri per le auto con cambio manuale, accelerazione, previsione e innesti e 2 parametri per quelle automatiche, accelerazione e previsione. Si possono guadagnare fino a 5 stelle per ogni categoria, e in base al giudizio il pesce mostrerà delle espressioni, se si guida in modo poco efficiente rimarrà morto sul fondo dell' acquario, se invece guiderete bene salterà di gioia fuori dall'acqua! e vi guarderà con un bel sorriso. In fondo alla schermata verranno mostrati i km di autonomia in più guadagnati con la guida attenta e soprattutto grazie ai consigli del nostro amico squamato! Sotto qualche foto della schermata. Impostazione grafica MINI F56 Impostazione grafica MINI R56
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Ciao a tutti, dato che ho da poco sostituito dischi, pastiglie e sensore freno della mia MINI Cooper SD F55, ho pensato fosse cosa buona e giusta fare una guida così che anche qualcuno con una buona manualità e gli attrezzi giusti possa fare il lavoro a casa. Prima di tutto ci tengo a precisare che NON SONO UN MECCANICO DI PROFESSIONE (disclaimer in fondo al post), ma alle spalle ho qualche anno di esperienza di manutenzione di auto e moto e ho avuto dei validi insegnamenti. Quindi, se qualcuno più "sgamato" di me conoscesse un modus operandi migliore, scriva pure un commento qua sotto così possiamo imparare tutti a fare al meglio questa manutenzione di routine! Inizio con il materiale acquistato: ho deciso di montare un kit Brembo consigliato da un rivenditore della mia zona. Qua sotto i codici prodotto: Dischi lisci Brembo: 09C34911 Pastiglie Brembo: P06092 Sensore usura Brembo: A00509 Dunque, per questa sostituzione non ho utilizzato il carro ponte, è comodo lavorare anche con un cric idraulico e una colonnetta di sicurezza dato che non bisogna fare chissà quali particolari operazioni. IMPORTANTE: se avete rabboccato l'olio freni, prestate particolare attenzione perchè, schiacciando il pompante per inserire le nuove pastiglie, molto probabilmente si verificherà una fuoriuscita di liquido dalla vaschetta e, visto che l'olio freni non è il massimo che fluisca libero nel vano motore, è il caso che togliate una piccola quantità d'olio dalla vaschetta (con una siringa grossa in genere ce la si fa). Controllate sempre il livello quando avete terminato una ruota e passate all'altra e a lavori ultimati. La vaschetta si trova nel vano motore; sotto il parabrezza lato guida, appena dietro il duomo, c'è una protezione che si toglie con un cacciavite piatto e una chiave (se non sbaglio) da 10 (vedi foto). Prima di tutto fermate la vettura in un luogo in piano, freno a mano e marcia inserita, allentate i bulloni ruota lato guida, alzate la vettura e rimuovete la ruota. Non è necessario smontare la pinza dal supporto in caso di cambio disco+pastiglie perchè, dovendo smontare il supporto pinza dal mozzo per rimuovere il disco, si riuscirebbe a sfilare le pastiglie usurate senza problemi; inserisco comunque queste operazioni nel caso qualcuno debba cambiare solo le pastiglie e il sensore usura. Dunque, iniziamo. 1. Sfila il sensore dalla pastiglia usurata per non avere imbrogli di sorta. 2. Svita il bullone indicato con chiave 13, tieni fermo il perno di guida con chiave 17 e libera la pinza dal supporto. NB: non serve svitare tutti e due i bulloni che fissano la pinza al supporto, io riesco a cambiare tutto svitando solo quello inferiore. Se comunque si vuole essere più comodi si possono rimuovere entrambe. 3. Solleva la pinza verso l'alto facendo attenzione a non piegare troppo il tubo idraulico. 4. Comprimi il pompante con l'attrezzo apposito (oppure usa un morsetto ma fai attenzione alla protezione a soffietto dello stelo del pompante). 5. Sfila le pastiglie usurate. 6. Svita i due bulloni di fissaggio del supporto pinza con una 18, possibilmente una bussola esagonale così da non rovinare l'esagono e fissa la pinza alla molla dell'ammortizzatore con due fascette temporanee almeno non dà fastidio mentre sostituisci il disco e non pieghi il tubo idraulico. 7. Svita il bullone di blocco del disco con una brugola da 6 e sfila il disco dal mozzo. 8. Ora che senza disco abbiamo spazio, sostituisci il sensore. Svita il bullone con una chiave da 8 e sgancia con attenzione la clip. Nella foto puoi notare che la clip è composta di un perno e una parte che lavora in espansione e blocca il tutto. Con un cacciavite piatto, (o con l'attrezzo apposito se ce l'hai), cerca di fare leva con delicatezza finchè il perno si solleva e permette all'altra parte di liberarsi, allentando la presa sulla lamiera sottostante. 9. Sotto il passaruota vedrai questi due connettori, sgancia dal supportino in plastica il giunto nero e grigio, solleva leggermente la clip di blocco e scollega le due estremità. Ora sostituisci il sensore vecchio con il nuovo e riposiziona il giunto nel suo supportino. 10. Ora io ho porovveduto a verificare che il sensore fosse a posto resettando l'errore del C.d.B. Per fare questo sono dovuto salire in macchina però fai attenzione: io in casa ho e utilizzo un cric idraulico GROSSO e STABILE (mio nonno lo utilizzava per i camion) e in genere, se non sono di corsa, posiziono sempre anche una colonnetta di sicurezza (è un di più ma non si sa mai). Se usi un cric piccolo fai il reset alla fine di tutto, quando hai già montato la ruota e l'auto è a terra, almeno non rischi nulla. Il reset dell'avviso nel C.d.B. si esegue così (incollo la guida che ho seguito e aggiungo le foto del tachimetro): A. Accendere il quadro B. Premere e tenere premuto il pulsante dei km in basso a destra sul tachimetro C. Attendere 10 secondi, apparirà sullo schermo in ordine di priorità le voci di servizio da ripristinare D. Scorrere il menù premendo il pulsante dei km e selezionare il reset richiesto E. Premere e mantenere premuto il pulsante dei km per circa 3 secondi F. Rilasciare il pulsante G. Apparirà sul display la voce "Effettuare reset?" H. Premere e tenere premuto di nuovo il pulsante dei km per circa 3 secondi per avviare la procedura. I. Voce di servizio ripristinata, se necessario procedere alla medesima maniera per ripristinare le altre voci dei service 11. Il sensore funziona, quindi possiamo montare il resto. Lava con diluente nitro oppure benzina il disco nuovo per eliminare l'olio di protezione; mi pare inutile dire che questa cosa sia da fare non bene ma BENISSIMO. Asciugalo e dagli una soffiata con aria compressa così non ci sono depositi nei canali di ventilazione. 12. Spazzola con una spazzolina di ferro oppure passa la carta vetro fine sul mozzo per eliminare eventuale ruggine e poi posiziona il disco, fissandolo con la brugola da 6 (nel pacco brembo c'è una vite nuova per ogni disco, meglio usarla!). 13. Taglia le fascette provvisorie e fissa di nuovo il supporto pinza al mozzo con la chiave da 18; io ho messo un goccio di frenafiletti medio sul filetto e ho chiuso i due bulloni con la dinamometrica tarata a 110Nm. 14. Posiziona le nuove pastiglie (mantieni quella con la scanalatura del sensore verso l'interno). 15. Inserisci sensore e molletta con il dentino verso il disco (vedi foto). 16. Avvita il bullone oppure i due bulloni (vedi passaggio 2) con chiave 13, tieni fermo il perno di guida con chiave 17 e blocca la pinza sul supporto. Questi bulloni sono forniti con le pastiglie e hanno già il frenafiletti, se manca è buona norma metterne un goccio. Se hai tolto un solo bullone come fa il sottoscritto, verifica comunque il serraggio dell'altro. Et voilà, freno lato guida ok. Per il lato passeggero esegui le stesse operazioni tranne per quanto riguarda il sensore, c'è solo dal lato guida. SUPER-IMPORTANTE: quando hai rimontato tutto (se avete i cerchi in lega chiudete i bulloni ruota a 130-140Nm) controlla il livello olio freni, sali in auto, metti in moto e a vettura ferma schiaccia il pedale del freno finchè ritorna alla sua corsa abituale. Questa operazione consente di avvicinare le pastiglie al disco, se non la fai chiaramente le pastiglie non toccano il disco e l'auto NON FRENA! Dopo aver fatto questo, controlla per l'ultima volta il livello liquido freno, nell'eventualità rabbocca, rimonta la protezione e l'auto è a posto. Sarebbe meglio fare sempre un pò di rodaggio all'impianto, fai qualche frenata in un piazzale per stabilizzare l'impronta della pastiglia sul disco ed evita di surriscaldare l'impianto nei primi km. Ad oggi ho percorso 1400km da questa sostituzione e non riscontro alcun problema. Buon Lavoro! Disclaimer: questo post contiene solo raccomandazioni generali che possono esserti utili quando esegui lavori di riparazione o sostituzione. Il sottoscritto non è responsabile per eventuali perdite, lesioni, danni di proprietà acquisiti nel processo di riparazione, sostituzione, uso scorretto o errata interpretazione delle informazioni fornite. Il sottoscritto non è responsabile per eventuali errori o incertezze presenti in questa guida. Le informazioni fornite sono solo a scopo informativo e non possono sostituire la consulenza di specialisti, in poche parole se sei incerto AFFIDATI AL TUO MECCANICO DI FIDUCIA.
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Insieme all'avvio delle consegne della MINI GP, viene presentato il GP Pack dedicato alla JCW, disponibile a partire dal mese di luglio. Si tratta di una serie di accessori pensati per personalizzare il look della vettura. Il motore resta quindi il 2.0 turbo benzina da 231 CV della Jcw, contro i 306 CV della esclusiva GP. Inoltre il kit fornice i tappi coprimozzo Gp, le finiture piano black dei gruppi ottici anteriori e posteriori, i loghi neri, i sedili sportivi con logo GP, i tappetini e il volante con cuciture rosse, i battitacco personalizzati e i componenti di metallo stampati in 3D integrati nel volante e nella leva del cambio. La livrea esterna riprende quella della GP con il contrasto tra Racing Grey, Melting Silver, ma senza gli elementi rossi su paraurti e fiancate. Tra gli accessori opzionali spiccano inoltre parti interne ed esterne di fibra di carbonio.
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Ancora più estrema e disponibile in soli 53 esemplari... Ecco la nuova MINI JCW Challenge, una sportiva che prende in prestito il motore della JCW, e lo affianca ad una serie di novità a livello di assetto e impianto freni. Le differenze si notano già a partire I cerchi sono dei Team Dynamic Pro Race da 17 pollici che riducono di 1.5 Kg per ruota le masse non sospese a vantaggio della maneggevolezza e montano gli pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2. Le sospensioni sono delle Nitron con piggyback ( il piggyback è una piccola camera di espansione per il gas contenuto nell'ammortizzatore, che permette un uso più estremo della sospensione), insieme al kit "coilovers" vengono installate anche le piastre camber, e non manca il differenziale Quaife ATB a slittamento limitato che sostituisce quello tradizionale per l'anteriore e lavora insieme al DSC e al Driving Modes della MINI. Il peso complessivo aumenta di 15 chilogrammi a causa delle modifiche (1215 kg) ma le prestazioni restano le stesse e l'accelerazione avviene in 6.3 secondi con una velocità massima di 246 km/h. Completa la vettura lo scarico JCW Pro con valvola apribile. Secondo la rivista inglese EVO Magazine, questa MINI alla guida sa essere ancora più estrema rispetto a una R53 Gp o a una R56 Gp, praticamente una MINI Challenge con la targa...
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La MINI Strip è un inno allo stile minimalista e alla creatività essenziale. È un esemplare unico, allestito partendo dalla versione 100% elettrica Cooper SE e firmato da Paul Smith. Lo stilista britannico ha portato tutte le sue idee a bordo della MINI Strip, ponendo l'accento sul carattere ecologico della MINI, che in questo caso va oltre l'alimentazione elettrica. Il nome Strip ricorda che questo processo è iniziato smontando fino all'ultima vite un'esemplare di MINI elettrica e riducendola alla sua essenza, poi Paul Smith è ripartito per creare la “sua” MINI. Ha utilizzato materiali grezzi, la carrozzeria non è verniciata ma è protetta solamente da uno strato di trasparente per preservarla dalla corrosione. I segni delle sigillature della scocca sono stati volutamente lasciati intatti sui pannelli di acciaio zincato, un effetto ruvido che Paul Smith ha definito come "la perfetta imperfezione". Gli archi neri che seguono il perimetro della MINI sono stati stampati in 3D a partire da plastica riciclata, mentre le viti a vista nelle parti aggiuntive, mostrano quanto sarebbe semplice lo smontaggio e quanto facilmente il veicolo potrebbe rientrare nel ciclo delle materie prime al termine del suo utilizzo. Anche gli inserti della grembiulatura anteriore e posteriore sono stati prodotti con un processo di stampa 3D. La griglia e le cover aerodinamiche delle ruote sono realizzati in Perspex riciclato, risparmiando sia peso che energie. Il Perspex riciclato è stato utilizzato anche per il tetto panoramico trasparente che permette di intravedere la struttura in gran parte nuda della scocca all'interno, verniciata di colore blue. Poi ci sono gli accenti cromatici ad alto contrasto che si svelano solo alla seconda o terza occhiata: aprendo le portiere si scoprono le caratteristiche strisce di Paul Smith in una vivace composizione a cinque colori. Lo sportello di ricarica aggiunge un tocco verde neon quando viene aperto, mentre il disegno di una spina elettrica inciso sullo sportello è opera di Paul Smith. L'interno è stato spogliato quasi completamente trasformando la scocca (colorata di blu) nella caratteristica principale dell'abitacolo. Il cruscotto è costituito da un’unica grande sezione semi-trasparente con una finitura in vetro fumé, ma non c'è il classico strumento centrale. Lo smartphone del guidatore è al centro della scena, si connette automaticamente all'auto e diventa il centro di controllo dei media. Inoltre, l'abitacolo è completamente privo di pelle e cromo, con sedili rivestiti in un tessuto a maglia completamente riciclabile. I tappetini, invece, sono in gomma riciclata. Il volante, infine, è stato ridotto all'essenziale, con la corona avvolta da un nastro da manubrio in puro stile bici da corsa( di cui Paul Smith è molto appassionato).
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In questo articolo volevo mettere a confronto queste 2 MINI che anche se di epoche differenti, mostrano comunque qualche somiglianza. La prima è la r53 163cv prima reincarnazione BMW della Cooper s, lanciata verso ottobre 2001, ha subito conquistato il pubblico, veloce, agilissima, super divertente unico difetto i consumi. Nel 2014 con la terza generazione di MINI (la F56), sulla Cooper viene montato il 3 Cilindri B38 1.5L derivato da quello montato sulla supercar ibrida BMW i8, 136cv 220nm di coppia (230nm con overboost), la MINI si è allungata di soli 10 cm (rispetto alla R56) e a causa delle norme di sicurezza per i pedoni è diventata più rotonda ma la linea è rimasta comunque molto piacevole e sempre in stile MINI. Sfortunatamente la Cooper F56, non viene presa molto in considerazione come auto sportiva, ma adesso arriva l’asso nella manica Perché ho voluto confrontare queste 2 MINI? Per il semplice fatto che con il tempo anche la Cooper “base” può vantare ottime prestazioni molto simili se non identiche a quelle di una "vecchia" (ma sempre attuale) R53 da 163cv, consumando però la metà, si possono percorrere senza problemi medie di 17km/l in modalità “Green”, grazie al peso ridotto e alla coppia che parte già dai bassi giri. Ovviamente non saranno la stessa macchina, non avranno lo stesso feeling dello sterzo dato che quella moderna ha il servosterzo elettrico e non idraulico, non avranno la stessa forma identica (ma sempre molto MINI), però vi assicuro che è un ottima MINI, provare per credere! e scenderete con un sorriso gigante , praticamente potete avere una piccola auto sportiva con dei costi di gestione abbastanza contenuti e se volete ancora di più potete sfruttare il potenziale di elaborazione del B38 già con uno stage 1 (con pezzi stock, elaborando solo il software della ECU) si ottengono le prestazioni di una F56 S grazie al minor peso, oltre ai vari miglioramenti che si possono fare all'assetto per renderla ancora più bella da guidare... Sotto vi elenco alcuni dati per fare un piccolo confronto.
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La nuova MINI Cooper F66 a benzina non è un semplice aggiornamento del suo predecessore F56. È una riprogettazione completa della F56 sullo stesso telaio. Ma quali sono esattamente queste differenze e quanto sono importanti? Guardando sotto puoi immediatamente vedere alcune delle piccole modifiche apportate da MINI. Ogni dimensione è cambiata e in modi sorprendenti. Lo sbalzo anteriore e posteriore è stato leggermente ridotto rendendo l'intera vettura più corta. Ma la larghezza è aumentata notevolmente e anche la carreggiata (sia anteriore che posteriore) è diventata più ampia. La F56 Cooper ha una larghezza di 192,786 cm, mentre la F66 è più ampia, con una larghezza di 197,104 cm .Questa differenza di 3,302 cm potrebbe non sembrare molta, ma BMW e MINI in genere non aumentano la larghezza di un'auto solo per ragioni estetiche. E non si tratta solo di ruote e pneumatici più larghi (che sono passati da 205 a 215 sulla Cooper S). Questo cambiamento è dovuto anche al fatto che MINI ha modificato le parti meccaniche creando una carreggiata più ampia. Ciò ha anche il vantaggio estetico di consentire un design delle ruote più sportivo... Anche il bagagliaio è stato modificato, aumentando leggermente di volume. Ciò sottolinea davvero quanto sia stata approfondita questa riprogettazione. Guardando l'immagine qui sopra puoi anche vedere chiaramente come la MINI si è spinta in avanti e ha cambiato anche l'angolazione dei fari. Questo insieme al nuovo cofano e al frontale più semplice. Qua sotto vengono riassunte le dimensioni della nuova MINI Cooper: Lunghezza : 3876 mm Altezza : 1.432 mm Passo : 2495 mm Peso a vuoto : 1,284 Kg Gli Interni Della MINI Cooper F66 Mentre i cambiamenti esterni della F66 possono sorprendere date le origini della F56, gli interni sono decisamente scioccanti. MINI ha trasformato la F56 in un'auto completamente nuova con tutto il linguaggio di design, i materiali e la tecnologia presenti nella MINI Cooper J01. Il cambiamento più grande è il design minimale e l’ampio display circolare che domina l'abitacolo. Il nuovo display e il relativo software rappresentano un punto focale per l'intera esperienza di guida e ospitano quasi tutte le funzionalità, ad eccezione di una fila di interruttori, pulsanti e levette appena sotto di esso. Un altra novità che porta questa nuova MINI è il fatto di non avere la possibilità di avere gli interni in pelle. Perché? Perchè la produzione di pelle nelle quantità necessarie ad aziende come MINI ha un grande impatto ambientale, quindi è stata presa la coraggiosa decisione di eliminare questo materiale dalla produzione.
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60 anni fa, una pilota britannica conquistò la prima vittoria in un rally internazionale per il brand MINI. Attraverso i carismatici modelli in edizione, MINI commemora l'inizio della straordinaria carriera agonistica della piccola auto britannica e la coraggiosa incursione in un settore prettamente maschile. Première durante la Giornata internazionale della donna, lancio sul mercato nella seconda metà del 2022. Il mondo racing è nei geni di MINI: le più grandi imprese nella storia del brand sono state realizzate sulla pista da rally. E le basi di tutto questo sono state gettate da una donna eccezionale. Nel maggio 1962, la MINI classica è stata aggiunta per la prima volta alla lista dei vincitori di una gara di rally internazionale. All’International Tulip Rally - dal comune olandese di Noordwijk alla Costa Azzurra e ritorno - Pat Moss ottenne il miglior tempo sulla distanza con la MINI Cooper classica. 60 anni dopo, MINI celebra il talento, il coraggio e la passione di questa pilota britannica con un'affascinante Special Edition. La Pat Moss Edition della MINI 3 porte e della MINI 5 porte, costituita da poco più di 800 veicoli in tutto il mondo, 62 unità esclusivamente per il mercato italiano, non solo commemora il lancio della straordinaria carriera sportiva della MINI classica, ma segna anche un risultato pionieristico per la presenza femminile negli sport motoristici. Il successo nei Paesi Bassi ha trasformato la MINI classica, Pat Moss e la sua co-pilota Ann Wisdom in eroine durature in una disciplina altrimenti dominata da veicoli significativamente più grandi e considerata prerogativa esclusiva degli uomini. Elementi di design non convenzionali e dettagli alla moda caratterizzano la Pat Moss Edition, che sarà disponibile da maggio 2022 per la MINI Cooper S 3 porte (consumo combinato: 6,6 - 6,2 l/100 km; emissioni di CO2 combinate: 151 - 140 g/km secondo WLTP) e, la MINI Cooper S 5 porte (consumo combinato: 6,8 - 6,2 l/100 km; emissioni di CO2 combinate: 154 - 141 g/km secondo WLTP) e la MINI John Cooper Works (consumo di carburante combinato: 7,1 - 6,8 l/100 km; emissioni di CO2 combinate: 162 - 156 g/km secondo WLTP). Grazie ai motori turbo a 4 cilindri che offrono una potenza di 131 kW/178 CV o 170 kW/231 CV (MINI John Cooper Works), queste vetture portano le emozioni della guida sportiva nel traffico quotidiano. Il design esclusivo dei modelli celebra la tradizione racing del brand premium britannico e le carriere sportive di Pat Moss e Ann Wisdom. Il design della Pat Moss Edition incorpora anche le innovazioni di prodotto MINI come il tetto Multitone. Inoltre, un'ulteriore variante del Multitone Roof è disponibile per la prima volta nella Pat Moss Edition. La sfumatura di colore del tetto della vettura si estende dal Chilli Red al Melting Silver e al Jet Black. Grazie all'innovativo processo di verniciatura completamente integrato nella linea di produzione nello stabilimento MINI di Oxford, è la prima volta che viene realizzata una seconda variante di colore. Sarà disponibile per i clienti a partire da marzo 2022. Minime deviazioni cromatiche causate dalle mutevoli condizioni ambientali assicurano che ogni MINI con un tetto Multitone sia un esemplare unico ex works. Sui modelli della nuova edizione, la carismatica verniciatura del tetto è combinata con le finiture della carrozzeria Pepper White o Midnight Black metallic e con le calotte degli specchietti retrovisori esterni rosse. Un tulipano stilizzato simboleggia la prima vittoria nel rally: appare sui montanti C e sui portelli laterali delle vetture in edizione insieme alla scritta "Pat Moss". Anche i coprimozzi delle ruote presentano un design esclusivo con una grafica che si basa sul profilo del tipico fiore olandese e sul wordmark MINI. I punti salienti del Tulip Rally del 1962 appaiono sotto i pannelli laterali anteriori: il percorso Noordwijk - Monte Carlo - Noordwijk, la distanza di 2500 chilometri, il veicolo, cioè una MINI Cooper, e il suo numero di partenza 104. A questi si aggiunge lo slogan che ancora oggi si può associare a MINI: "born to compete". Il motivo del tulipano, l'iscrizione del nome e i punti chiave della prima vittoria di ogni rally si trovano anche sui listelli sottoporta in alluminio serigrafato, disegnati esclusivamente per il modello in edizione. Un altro elemento di design utilizzato per la prima volta nella Pat Moss Edition è la striscia del cofano orizzontale in bianco. La combinazione stampata di numeri e lettere tridimensionali - 737 ABL - è il numero di registrazione della MINI classica che vinse il Tulip Rally del 1962, richiamando così il modello storico. Parallelamente, la firma originale che Pat Moss lasciò sul cofano dell’auto dopo una delle sue vittorie adorna la grembialatura anteriore del modello in edizione come un’impronta grafica. All'interno dei veicoli in edizione, l’iconica firma sulla superficie interna in Piano Black nella zona passeggeri è un altro omaggio alla rivoluzionaria pilota di rally, scomparsa nel 2008. Il volante sportivo in pelle presenta il logo dell'edizione sotto forma di una grafica a tulipano che appare sulla clip della razza inferiore. La rappresentazione astratta dei pistoni del motore che si muovono su e giù serve da motivo per la grafica sulla superficie interna dal lato del conducente. Le barre di diverse altezze che formano il profilo delle lettere "M" e "W" - che stanno per "Moss" e "Wisdom" - simboleggiano quel duo perfettamente coordinato che ha fatto scalpore nella scena dei rally per così tanti anni. La MINI Pat Moss Edition è un omaggio a una celebre pilota, alla storia dei rally di MINI e al vero spirito di squadra. Uno dei dettagli degni di nota del primo trionfo nei rally per la MINI classica è il fatto che Ann Wisdom insistette per partecipare al Tulip Rally nonostante fosse incinta all'epoca: fornì alla sua compagna di squadra Pat Moss una guida di navigazione infallibile lungo i 2 500 chilometri del percorso. Mossie e Wizz - come erano conosciute nel paddock - formarono un duo di successo per sette anni. Le due donne hanno avuto il coraggio di competere in uno sport dominato dagli uomini - portando anche dei cambiamenti fondamentali. Sorella minore del pilota di Formula 1 Stirling Moss, Pat Moss vinse anche il Rally di Sestriere in Italia nel 1968, salì sul podio in numerose altre competizioni internazionali e fu incoronata cinque volte campionessa europea di rally femminile. Ann Wisdom è considerata la prima donna copilota professionista nella storia del rally. Come sportive di successo a pieno titolo, le due consideravano la loro coraggiosa incursione in un settore dominato dagli uomini con il tipico understatement britannico. "Non ci vedevamo come vincitrici allora", ha dichiarato Ann Wisdom anni dopo. "Stavamo solo partecipando ad un rally". Pat Moss e Ann Wisdom hanno aperto la strada a una carriera straordinaria per la MINI classica. Nel 1964, 1965 e 1967, la piccola auto britannica si assicurò la vittoria assoluta nel Rally di Monte Carlo. Decenni dopo, MINI è diventata il marchio dominante nel rally di resistenza più duro del mondo, ottenendo la vittoria assoluta nel Rally Dakar per quattro volte di fila dal 2012 al 2015. Altre due vittorie assolute sono seguite nel 2020 e nel 2021.
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Queste MINI da rally non sono costruite ufficialmente dalla MINI ma da un azienda esterna che si occupa di costruire auto da rally, e partecipano alle competizioni classe R4 COSA E LA CATEGORIA R4? La classe R4 è la categoria ufficiale FIA a trazione integrale, che è stata recentemente aggiunta alla gerarchia delle auto da rally FIA World Rally per colmare il divario tra le categorie R3 e R2 a trazione anteriore e la classe R5 a trazione integrale. Tutte le vetture della categoria R4 sono dotate di un kit universale omologato FIA composto da un motore 1.6 turbocompresso, una trasmissione tipo R5, sospensioni a corsa lunga e trasmissione integrale. I team potranno acquistare il kit R4 dal fornitore approvato dalla FIA e costruire l'auto R4 di loro scelta. La società francese Oreca è stata selezionata per progettare e fornire il kit FIA per il 2017, 2018 e 2019. Il kit è omologato per i prossimi 7 anni con la possibilità di essere rinnovato due volte per 2 anni ogni volta. È una MINI Cooper F56 a cui viene rinforzato il telaio, montato un motore omologato FIA per la categoria R4 (1.6L turbo), molto simile a quello della R60 WRC, oltre al motore speciale vengono montati, ammortizzatori a corsa lunga, la trazione integrale, e tante altre migliorie per renderla conforme alla categoria. In questa categoria vengono utilizzati dei carburanti sintetici che abbattono le emissioni del 85% circa quindi oltre a divertirsi si salva anche l’ambiente.
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La MINI JCW Challenge Edition, possiede alcune personalizzazioni tecniche - come il sistema di scarico con valvola a farfalla John Cooper Works Pro con comando Bluetooth 4.0 - e da ferma raggiunge i 100 km/h in soli 6,1 secondi, grazie a 231 CV e 320 Nm di coppia. Arriva a 246 km/h ed ha un rapporto peso/potenza di 5,5 kg/CV. La MINI John Cooper Works Challenge Edition “numero 00” rimarrà di proprietà di MINI Italia, mentre gli altri esemplari della serie limitata (in totale 35) saranno nelle Concessionarie MINI a partire dalla seconda metà di maggio ad un prezzo ancora da comunicare. Il look esalta il mondo John Cooper Works La MINI Challenge Edition di certo non passa inosservata, con i paraurti anteriori e posteriori in rosso, dettagli che sono stati studiati per evidenziare le caratteristiche proprie della John Cooper Works, ad esempio sul tetto la classica Union Jack è stata ripensata in una tonalità rosso su rosso in negativo. Il nero invece è stato usato per la calandra anteriore e le cornici decorative per i gruppi ottici anteriori e posteriori. Infine, per richiamare il mondo delle competizioni sulla portiera lato guidatore c’è il numero progressivo bianco in doppia cifra con cornice nera. Gli interni sono in pelle con sedili sportivi John Cooper Works e come ogni serie limitata che si rispetti c’è una targhetta (stavolta in alluminio spazzolato) sulla plancia lato passeggero che riporta la numerazione (numeri da 01/37 a 37/37, saltando i numeri 13/37 e 17/37). Suona un’altra musica Il look sportivo è completato dalla presa d’aria del cofano in carbonio JCW Pro, dal sistema di scarico, dai terminali in carbonio e dallo spoiler paraurti anteriore con Black Band anteriori stampate a iniezione, mentre il diffusore posteriore è realizzato in poliuretano. Ma le personalizzazioni tecniche riguardano soprattutto il sound. Sulla MINI John Cooper Works Challenge Edition c’è il sistema di scarico con valvola a farfalla John Cooper Works Pro con comando Bluetooth 4.0 che ne enfatizza il carattere sportivo con le modalità Sport e Track. La prima è omologata per l’uso stradale, mentre la seconda è riservata ai circuiti.
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Cambia la Safety Car della Formula E: da BMW i8 Coupé a MINI Electric Pacesetter Il design del veicolo è ispirato dalla MINI GP per quanto concerne i passaruota adattati alla carreggiata della vettura e la parte anteriore con ulteriori splitter anteriori a sinistra e a destra. Considerato che praticamente non è necessario il raffreddamento del sistema di propulsione attraverso la zona superiore della griglia, la parte anteriore è in gran parte chiusa per favorire l'aerodinamica. Le uniche eccezioni sono la zona sotto la griglia e le aperture, quasi squadrate, per il raffreddamento dei freni. Diverse parti della MINI Electric Pacesetter sono state realizzate con moderne tecniche di Stampa 3D. Il prominente alettone posteriore montato sul tetto con flusso d'aria e accenti in giallo integra anche il gruppo ottico di segnalazione ed è stato stampato in 3D presso lo stabilimento di Oxford. Un altro punto di forza sono i cuscinetti rimovibili sul sedile sportivo, anch'essi stampati in 3D. Il peso è un altro elemento cruciale per un veicolo con velleità sportive come deve essere una Safety Car, chiamata a viaggiare a velocità molto elevate per non danneggiare lo stato degli pneumatici delle vetture in competizione. Il peso in ordine di marcia è di circa 1.230 kg, ovvero circa 130 kg più leggera della MINI Cooper SE standard. Anche il sistema di propulsione è basato sulle soluzioni adottate per la MINI Cooper SE standard. Si tratta, ovvero, di un motore elettrico che produce 135 kW e 280 Nm, che permette alla MINI Electric Pacesetter di da 0-100 km/h in 6,7 secondi e da 0-60 km/h in 3,6 secondi. Abbiamo, poi, sospensioni coilover da corsa a tre vie regolabili in estensione, compressione, altezza e campanatura. Gli attacchi dei bracci di controllo delle sospensioni da corsa, più i freni a quattro pistoni e le ruote della MINI John Cooper Works GP con pneumatici Michelin Pilot Sport (misura 245/40 R18) completano il pacchetto complessivo. Questi sono gli stessi pneumatici montati sulle ruote anteriori delle auto da corsa di Formula E. La MINI Electric Pacesetter debutterà come Safety Car in occasione dell'E-Prix di Roma il 10 aprile 2021, secondo evento (Gara 3) della stagione 2021 della Formula E. Al volante ci sarà il pilota ufficiale della FIA Formula E Safety Car Bruno Correia. Ricordiamo che gli organizzatori dell'E-Prix di Roma e la FIA hanno recentemente annunciato un doppio appuntamento a Roma per la Formula E: subito dopo la gara di sabato 10 aprile, ci sarà quella di domenica 11, che costituirà il Round 4 del campionato.
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Ciao a tutti, ho una MINI F56 turbo benzina. Adoro il sound della turbina e volevo sostituire il filtro aria per amplificare questo. Volevo sapere, in caso sostituisca il filtro originale con un filtro conico, se è necessaria la rimappatura. Grazie
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Ciao a tutti, la scorsa settimana mi ha chiamato Mini per fissare un appuntamento al Service per il controllo dell'olio dei freni. Nel check degli interventi di manutenzione infatti è comparso un triangolo arancione in corrispondenza del controllo dopo i 3 anni dell'olio dei freni. Ma che controllo bisogna fare? Ne sapete nulla? Quanto costa? Grazie a tutti Ciao Massi
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Ciao a tutti, ho letto un po' di discussioni in merito al suono sommesso delle JCW 2020 con OPF. In effetti anche la mia è un luglio 2020 e non si sente un rombo tipico delle Mini con scarico aperto o pro. Un preparatore mi dice che non si può cambiare il centrale a cuor leggero né tantomeno rimappare la centralina sui modelli così recenti dotati di filtro antiparticolato. Premesso che non voglio cambiare lo scarico, cosa potrei fare e a chi potrei rivolgermi in Lombardia per aumentare il sound e possibilmente gli scoppiettii in rilascio? Potrebbe aiutare un filtro sportivo accompagnato a qualche altro intervento? Sulla mia precedente Cooper S il BMC rendeva il sound più cupo...
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Ciao a tutti sono nuovo del forum e volevo chiedere se qualcuno conosce il modello di questi cerchi da 18 , perché sto veramente impazzendo; ho preso da poco il mezzo e non riesco a trovare da nessuna parte qualche info di più su sti cerchi che monta . grazie in anticipo a chi mi risponderà
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Ciao a tutti sono nuovo del forum e volevo chiedere se qualcuno conosce il modello di questi cerchi da 18 , perché sto veramente impazzendo; ho preso da poco il mezzo e non riesco a trovare da nessuna parte qualche info di più su sti cerchi che monta . grazie in anticipo a chi mi risponderà
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Salve a tutti , Sono felice possessore di mini f56 S allestimento Jcw il codice motore è B48m , volevo sapere cosa cambiava tra la S e la JCW a livello di turbina , intercooler , pistoni bielle ecc . Ho rovistato un po' su Google ma non riesco a capire perfettamente
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Il bracciolo lo ho dovuto configurare , anche se non lo avrei mai voluto , perchè all'interno di un pacchetto accessori . Il configuratore 2021 è assurdo , se desideri un colore deve acquistarla con decine di optional che non ti interessano . Dopo tre mesi non lo sopportavi più , di impiccio sia alzato che abbassato . Ho acquistato console centrale per versione senza bracciolo codice 51 16 9 266 622 e mi sono avventurato nello smontaggio e sostituzione console centrale. Devo dire abbastanza complesso . Per fortuna avevo trovato tutorial da un forum americano e officina BMW mi dato indicazioni per smontare pomello cambio doppia frizione. Questa è stata la parte + complessa e critica . Occorre scollegare prima guida cavi ( colore bianco ) e poi morsettiera stando attendo a non danneggiare nastro cavi . Una volta scollegato tutto basta tirare pomello come fosse un cambio manuale. Se tiri pomello prima di avere scollegato morsetto rischi di strapparli . Adesso l'auto mi sembra molto + spaziosa . Risparmiati pure tre chili di peso.
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