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Mostra il contenuto con la massima reputazione da 19/07/2018 in Blog Entries

  1. The Bourne Identity è un film del 2002 diretto da Doug Liman. Tratto dal romanzo del 1980 Un nome senza volto di Robert Ludlum, è la storia di un uomo (Matt Damon), che non ricorda nulla del proprio passato, ma che è oggetto di una caccia spietata per eliminarlo; nel cast anche Franka Potente, Chris Cooper, Clive Owen, Brian Cox, Adewale Akinnuoye-Agbaje e Julia Stiles. In questo film appare una MINI classica (probabilmente anni 80-90) con la quale vengono eseguite delle acrobazie per scappare dalla polizia. Questa MINI è di Marie Helena Kreutz, che Jason Bourne conoscerà a Zurigo... La MINI è di colore rosso, con un parafango nero opaco, con i cerchi in ferro, è inoltre provvista di tettuccio apribile in tela e di bullbar anteriore e posteriore, ed è un pò trascurata... Sotto alcune scene salienti dell'inseguimento.
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  2. Ciao a tutti, oggi nel 2023, con tutte le novità che sono arrivate nel mondo MINI e quelle che arriveranno nel 2024 ci vogliamo fermare e guardare al passato, perché abbiamo notato che ultimamente le “vecchie” MINI R50, R53, e R52 stanno diventando auto sempre più richieste, i prezzi di mercato sono leggermente aumentati, incominciano ad avere circa 20 anni e quindi sono diventate delle YOUNGTIMER! Fino ad ora sono ancora auto per tutte le tasche, si parte da circa 2000 per una R50 Cooper fino ai 3.500 Euro per esemplari migliori e in condizioni originali, si sale di livello per le R53 Cooper S, arrivando anche a circa 5-6.000 Euro per quelle in buone condizioni, più alte ancora sono le valutazioni per le R53 JCW e le GP (ma li sono praticamente delle auto da corsa con la targa). Un altro suggerimento che possiamo darvi è quello di scegliere tra una di queste, una versione speciale o commemorativa come la “Seven”, “Checkmate”, “ParkLane”, “SideWalk”, oppure potreste prenderne una e fare una replica fedelissima di una delle 3 MINI del film “The Italian Job” del 2003. Un bell’aiuto ci viene incontro anche dall’Italia, perché in alcune regioni è possibile iscrivere al registro ASI (auto storiche italiane) anche le auto con 20 anni di età, e di conseguenza ricevere dei vantaggi economici come assicurazione e bollo ridotti. Non vogliamo illudere nessuno dicendo che sono auto che si rivaluteranno in maniera esponenziale , è ancora troppo presto! ma crediamo che investire cifre di questo ordine in una di queste MINI sia una buona idea, anche perché oltre ad investire del denaro, e avere un icona in garage, si porta a casa anche un auto superdivertente che vi stamperà un sorriso sulla faccia ogni volta che la guiderete, e che potrete customizzarla all'infinito grazie agli accessori originali MINI che potrebbero aumentarne addirittura il valore in alcuni casi. D’altronde se la MINI esiste ancora oggi è anche grazie a questa prima reincarnazione BMW che mescolando la tradizione con l’innovazione è riuscita a conquistare gli automobilisti per la seconda volta.
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  3. Le MINI rules! Sono delle piccole “regole” o “usanze”, chiamatele come volete, che è bello ricevere o scambiare con altri MINISTI che troviamo per strada o ai raduni. Sono molte diffuse in USA, speriamo di riuscire a portarle anche in Italia in modo da rendere più legata la comunità MINI del nostro paese.
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  4. La MINI Morris Traveller è stata la prima versione station wagon o "familiare" della MINI in assoluto. E' stata realizzata partendo dalla MINI classica allungando il pianale e realizzando una carrozzeria da station wagon. Il legno in frassino presente nella parte posteriore funge da intelaiatura per i pannelli della carrozzeria in metallo. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 850cc da 35 cv Colorazioni disponibile: Giallo, Grigio, Rosso, Blue, Verde Pneumatici da 10 pollici con cerchi in acciaio Gli optional erano la radio e le barre sul tetto DATA DA SISTEMARE 01/01/1962
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  5. In questo articolo volevo mettere a confronto queste 2 MINI che anche se di epoche differenti, mostrano comunque qualche somiglianza. La prima è la r53 163cv prima reincarnazione BMW della Cooper s, lanciata verso ottobre 2001, ha subito conquistato il pubblico, veloce, agilissima, super divertente unico difetto i consumi. Nel 2014 con la terza generazione di MINI (la F56), sulla Cooper viene montato il 3 Cilindri B38 1.5L derivato da quello montato sulla supercar ibrida BMW i8, 136cv 220nm di coppia (230nm con overboost), la MINI si è allungata di soli 10 cm (rispetto alla R56) e a causa delle norme di sicurezza per i pedoni è diventata più rotonda ma la linea è rimasta comunque molto piacevole e sempre in stile MINI. Sfortunatamente la Cooper F56, non viene presa molto in considerazione come auto sportiva, ma adesso arriva l’asso nella manica Perché ho voluto confrontare queste 2 MINI? Per il semplice fatto che con il tempo anche la Cooper “base” può vantare ottime prestazioni molto simili se non identiche a quelle di una "vecchia" (ma sempre attuale) R53 da 163cv, consumando però la metà, si possono percorrere senza problemi medie di 17km/l in modalità “Green”, grazie al peso ridotto e alla coppia che parte già dai bassi giri. Ovviamente non saranno la stessa macchina, non avranno lo stesso feeling dello sterzo dato che quella moderna ha il servosterzo elettrico e non idraulico, non avranno la stessa forma identica (ma sempre molto MINI), però vi assicuro che è un ottima MINI, provare per credere! e scenderete con un sorriso gigante , praticamente potete avere una piccola auto sportiva con dei costi di gestione abbastanza contenuti e se volete ancora di più potete sfruttare il potenziale di elaborazione del B38 già con uno stage 1 (con pezzi stock, elaborando solo il software della ECU) si ottengono le prestazioni di una F56 S grazie al minor peso, oltre ai vari miglioramenti che si possono fare all'assetto per renderla ancora più bella da guidare... Sotto vi elenco alcuni dati per fare un piccolo confronto.
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  6. La nuova MINI Cooper F66 a benzina non è un semplice aggiornamento del suo predecessore F56. È una riprogettazione completa della F56 sullo stesso telaio. Ma quali sono esattamente queste differenze e quanto sono importanti? Guardando sotto puoi immediatamente vedere alcune delle piccole modifiche apportate da MINI. Ogni dimensione è cambiata e in modi sorprendenti. Lo sbalzo anteriore e posteriore è stato leggermente ridotto rendendo l'intera vettura più corta. Ma la larghezza è aumentata notevolmente e anche la carreggiata (sia anteriore che posteriore) è diventata più ampia. La F56 Cooper ha una larghezza di 192,786 cm, mentre la F66 è più ampia, con una larghezza di 197,104 cm .Questa differenza di 3,302 cm potrebbe non sembrare molta, ma BMW e MINI in genere non aumentano la larghezza di un'auto solo per ragioni estetiche. E non si tratta solo di ruote e pneumatici più larghi (che sono passati da 205 a 215 sulla Cooper S). Questo cambiamento è dovuto anche al fatto che MINI ha modificato le parti meccaniche creando una carreggiata più ampia. Ciò ha anche il vantaggio estetico di consentire un design delle ruote più sportivo... Anche il bagagliaio è stato modificato, aumentando leggermente di volume. Ciò sottolinea davvero quanto sia stata approfondita questa riprogettazione. Guardando l'immagine qui sopra puoi anche vedere chiaramente come la MINI si è spinta in avanti e ha cambiato anche l'angolazione dei fari. Questo insieme al nuovo cofano e al frontale più semplice. Qua sotto vengono riassunte le dimensioni della nuova MINI Cooper: Lunghezza : 3876 mm Altezza : 1.432 mm Passo : 2495 mm Peso a vuoto : 1,284 Kg Gli Interni Della MINI Cooper F66 Mentre i cambiamenti esterni della F66 possono sorprendere date le origini della F56, gli interni sono decisamente scioccanti. MINI ha trasformato la F56 in un'auto completamente nuova con tutto il linguaggio di design, i materiali e la tecnologia presenti nella MINI Cooper J01. Il cambiamento più grande è il design minimale e l’ampio display circolare che domina l'abitacolo. Il nuovo display e il relativo software rappresentano un punto focale per l'intera esperienza di guida e ospitano quasi tutte le funzionalità, ad eccezione di una fila di interruttori, pulsanti e levette appena sotto di esso. Un altra novità che porta questa nuova MINI è il fatto di non avere la possibilità di avere gli interni in pelle. Perché? Perchè la produzione di pelle nelle quantità necessarie ad aziende come MINI ha un grande impatto ambientale, quindi è stata presa la coraggiosa decisione di eliminare questo materiale dalla produzione.
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  7. Lo stabilimento MINI di Oxford avvia la produzione della quinta generazione della MINI Cooper. L'Head of MINI, Stefanie Wurst, ha raggiunto i soci dello stabilimento per celebrare l'avvio della produzione. Charlie Cooper guida il primo modello fuori dalla linea di produzione... È iniziata lunedì 11 marzo la produzione della nuova MINI Cooper di quinta generazione presso lo stabilimento MINI di Oxford. Gli associati di MINI Plant Oxford sono stati raggiunti dall'Head of MINI, Stefanie Wurst, per uno speciale evento in loco durante il quale il primo modello a tre porte è stato guidato fuori dalla linea di produzione da Charlie Cooper, nipote del leggendario John Cooper, la cui eredità ha ispirato il moniker Cooper. Commentando l'inizio della produzione, Stefanie Wurst, Head of MINI, ha detto: "Questa pietra miliare sottolinea il nostro impegno con le nostre radici e ci proietta in un futuro dinamico di guida. Lo stabilimento di Oxford è il cuore del marchio MINI e oggi, mentre assistiamo alla nascita di questo nuovo capitolo, rinnoviamo il nostro impegno verso l'artigianalità e l'emozione dell'automobilismo." Markus Grüneisl, Head of Plants Oxford and Swindon, ha dichiarato: "Siamo lieti di dare il benvenuto alla nuova MINI Cooper nelle nostre linee di Oxford e Swindon. La nuova MINI Cooper è un'auto incredibilmente importante per il nostro team e per la produzione britannica. Siamo orgogliosi di produrre questa vettura iconica, amata in tutto il mondo". La nuova MINI Cooper è l'ultima generazione ad essere costruita nel Regno Unito, con tutti e tre gli stabilimenti del BMW Group UK che contribuiscono alla produzione: il BMW Group Plant di Swindon produce stampi e sottogruppi per la carrozzeria, mentre i più recenti motori a benzina a tre e quattro cilindri ad alta efficienza sono costruiti presso il BMW Group Plant di Hams Hall, nel North Warwickshire. Infine, queste parti confluiscono nel MINI Plant di Oxford, dove si svolgono la produzione di scocche, la verniciatura e l'assemblaggio finale. Dal lancio della prima MINI moderna nel 2001, oltre 4,4 milioni di MINI sono state prodotte in Gran Bretagna, compresi 150.000 modelli MINI Electric costruiti tra il 2019 e il 2023. Con il suo alto livello di flessibilità, competitività e competenza, lo stabilimento MINI di Oxford svolge un ruolo importante nella rete di produzione del BMW Group e si sta preparando a costruire due nuovi modelli MINI completamente elettrici a partire dal 2026. A quel punto, il BMW Group avrà investito un totale di oltre 3 miliardi di sterline negli stabilimenti di Swindon, Hams Hall e Oxford. Annunciata il mese scorso, la nuova MINI Cooper è il terzo membro della nuova famiglia MINI e si aggiunge alla MINI Cooper Electric e alla nuova MINI Countryman. Disponibile in due varianti di modello: la MINI Cooper C e la MINI Cooper S, dalle prestazioni elevate, l'ultima tre porte fonde i valori tradizionali del marchio con una tecnologia innovativa e orientata al futuro. La silhouette esterna del modello è caratterizzata da superfici chiare, sbalzi corti e un cofano corto che, combinato con un passo lungo in contrasto, raggiunge le tipiche proporzioni MINI. All'interno, l'abitacolo è minimalista e si concentra su tre soli elementi: un rivoluzionario display OLED circolare, il nuovo volante Vescin e la barra di comando. La MINI Cooper avrà un prezzo a partire da 28.900 euro, con le prime consegne ai clienti nella primavera del 2024.
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  8. In USA nel 2001 al lancio della nuova MINI, l’obiettivo era di attrarre il numero maggiore di acquirenti, in un mercato dominato da SUV e automobili enormi, vendere una macchina piccola era quasi impossibile... Così MINI ebbe l’idea di affidare a varie agenzie pubblicitarie l’incarico di creare della pubblicità divertente per poter diffondere il proprio prodotto. Presentava illustrazioni ispirate al disegnatore americano Ed Roth, e raffiguravano vari tipi di MINI insieme ai loro guidatori Il lavoro svolto in questo periodo per MINI non è stato solo pluripremiato, ma super creativo in quanto non sfruttava la TV, si trattava di un marketing che doveva sembrare diverso come lo era la MINI in quel momento. Ha spostato l'attenzione su un marchio relativamente sconosciuto negli Stati Uniti. E lo ha fatto con una frazione della spesa che la maggior parte delle case automobilistiche avrebbe sborsato. Secondo l’agenzia CP+B, che si è occupata della realizzazione, la campagna è stata progettata per: Mettere in mostra il look distintivo della nuova MINI: le sue dimensioni e il tetto a contrasto. Crea quante più opportunità possibili affinché le persone possano entrare in contatto con la nuova MINI in modo che possano sperimentare la sua magia che genera. Antropomorfizzare la nuova MINI. Comunicare la bellezza del mondo MINI Enfatizzare la personalizzazione e l'espressione personale. Utilizzare media tradizionali e non in modi molto non convenzionale Le carte collezionabili sono state la parte preferita dai fan.
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  9. John Lennon guidò una MINI, Peter Sellers ruggì a bordo di una MINI nelle sue commedie poliziesche, e persino la regina fu accompagnata attraverso il parco del Castello di Windsor su una MINI. Innumerevoli celebrità hanno ceduto negli anni al fascino della MINI classica, presentata per la prima volta al pubblico 60 anni fa. Il design distintivo dell'auto, lo spazio sorprendentemente generoso e la guida agile e dinamica sono le storiche, principali caratteristiche della rivoluzionaria piccola auto che sin dal suo debutto è entrata a far parte dei circoli dell'alta società - specialmente in Gran Bretagna, il suo paese d'origine. Fotografie esclusive mostrano numerose star del mondo della musica, del cinema e della moda scegliere la MINI classica come mezzo di trasporto preferito, rendendola un'icona del suo tempo. Lord Snowdon ha presentato la MINI classica alla famiglia reale. L’ingresso in società di MINI, a Londra, è stato favorito proprio da un membro della famiglia reale: Lord Snowdon - fotografo, designer, amico del designer MINI Alec Issigonis e marito della principessa Margaret – è stato uno dei primi a comprare la nuova piccola auto. Una fotografia di famiglia scattata nel 1965 lo mostra con la principessa Margaret e il figlio David in un tour di Londra in una MINI. Già nel 1960, Lord Snowdon raggiungeva una delle residenza dove i reali erano soliti trascorre il fine settimana a bordo della sua MINI, accompagnando la regina Elisabetta attraverso il parco del Castello di Windsor. Questa occasione rappresentò simbolicamente l’ingresso della MINI nella cavalleria reale: il più alto degli onori reali che Issigonis stesso ricevette nove anni dopo. I Beatles, i Monkees, i Beach Boys, Spencer Davis, Mick Jagger, Eric Clapton e David Bowie: un successo per tutti. Negli anni seguenti, la MINI ottenne un posto fisso nella scena della moda, dell'arte e della musica della “Swinging London”. La sua fama internazionale è dovuta anche all'entusiasmo che suscitò tra i membri dei Beatles. John Lennon ordinò una MINI nel 1964, anche se non aveva la patente di guida. Le fotografie storiche mostrano il batterista Ringo Starr con uno dei modelli di MINI Cooper S che prese parte al Monte Carlo Rally del 1964 e Paul McCartney salire sulla sua MINI privata nel 1967. Il chitarrista George Harrison era l'orgoglioso proprietario di una MINI de Ville, affinata dal rinomato carrozziere Radford. Quando i Beatles si incontrarono nel 1967 per girare il film TV "Magical Mystery Tour" al West Malling Airfield nel Kent, John Lennon si divertì anche a correre attraverso il campo di aviazione in una MINI dipinta con colori psichedelici. L'affetto di noti musicisti per la MINI classica è durato per decenni e non si è limitato alle Isole britanniche. Mentre la popolarità della MINI diventava un fenomeno sempre più globale, le band pop e rock degli Stati Uniti conquistavano nuovi fan in Europa. Nel 1966, furono i Beach Boys a partire per un tour internazionale dal surfer sound, posando davanti a una MINI Moke in Gran Bretagna. Questa immagine dei musicisti californiani a bordo dell’auto che porta il nome della band si è diffusa in tutto il mondo. La band americana, The Monkees, raggiunse l'apice della sua popolarità all'incirca nello stesso momento. C'è una fotografia che risale a questo periodo in cui il chitarrista e cantante Michael Nesmith e la sua ragazza Phyllis guardano attraverso il tetto a soffietto di una MINI nella telecamera sopra di loro. Come Beatle Harrison, Monkee Nesmith incaricò Radford per la costruzione della sua MINI Cooper S personale. Questo esemplare unico, stravagante e costoso non solo aveva il tetto a soffietto ma anche un motore da 100 CV e un cruscotto in legno con strumenti aggiuntivi. Oltre a divertirsi guidando la classica MINI, il musicista londinese David Bowie rimase colpito dalle facilità di guida, e di posteggio, offerta dalla MINI. Credeva fermamente che non esistesse nessun'altra automobile progettata così bene per la vita di città. Per celebrare il 40 ° anniversario dell'originale, nel 1999, Bowie progettò una MINI classica con la superficie interamente a specchio - come una teiera britannico lucidata in argento. La cantante tedesca Nina Hagen è stata anche lei fotografata con una MINI Cooper per la rivista Paris Match nella capitale francese nel 1994. Nata per essere un eroe d'azione: la MINI classica come stella del cinema su quattro ruote. A volte come comparsa, a volte nel ruolo principale: la MINI classica è apparsa in serie televisive e film nell’arco di sei decenni. Fa la sua apparizione nel film cult "Blow Up" del 1966 e nella commedia poliziesca "Kaleidoscope" dello stesso anno, in cui l'allora ancora in gran parte sconosciuto Warren Beatty recitò il ruolo principale. Nel 1966 uscì anche il film “A Cœur Joie” con Brigitte Bardot: dove alcune modelle viaggiano a bordo di una MINI Cooper. Il fatto che la stella francese Bardot avesse una stretta connessione con l'auto britannica anche nella sua vita privata è dimostrato dalle fotografie scattate nel 1980 in cui compare con i suoi cani in una MINI Moke. "The Bionic Woman" era una serie TV che godeva di una notevole popolarità sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. Nel 1976, l'attrice principale Lindsay Wagner posò a Londra davanti a una MINI classica attaccata ad un telaio d'acciaio, dando l'impressione che stesse sollevando il veicolo con una mano grazie ai poteri sovrumani di cui godeva il suo personaggio televisivo. Le scene in cui la MINI classica è stata utilizzato dall'attore britannico Peter Sellers e dal regista Blake Edwards, erano allo stesso modo anticonvenzionali e divertenti. Sellers ed Edwards hanno realizzato il film "A Shot in the Dark" nel 1964 come sequel della commedia poliziesca "The Pink Panther". Nel ruolo di ispettore Clouseau, Sellers guida una MINI Cooper piuttosto insolita dimostrando il suo apprezzamento anche nella vita reale per versioni speciali e particolari della MINI classica. Il veicolo cinematografico è una MINI de Ville realizzata da Radford con un design in vimini sulla fiancata. Nel corso degli anni, Peter Sellers acquistò circa una dozzina di MINI classiche personalizzate, tra cui una che regalà alla sua allora moglie Britt Ekland nascondendola in un’enorme torta di compleanno che le fu presentata presso la sede di vendita di Radford a Londra nel 1965. Probabilmente la comparsa più spettacolare sul grande schermo della MINI classica è stata nella commedia gangster del 1969 “The Italian Job”. In questo film, il criminale Charlie Croker interpretato da Michael Caine unisce le forze con un complice per pianificare un furto d'oro nel centro di Torino. Caricano il loro bottino in tre MINI Cooper S – verniciate di rosso, blu e bianco - prima di partire per una fuga mozzafiato attraverso un tunnel della fognatura e sopra tetti e scale nel mezzo del tumulto del traffico nella città italiana. 34 anni dopo, "The Italian Job" è tornato nei cinema: nella nuova versione con le star di Hollywood Charlize Theron, Jason Statham e Mark Wahlberg - la storia spettacolare del furto d'oro torna ad alta velocità sullo schermo. Nella scelta della star a quattro ruote su cui caricare il bottino e fuggire nella giungla urbana, la Nuova MINI Cooper S non ha avuto rivali ed ha presto dimostrato la sua agilità e il suo stile sportivo sopra e sotto le strade di Los Angeles. On the road, anche nella moda. Nella Swinging London degli anni '60, non solo stavano emergendo nuovi suoni musicali, ma anche le tendenze alla moda del mondo della moda - e la MINI classica era sempre al centro dell'azione. Lesley Hornby - meglio conosciuta con il suo soprannome di Twiggy - ha superato il test di guida in una MINI classica nel 1968. Anche Mary Quant, influente stilista di moda femminile e inventore della minigonna, è stata ispirata dalla MINI classica. Poco dopo aver ottenuto la patente di guida, ha ordinato una MINI nera e successivamente ha progettato un'edizione speciale, con dettagli unici come i coprisedili a strisce bianche e nere. La designer britannica ha anche espresso apprezzamenti per la nuova MINI: "È un'auto alla moda, allegra e sorridente". Alla fine degli anni '90, Paul Smith, uno dei designer di moda maschile più famosi della Gran Bretagna, creò una serie speciale limitata della MINI classica con una finitura in una tonalità di blu creata da lui stesso per abbinarsi ai cerchi in lega color antracite. Un'altra edizione unica altrettanto famosa è stata presentata per il 40 ° anniversario della MINI classica, che Smith ha dipinto nel suo tipico design a strisce multicolore.
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  10. La MINI Thirty è stata un' edizione speciale prodotta nel 1989, per celebrare i trenta anni di produzione della MINI. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 998cc da 41 cv Colorazione disponibili: Cherry Red o nero Tappezzeria pelle/stoffa con piping rosso Kit decalcomanie esterne "Thirty" Pneumatici da 12 pollici con cerchi in lega Volante a 3 razze bi colore rosso e nero Radio con mangiacassette
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  11. La MINI Cosmopolitan è stata un edizione limitata della MINI classica prodotta nel 1993. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275 da 50cv, catalizzato ad iniezione elettronica Colorazione nera Tappezzeria grigio chiaro con motivo multicolore per i sedili Pneumatici da 12 pollici con copricerchi Radio con mangiacassette Volante a 3 razze Tetto apribile
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  12. La MINI Cooper Rally Montecarlo è stata un edizione limitata della MINI classica prodotta nel 1994. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275 da 63 cv catalizzato ad iniezione elettronica Colorazione rossa Tappezzeria bicolore rossa e bianca con sedili sportivi kit decalcomanie esterne commemorative, con bonnet stripes bianche Pneumatici da 12 pollici con cerchi in lega neri con canale silver Volante a 3 razze nere con corona rossa e sticker "montecarlo"
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  13. La MINI Balmoral è stata un edizione limitata della MINI classica prodotta nel 1995. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275cc da 53 cv Colorazione British Racing Green Catalizzatore Tappezzeria in tessuto verde e Tartan con piping nero Kit decalcomanie esterne Balmoral Pneumatici da 12 pollici con cerchi in lega Stereo con cassette Volante a 3 razze Questa MINI prende il nome dal castello di proprietà della Royal Family, situato in Scozia.
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  14. La MINI Bluestar è stata un edizione limitata della MINI classica prodotta nel 1996. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275cc da 63 cv Colorazione speciale Blue Bodykit Sport pack Tappezzeria nera, sedili sportivi in pelle nera con piping bianco Kit decalcomanie esterne Bluestar Pneumatici da 13 pollici con cerchi in lega Volante a 3 razze Inserti in radica per l'abitacolo, volante in legno
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  15. La MINI Kensington è stata un edizione limitata della MINI classica prodotta nel 1991. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275cc da 53 cv I colori disponibili erano verde rosso e nero Tappezzeria in pelle color beige Badge modello sul retro e pinstripe colore oro sulla fiancata Pneumatici da 12 pollici con cerchi in lega Volante a 3 razze bi colore Radio con mangiacassette Tetto apribile elettricamente in tela
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  16. La MINI John Cooper LE è stata un edizione limitata della MINI classica prodotta nel 1999. Era possibile acquistarla nel colore Brook Lands Green e tetto bianco Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275cc da 63 cv Tappezzeria in pelle rossa a coste Bodykit sport pack Kit bonnet stripes Badge firma John Cooper cromato Pneumatici da 13" con cerchi in lega Cruscotto in alluminio HIFI Goodman con lettore CD Volante a 3 razze con airbag 2 Fanalini rally
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  17. La MINI Cabriolet è stata l'unica versione cabriolet della MINI classica Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275cc da 63 cv Le colorazioni disponibili erano Blue Caribbean e Nightfire Red Tappezzeria grigia, con sedili contenitivi in velluto grigio Cerchi da 12 pollici modello "Revolution" Bodykit simile a quello della MINI Turbo Era Volante a 3 razze Cruscotto e pomello del cambio in radica
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  18. La prima cabriolet al mondo a trazione esclusivamente elettrica è una MINI. Dall'idea alla produzione in meno di 8 mesi. La MINI Cooper SE Cabrio rappresenta un altro passo importante sulla strada per diventare un marchio completamente elettrico. Dopo il riscontro positivo dell'esemplare unico presentato nell'estate del 2022, MINI lancia una piccola serie della MINI Cooper SE Cabrio completamente elettrica (consumo di energia combinato: 17,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) che rappresenta un altro grande passo in avanti nella direzione della mobilità elettrica. La prima cabrio premium al mondo senza emissioni locali nel segmento delle auto piccole accorcia il periodo di transizione verso l'introduzione della prossima generazione di modelli completamente elettrici. A partire da aprile 2023, la MINI Cooper SE Cabrio sarà disponibile in Europa in un numero limitato di 999 veicoli. "Tre anni fa abbiamo lanciato la MINI Cooper SE completamente elettrica e oggi una MINI su cinque venduta in Europa è una MINI completamente elettrica. Questo successo ci ha spinto a realizzare la piccola serie di MINI Cooper SE Cabrio in pochi mesi. Sono felice di poter offrire a 999 clienti MINI uno straordinario ed esclusivo go-kart feeling a cielo aperto", ha dichiarato Stefanie Wurst, Head of the MINI Brand. La MINI Cooper SE Cabrio è disponibile nei colori Enigmatic Black e White Silver. Le maniglie delle porte, gli scuttle laterali e le cornici dei fari anteriori e posteriori sono rifiniti in Resolute Bronze. I loghi MINI e le scritte del modello sono in un elegante Piano Black. Il logo E, già presente sulla MINI Cooper SE, si trova sulla grembiulatura anteriore e su quella posteriore, a simboleggiare il divertimento di guida senza emissioni. Ulteriori dettagli di equipaggiamento specifici per l'edizione sono presenti anche sui listelli sottoporta e sulle soglie laterali, mentre la scritta 1/999 sottolinea il carattere esclusivo della MINI open-air in edizione limitata. MINI, come un ulteriore passo in avanti, ha creato cerchi in lega specifici per l'edizione. I cerchi in lega da 17" con design Electric Power Spoke 2-tone sono realizzati al 100 percento in alluminio riciclato. La combinazione di elettricità provenienti da fonti pulite durante la produzione e l'uso di materie prime secondarie può ridurre significativamente le emissioni di CO2 rispetto ai processi di produzione convenzionali. Equipaggiamento interno con caratteristiche del MINI Electric Design. I sedili sportivi sono in design MINI Yours Leather Lounge e sono dotati di riscaldamento e di supporto regolabile per le cosce. Il volante sportivo multifunzione in pelle Nappa contribuisce al divertimento ed al comfort di guida e può essere riscaldato. Nel raggio inferiore del volante, il MINI Electric Badge sottolinea il carattere esclusivo della Cabrio completamente elettrica. Anche le superfici Piano Black, che possono essere messe in risalto con stile dall’Ambient Light, contribuiscono allo status esclusivo della vettura. Il design degli interni sottolinea il carattere completamente elettrico della quattro posti scoperta con accenti di colore giallo, come l'interruttore start-stop. Oltre a numerose altre caratteristiche, l'equipaggiamento di alta qualità è completato nell'abitacolo dai servizi eDrive già presenti nella MINI Cooper SE. Questi forniscono al guidatore informazioni sul consumo attuale di energia, sull'autonomia e consigli per uno stile di guida efficiente. Tutte le informazioni essenziali sono riassunte sul MINI Head-Up Display durante la guida. Nei viaggi più lunghi, l'Active Cruise Control con funzione Stop & Go e il MINI Driving Assistant, tra le altre caratteristiche, aumentano il comfort della MINI Cabrio con trazione completamente elettrica di serie. Puro go-kart feeling elettrificato. Con una lunghezza di 3.863 mm, un passo di 2.495 mm, una larghezza di 1.727 mm e una lunghezza di 2.495 mm, le dimensioni, compreso il bagagliaio con un volume di carico di 160 l, rimangono invariate rispetto alla MINI Cabrio a propulsione tradizionale. Il motore elettrico da 135 kW/184 CV proviene dai centri di competenza per la mobilità elettrica del BMW Group a Dingolfing e Landshut. Le sue dimensioni ridotte consentono una distribuzione del carico sull'asse particolarmente armoniosa e favoriscono una guida agile e facilmente controllabile. La propulsione elettrica accelera dolcemente la MINI Cooper SE Cabrio da ferma a 100 km/h in 8,2 secondi. Con un'autonomia di 201 chilometri determinata nel ciclo di prova WLTP, le escursioni a cielo aperto vanno ben oltre i confini della città. Fino a 30 km/h, la capote in tessuto, completamente elettrica e quindi particolarmente silenziosa in stile MINI Yours con il tipico motivo Union Jack, può essere aperta, chiusa o impostata come tetto scorrevole. Dall'idea alla piccola serie. Con la MINI Cooper SE Cabrio, MINI mette in evidenza la sua flessibilità e ha avviato per la prima volta la produzione di una piccola serie. La MINI Cooper SE Cabrio sarà prodotta in edizione limitata di 999 veicoli.
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  19. MINI Miglia un'icona delle corse automobilistiche Introduzione La MINI Cooper è un veicolo che ha catturato l'immaginazione degli appassionati di corse automobilistiche per decenni. Tra le varianti più famose si annovera senza dubbio la MINI Miglia, una versione speciale creata per competere su piste da corsa. In questo articolo, esploreremo la storia e il fascino della MINI Cooper da corsa MINI Miglia, che ha conquistato il cuore di molti appassionati di auto sportive. Origini della MINI Miglia: La MINI Miglia ha le sue radici nel Regno Unito, dove è nata la MINI Cooper S, una versione potenziata e adattata per il mondo delle corse. Negli anni '60, il pilota John Cooper sviluppò una variante della MINI Cooper S chiamata "MINI Cooper S 970". Questa versione era studiata appositamente per partecipare alla celebre gara 1000 Miglia, da cui prende il nome la MINI Miglia. Caratteristiche tecniche: La MINI Miglia è stata sviluppata per ottenere una potenza superiore rispetto alle altre versioni della MINI Cooper. Il suo motore è stato potenziato, solitamente raggiungendo una potenza di circa 130 cavalli. Il telaio e la sospensione sono stati adeguatamente modificati, offrendo una maggiore stabilità e maneggevolezza in pista. Inoltre, sono stati apportati cambiamenti aerodinamici per migliorare l'efficienza del veicolo su piste veloci. Successi e leggenda: La MINI Miglia ha guadagnato una reputazione leggendaria nelle corse automobilistiche. Ha partecipato a numerose competizioni di fama internazionale, come il Goodwood Revival e il British Touring Car Championship, riuscendo a ottenere risultati notevoli. La sua agilità, abbinata alla maneggevolezza tipica della MINI Cooper, l'ha resa un'auto da corsa formidabile. Passione e community: Oltre alla sua storia da corsa, la MINI Miglia ha creato una vera e propria community di appassionati. Gli eventi dedicati alla MINI Miglia attraggono persone da tutto il mondo, che si riuniscono per condividere la passione per questa iconica auto da corsa. Le gare di MINI Miglia sono spettacolari, con piloti che competono fianco a fianco, lottando per la vittoria. È davvero un vero e proprio spettacolo per gli occhi! Conclusioni: La MINI Miglia rappresenta una leggenda delle corse automobilistiche, con una storia ricca di successi e una comunità appassionata di fan. Il suo stile iconico e la sua performance eccezionale su pista l'hanno resa un'auto da corsa molto amata dai piloti professionisti e dagli appassionati di sport motoristici. Che sia in pista o in esposizioni speciali, la MINI Miglia continua a incantare il pubblico con la sua estetica affascinante e la sua potenza. Qui in basso le specifiche di queste auto: 0 - 100 kmh in meno di 4 secondi Velocita massima di 208 kmh circa Pneumatici slick Dunlop racing Motore 1380cc di cilindrata Potenza 145 cv circa Ammortizzatori regolabili a 2 vie Altezza regolabile
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  20. La MINI Maguire Spaceframe è una MINI da corsa, che si basa sul telaio tubolare fabbricato da Maguire in UK, e ne esistono vari esemplari, tra cui una versione derivata dalla MINI Clubman... Il motore è un BMC serie A da 1399 cc, la testata è quella della BMW K1200RS a 16 valvole e sviluppa circa 140-150cv. Il cambio è un dogbox, prodotto da Swiftune a 4 velocità. La carrozzeria è costituita da una con scocca interamente in fibra di vetro e componenti leggeri, il peso complessivo della MINI è di circa 460 kg. Le sospensioni anteriori e posteriori sono delle REIGER regolabili a 3 vie. I freni sono AP Racing e gli alberi di trasmissione sono Swiftune. Monta dei cerchi da 12 pollici della Force Racing con un set di pneumatici Avon super soft slick. Vengono utilizzate principalmente per cronoscalate ed eventi in cui l'agilità e l'accelerazione sono fondamentali.
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  21. Queste foto mostrano un concessionario MINI nelle prime fase di rinascita del marchio. I concessionari MINI erano famosi per le loro decorazioni colorate, in stile moderno-minimalista, e per il grande impiego del metallo e delle pareti interne di colore nero. Peccato che al giorno d'oggi gli showroom MINI siano diventati super anonimi e spenti, con gli interni completamente bianchi, speriamo che cambino idea .
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  22. Immerso nel cuore di Oxford, una città nota per la sua ricca storia e il suo mondo accademico, c'è un luogo che combina innovazione, stile e tradizione in un modo unico e accattivante. Questo posto è il MINI Plant Oxford, la casa della MINI. Lo stabilimento, che copre un'area di oltre 300.000 metri quadrati, produce MINI dal 1964, diventando così l'impianto di produzione MINI più antico e più grande al mondo. È anche l'unico luogo in cui vengono prodotte tutte le MINI, dalla Hatch a tre porte al SUV Countryman. Il MINI Plant Oxford non è solo un impianto di produzione, ma una testimonianza dei valori e dei principi MINI. L'azienda, acquisita da BMW nel 1994, pone una forte attenzione alla sostenibilità, all'innovazione e alla qualità e questi valori si riflettono in ogni aspetto delle operazioni dello stabilimento. Una delle cose più impressionanti del MINI Plant Oxford è il livello di automazione ed efficienza che ha raggiunto. Lo stabilimento è dotato di sistemi robotici e linee di assemblaggio all'avanguardia in grado di produrre fino a 1.000 MINI al giorno, con una forza lavoro di circa 4.500 persone. Questo elevato livello di automazione garantisce che ogni MINI che esce dalla linea sia della massima qualità, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale del processo di produzione. Ma ciò che distingue davvero il MINI Plant Oxford è il modo in cui unisce tradizione e innovazione. Ad esempio, la classica MINI veniva prodotta nello stabilimento dal 1964 e il processo di costruzione è rimasto sostanzialmente invariato nel corso degli anni. Gli operai utilizzano ancora strumenti e tecniche tradizionali, come martelli e cacciaviti, per assemblare le auto, il che conferisce a ogni MINI un tocco unico e personale. Il MINI Plant Oxford è inoltre impegnato nella sostenibilità e nella riduzione del proprio impatto ambientale. L’impianto ha investito molto nelle energie rinnovabili e ora genera oltre il 10% della sua elettricità da pannelli solari e turbine eoliche. Ha inoltre implementato una serie di misure di risparmio energetico, come l’illuminazione a LED e i motori ad alta efficienza, che hanno contribuito a ridurre le emissioni di carbonio. È molto più di un semplice impianto di produzione. È anche un centro di innovazione e tecnologia, con una serie di progetti di ricerca e sviluppo all’avanguardia attualmente in corso. Ad esempio, l’impianto sta attualmente sperimentando l’uso della stampa 3D per produrre parti di automobili, che potrebbe ridurre significativamente la quantità di rifiuti ed energia necessari nel processo di produzione. In conclusione, questo luogo è una testimonianza dei valori e dei principi MINI. Unisce tradizione e innovazione, sostenibilità ed efficienza ed è un fulgido esempio di ciò che si può ottenere quando un'azienda è impegnata nella sua missione e nei suoi valori. Che tu sia un appassionato MINI o semplicemente qualcuno che apprezza il design e l'ingegneria, una visita allo stabilimento MINI di Oxford è un'esperienza da non perdere.
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  23. La storia di questo motore ha inizio nel 1997, quando il colosso automobilistico statunitense Chrysler e la britannica Rover, all'epoca di proprietà della BMW, diedero inizio ad una joint-venture volta alla realizzazione di un motore di dimensioni contenute che andasse ad equipaggiare alcuni modelli dei due gruppi. A tale scopo venne costruito uno stabilimento in Brasile, precisamente a Curitiba. Il motore Tritec è imparentato con il 2 litri utilizzato sulla Chrysler Neon, ma è di dimensioni più contenute. Le tre varianti in cui è previsto sono infatti un 1.4, un 1.6 ed un 1.6 con compressore volumetrico. La produzione del motore Tritec è partita nel settembre 1999. Caratteristiche Il motore Tritec è un 4 cilindri in linea con blocco motore in ghisa e testa cilindri in lega di alluminio con distribuzione ad un solo albero a camme in testa, ma con testata a 4 valvole per cilindro. Le valvole sono mosse dall'albero a camme per mezzo di punterie idrauliche e bilancieri. La centralina utilizzata è in tutti i casi una Siemens EMS 2000, che tra l'altro va a governare il corpo farfallato a controllo elettronico e l'iniezione di tipo multipoint. Di seguito vengono illustrate le caratteristiche delle 2 versioni montate sulle MINI di prima generazione. Tritec 1.6 litri aspirato Questa versione è una variante a corsa allungata del Tritec 1.4. Fermo restando l'alesaggio a 77 mm, la corsa è stata fatta passare da 75 ad 85.8 mm. La cilindrata totale è quindi salita a 1598 cc. Questo motore è stato proposto in due varianti di potenza e coppia. La prima variante eroga 90 CV a 5500 giri/min, con una coppia massima di 140 N·m a 3000 giri/min ed è stata montata su MINI One per tutti i mercati tranne quello greco e quello portoghese. La seconda variante eroga invece 116 CV a 6000 giri/min e 149 N·m a 4500 giri/min. è stata montata sulla MINI Cooper; Tritec 1.6 SC (Supercharged) Questa versione è la variante sovralimentata della precedente: la sovralimentazione avviene tramite l'impiego di un compressore volumetrico Eaton M45. Inizialmente la potenza massima era di 163 CV a 6000 giri/min, con un picco di coppia di 210 N·m a 4000 giri/min. Successivamente, a partire dal 2004, tale motore ha beneficiato di un leggero incremento di potenza, raggiungendo i 170 CV a 6000 giri/min, mentre la coppia massima ha raggiunto i 220 N·m. Tale motore è stato montato sulla MINI Cooper S prodotta tra il 2002 ed il 2006. Nel 2003 tale motore si è piazzato al primo posto nella categoria 1.4-1.8 litri nell'International Engine of the Year. Nel 2005 si è piazzato tra i primi 10 migliori motori in circolazione.
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  24. Dopo il rilancio del brand, MINI conquista per la prima volta un posto fisso anche nel settore dei trasporti commerciali. MINI Clubvan si posiziona come la punta di diamante nelle flotte delle aziende moderne che desiderano esprimere il loro stile personale e la loro qualità premium anche nella consegna delle merci. Inoltre, MINI Clubvan introduce il tipico divertimento di guida MINI anche negli spostamenti professionali nei centri urbani. Equipaggiata con due posti, cinque porte e molto spazio nella sezione posteriore, MINI Clubvan si è qualificata per affrontare anche i compiti di trasporto più particolari nel settore professionale e, naturalmente, anche per fare qualche giro alla fine della giornata lavorativa. MINI Clubvan si presenta così come il modello ideale per l’uso professionale e il successore della MINI Morris Van, introdotta nel 1960 e offerta sul mercato fino al 1986. Già in passato l’utilizzo particolarmente creativo dello spazio tipico del marchio veniva apprezzato molto anche da guidatori che usavano la vettura come mezzo di trasporto commerciale. Il criterio di praticità veniva soddisfatto grazie a un passo allungato di dieci centimetri rispetto alla MINI classica e a un portellone posteriore bipartito. La MINI Clubvan ha trasferito questo concetto al XXI° secolo con la massima professionalità. L’aumento del passo determina anche nella nuova edizione una superficie di carico più grande e la Split Door funge da punto di accesso principale alla sezione cargo. Il primo furgoncino compatto del mondo nel segmento premium ha in comune con la MINI Clubman il passo allungato, inoltre le dimensioni esterne, cioè una lunghezza di 3.961, una larghezza di 1.683, un’altezza di 1.426 e un passo di 2.547 millimetri. Anche la caratteristica Clubdoor al lato destro della vettura aumenta ulteriormente la funzionalità: essa offre infatti un accesso veloce e confortevole alla merce depositata dietro i sedili di guidatore e passeggero. In più, la MINI Clubvan si distingue per offrire un carattere individuale con una missione precisa. Rinunciando ai sedili della zona posteriore, il concetto punta con coerenza alla massimizzazione del volume di trasporto. Il vano di carico misura 115 centimetri di lunghezza e nel punto più stretto, direttamente dietro l’apertura del bagagliaio, una larghezza di 102 centimetri. Dietro i sedili di guidatore e passeggero è stato inserito un elemento di separazione, montato fisso alla carrozzeria, composto nella sezione inferiore da alluminio massiccio e nella parte superiore da una rete di acciaio inossidabile. Questo elemento assicura che nemmeno in caso di frenate particolarmente intense gli oggetti depositati nel vano di carico non scivolino in avanti, verso gli occupanti. Inoltre, questa soluzione favorisce l’utilizzo completo del bagagliaio dal volume di 860 litri perché permette di caricare della merce fino sotto il tetto della vettura. Il carico massimo della MINI Clubvan è di 500 chilogrammi. Altrettanto pratico ed elegante è il rivestimento del piano di carico completamente piano e delle sezioni laterali in una pregiata moquette. Sei occhielli di fissaggio inseriti nel fondo lungo i bordi del vano di carico offrono la possibilità di bloccare oggetti da trasportare dalla lunghezza, altezza e larghezza differenti, così da evitare degli spostamenti indesiderati. L’intero cielo del tetto della vettura è colore antracite. Due faretti supplementari inseriti nel vano di carico illuminano la merce. Delle prese della corrente da 12 Volt integrate nel vano di carico assicurano l’approvvigionamento di equipaggiamenti supplementari ad alimentazione elettrica. Durante la guida e le sue varie tappe, nella MINI Clubvan la merce è protetta da sguardi troppo curiosi. A questo scopo, i cristalli laterali posteriori e la Clubdoor sono stati sostituiti da coperture laterali, combinate con cristalli scuri nelle portiere del bagagliaio. All’interno, le superfici dei cristalli laterali sono state rinforzate con uno strato di policarbonato mentre all’esterno sono state verniciate nel colore della carrozzeria. Questo crea una forma di personalizzazione completamente nuova. Infatti, le fiancate di una vettura sono il posto ideale per applicare la scritta con il nome della ditta oppure il logo del marchio. La MINI Clubvan svolge così anche il ruolo di attraente mezzo pubblicitario che si muove nel traffico della città. Indubbiamente, la vettura è un testimonial dell’attenzione dedicata dall’azienda allo stile. Le vernici esterne della MINI Clubvan sono disponibili nei colori Pepper White e Ice Blue, nonché Midnight Black metallizzato. In alternativa ai cerchi di serie da 15 pollici con styling dei raggi Delta Spoke, offerto in esclusiva per la MINI Clubvan, sono fornibili come optional anche dei cerchi in lega nelle misure 15, 16 e 17 pollici. All’interno la MINI Clubvan è equipaggiata di serie con sedili rivestiti nella stoffa Cosmos Carbon Black. Come optional vengono offerti l’abbinamento stoffa/pelle Ray Carbon Black e le varianti in pelle Punch Carbon Black e in pelle Lounge Carbon Black. Il colore nero degli interni viene combinato di serie con le modanature nella variante Fine White Silver. In alternativa sono ordinabili tre varianti differenti di modanature e Colour Lines e una plancia portastrumenti rivestita in pelle. In più, anche per la MINI Clubvan vengono offerti numerosi optional per aumentare il comfort, il divertimento di guida, la sicurezza e la funzionalità. Una consegna affidabile, just-in-time, viene assicurata dalla gamma di motorizzazioni della MINI Clubvan, composta da tre briosi propulsori a quattro cilindri. Mentre la MINI One Clubvan mette a disposizione 72 kW/98 CV, la MINI Cooper Clubvan è dotata di un motore dalla potenza di 90 kW/122 CV. Il terzo membro del team è il motore diesel da 82 kW/112 CV della MINI Cooper D Clubvan che non attira l’attenzione su di sé non solo con la sua erogazione lineare di potenza, ma anche con le virtù a livello economico. Nel ciclo di prova UE il consumo medio di carburante è solo di 3,9 litri per 100 chilometri, il rispettivo valore di CO2 è di 103 grammi per chilometro. La trasmissione di potenza alle ruote anteriori avviene di serie attraverso un cambio manuale a sei rapporti. A richiesta, tutte le varianti di modello della MINI Clubvan sono disponibili con un cambio automatico a sei rapporti. Grazie al proprio appeal inconfondibile, la MINI Clubvan è una presenza affascinante nel campo dei trasporti commerciali. La MINI Clubvan ha un posto fisso nella flotta aziendale laddove un’immagine elegante e la sensibilità per la qualità premium sono una parte irrinunciabile del business. E anche dopo gli orari di lavoro ufficiali, lontano dai centri del commercio, essa partecipa regolarmente alla circolazione stradale. Infatti, non esiste praticamente una due posti adatta al trasporto di equipaggiamenti sportivi ingombranti e di altri utensili per il tempo libero che combina il divertimento di guida e la funzionalità con tanta raffinatezza come la MINI Clubvan.
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  25. Nel mondo dei rally, molti nomi sono stati incisi nella storia e nei cuori degli appassionati di motori. Tra questi c'è senza dubbio Rauno Aaltonen, uno dei migliori piloti finlandesi di tutti i tempi. E se c'è una vettura che è diventata l'icona di questo sport, è la MINI Cooper. Insieme, Rauno Altonen e le MINI da Rally hanno scritto capitoli indimenticabili nella storia delle corse automobilistiche. Il mito di Rauno Aaltonen: Rauno Aaltonen, noto anche come "Babe" Altonen, è stato uno dei piloti più vincenti e talentuosi nel mondo dei rally. Nato nel 1938 a Finlandia, Aaltonen ha iniziato la sua carriera nel mondo dei motori verso la fine degli anni '50. La sua carriera è realmente decollata negli anni '60, quando ha iniziato a guidare le iconiche MINI Cooper della British Motor Corporation. Rauno Aaltonen e le MINI da Rally sono stati un binomio vincente fin dal loro primo incontro. Nel 1962, Aaltonen ha partecipato al Rally di Monte Carlo alla guida di una MINI Cooper, ottenendo un sorprendente successo nella classe "S" per vetture da produzione fino a 1000cc. Da quel momento in poi, la loro alleanza è cresciuta in modo esponenziale. Nel corso degli anni '60, Aaltonen ha ottenuto numerose vittorie e podi in tutto il mondo al volante delle MINI da Rally. Il suo stile di guida aggressivo e preciso, abbinato alla sua spiccata abilità tecnica, lo ha reso uno dei piloti più temuti e rispettati del suo tempo. Durante la sua carriera, Aaltonen ha affrontato una serie di avversari di alto livello, tra cui i piloti francesi Jean-Claude Andruet e Raoul Bonfanti, e il finlandese Timo Mäkinen. Nonostante la forte concorrenza, Aaltonen è riuscito a emergere come uno dei migliori piloti di tutti i tempi. Oltre a scontrarsi con avversari di tutto il mondo, Rauno Aaltonen e le MINI da Rally hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama delle corse automobilistiche. Le loro vittorie hanno consolidato la reputazione della MINI Cooper come uno dei migliori veicoli da rally mai realizzati. Oggi, la MINI è ancora considerata un'icona delle corse su strada grazie ai successi passati e al lavoro costante di miglioramento del veicolo. L'eredità di Aaltonen vive ancora nella memoria degli appassionati di motori di tutto il mondo, ed è un richiamo a una delle epoche d'oro del rally. Insieme, hanno scritto una pagina emozionante e indimenticabile nella storia dei rally. L'impressionante abilità di guida di Aaltonen, abbinata alle prestazioni eccezionali delle MINI da Rally, non solo ha garantito loro un successo continuo sulle piste, ma ha lasciato un'eredità che vive ancora oggi. P.S. in suo onore è stata creata l'edizione speciale basata sulla MINI R56
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  26. Negli anni '60, una piccola vettura britannica ha conquistato i cuori degli appassionati di automobilismo, la MINI. Con le sue dimensioni compatte e il suo design carismatico, ha cambiato per sempre il concetto di auto urbana. Tuttavia, dietro il successo di questo veicolo c'è un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'industria automobilistica: John Cooper. In questo articolo, esploreremo il genio dietro la MINI e il suo influente contributo alla sua evoluzione. John Cooper è stato un ingegnere automobilistico britannico e il fondatore della Cooper Car Company, nato nel 1923, ha seguito le orme di suo padre, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 1946. Di conseguenza, John Cooper è stato introdotto al mondo delle corse fin da giovane. Nel 1959, Cooper si è interessato alla MINI, una vettura originariamente progettata per essere economica e semplice da guidare, ha riconosciuto il potenziale di questa vettura e ha deciso di trasformarla in una macchina da competizione di successo, cosi ha iniziato a modificare la MINI, apportando importanti modifiche al telaio, al motore e al sistema di sospensioni. Queste modifiche hanno resero la MINI più potente e maneggevole, trasformandola in un'auto da corsa vincente. Il risultato, la MINI Cooper, aveva un motore più potente e una migliore maneggevolezza rispetto alla versione originale. Grazie alle modifiche, la MINI ha iniziato a primeggiare nei rally di tutto il mondo. Le vittorie spettacolari conquistate dalla MINI Cooper nelle competizioni come il Rally di Monte Carlo e il Rally dell'Acropoli hanno portato il nome di John Cooper e della sua azienda al centro dell'attenzione internazionale. L'influenza di John Cooper sulla MINI continua ad essere evidente ancora oggi. Dopo il successo delle vetture da corsa, Cooper ha avviato una collaborazione con la British Motor Corporation per produrre la MINI Cooper S, una versione ancora più performante e sportiva della vettura. Questa partnership ha portato alla produzione a larga scala delle MINI Cooper, che sono diventate delle vere e proprie icone nel mondo automobilistico. Grazie al suo genio innovativo, la MINI è stata trasformata da una semplice city car in un'auto da corsa di successo. La sua abilità nel modificare il telaio, il motore e il sistema di sospensioni della vettura ha dato vita alla leggendaria MINI Cooper. Il suo contributo alla storia dell'automobile è di fondamentale importanza e l'eredità lasciata da John Cooper continua ad essere celebrata dagli appassionati di auto in tutto il mondo.
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  27. La Innocenti MINI fu una MINI prodotta su licenza dalla Innocenti di Lambrate tra il 1965 ed il 1975. Rispetto alle versioni originali inglesi, le Innocenti (comprese le Cooper) presentavano numerose differenze: avevano interni più accessoriati e meglio rifiniti, diversi componenti esterni diversi, come il disegno delle cornici fari, della calandra e del baule posteriore, modificato per ospitare le targhe quadre italiane in uso all'epoca. Molti particolari interni ed esterni furono prodotti da marche italiane (ad esempio IPRA per i radiatori, Carello ed Altissimo per quanto riguarda i fari). Anche per ciò che riguarda la parte meccanica vennero fatte delle scelte diverse come ad esempio l'adozione del servofreno su tutti i modelli Cooper indipendentemente dalla cilindrata (mentre le inglesi montavano il servofreno solamente sulle Cooper S). Modelli e date di produzione: · Innocenti MINI Mk1 1965-1967 (MINI Cooper 997 cm³ da 55Cv introdotta nel '66) · Innocenti MINI Mk2 1967-1970 (MINI Cooper 998 cm³ da 60Cv introdotta nel '68) · Innocenti MINI Mk3 1970-1973 (MINI Cooper 1275 cm³ da 71Cv introdotta nel '72 e contemporanea uscita di produzione della Cooper 1000) · Innocenti MINI Mk3 Export 1973-1975 (MINI Cooper 1275 cm³ da 71Cv introdotta nel '73) Dalla meccanica della MINI originale venne sviluppato anche un modello totalmente separato, la Innocenti Nuova MINI, identificata dal mercato anche con le denominazioni di "MINI Bertone", "MINI 90" e "MINI DeTomaso".
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  28. Gli anni Settanta sono stati testimoni di una delle piu grandi rivalità della storia dell'automobilismo: quella tra l'austriaco Niki Lauda e l'inglese James Hunt. Il palcoscenico principale era la Formula 1 e i due iniziarono la loro carriera agonistica con le MINI. Come si vede nel film Rush, Hunt - non essendo riuscito a ottenere dal padre i finanziamenti per le sue ambizioni automobilistiche - dovette racimolare i soldi per una vecchia MINI Mark, lavorando come muratore, autista di furgoni e portiere d'ospedale. Nel frattempo, Lauda inizio la sua carriera agonistica alla cronoscalata di Mithlbacken, il 15 aprile 1968, a bordo di una Austin Cooper, classificandosi al secondo posto assoluto. Ma l'austriaco aveva un asso nella manica molto piu subdolo: falsificare un certificato universitario. Il suo piano fu premiato quando i suoi orgogliosi genitori gli regalarono una Cooper S da 1275cc nuova di zecca. La MINI numero 158 è quella di Niki Lauda, mentre quella azzurra è quella di James Hunt.
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  29. Quasi venti anni prima che MINI avesse cominciato a vendere le MINI Cooper SE, la casa automobilistica britannica si era già occupata di mobilità elettrica! Se ricordate l'iconico remake del 2003 The Italian Job derivante dal film originale del 1969 vi verranno certamente in mente le scene con le MINI che si lanciano all'interno della metropolitana di Los Angeles. Ebbene, ogni singolo esemplare che si è avventurato in questo posto non montava affatto un motore termico, bensì un'unità elettrica. A quanto pare la produzione è stata costretta ad elettrificare le 3 MINI perché la città di Los Angeles non voleva in alcun modo ammettere veicoli con motore termico all'interno dei tunnel della metropolitana per ragioni di sicurezza. In base a quanto riportato dal regista F. Gary Gray, ha commentato in questo modo la vicenda: "Non ci hanno permesso di girare nei tunnel con auto con motori a combustione. Così mi son detto, ok, ottimo, ci faremo dare delle MINI elettriche e andrà alla grande, Il problema è che BMW ci ha riferito che non esistevano MINI elettriche. A quel punto Gray non si fece assolutamente scoraggiare: "John Carpenter, coordinatore della logistica, fece un grande lavoro ingegneristico e costruttivo per realizzare un trio di MINI elettriche. Erano le uniche MINI elettriche esistenti sulla faccia della Terra! Si tratta di uno dei miei momenti preferiti proprio per le dimensioni delle MINI. Intendo dire, non è possibile immaginarsi altre vetture che fanno stunt al di fuori delle MINI!" Ed è così che venne realizzata la sequenza della fuga tramite la metropolitana della città di Los Angeles.
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  30. Oggi parleremo di Paddy Hopkirk, una leggenda all'interno del mondo delle corse automobilistiche, e del perché il suo nome è strettamente associato a MINI. Nato nel 1933 a Belfast, in Irlanda del Nord, Hopkirk trascorse gran parte della sua vita seguendo appassionatamente l'automobilismo. Nel 1964, entrò a far parte del team della BMC (British Motor Corporation), che lo introdusse alla MINI Cooper S. Fu poi la storica vittoria nel 1964 al Monte Carlo Rally, a consacrare Hopkirk come leggenda delle corse automobilistiche. La sua vittoria fu un trionfo per la MINI Cooper S, la cui base di partenza era stata concepita come una piccola macchina economica, ma che si affermò come uno dei simboli dell'epoca d'oro delle corse. Hopkirk ha poi continuato a correre per la BMC per molti anni, partecipando a molte altre celebri corse, tra cui il Rally di Montecarlo nel 1965 e il Rally di Germania nel 1966. Oltre alla sua abilità al volante, Hopkirk è anche conosciuto per il suo carisma e la sua capacità di essere amato da tutti coloro che lo incontravano. È stato inoltre il primo pilota a portare la sponsorizzazione sui vestiti e sulle auto per i rally, aprendo il mercato agli sponsor. Dopo il ritiro dalle competizioni, Hopkirk è stato coinvolto in molti progetti nel mondo dell'automotive MINI. Nel 1995 è stato aggiunto nella Hall of Fame delle corse automobilistiche britanniche. Nel 2016, in occasione dei suoi 83 anni, ha ripercorso le strade del Monte Carlo Rally a bordo della MINI Cooper S vincitrice del 1964, un evento che ha attirato grande interesse da parte dei media. Hopkirk ha dimostrato che con la giusta macchina e l'adeguata esperienza, un pilota può raggiungere grandi traguardi nelle corse automobilistiche. La MINI Cooper è ancora considerata una delle macchine più iconiche nella storia delle corse, grazie alla vittoria di Hopkirk al Monte Carlo Rally, diventando un leggendario simbolo di abilità e determinazione, tanto che nel 2020, MINI decise di dedicare un'edizione limitata della MINI Cooper S LCI, proprio a Paddy! Il 21 luglio 2022, purtroppo ci lascia all’età di 89 anni, creando un vuoto enorme nell' mondo dell'automobilismo, ma anche un grande percorso storico che non dimenticheremo mai.
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  31. Innanzitutto è importante dire che il kit JCW è nato come KIT DI AGGIORNAMENTO disponibile presso i concessionari BMW/MINI o presso John Cooper Garages (solo Regno Unito), è iniziato con quello che chiamano kit da 200 cavalli o kit JCW 200, che è stato sviluppato per il rilascio nel 2002 ed è stato installato principalmente sulle auto Pre facelift (2002-2004). Il kit di messa a punto JCW 200 include: Testata migliorata: la differenza rispetto alla testata Cooper S è che sono stati allargate le luci di scarico. Puleggia del compressore con riduzione dell'11%: fa girare il compressore più velocemente per una maggiore spinta Candele più fredde di 1 livello Un sistema di scarico cat-back JCW con terminali JCW decorativi Compressore sostitutivo – Nucleo rivestito in teflon per mantenere le temperature di esercizio leggermente piu basse ECU rimappata Badge decorativi Copertura motore numerata in serie individualmente Successivamente hanno sviluppato il kit John Cooper Works da 210 cavalli o il kit JCW 210, che poteva essere montato anche sulle auto Prefacelift, era principalmente montato sulle auto Facelift (fine 2004-2006+). Negli anni successivi in alcuni paesi un'auto poteva anche essere acquistata dalla fabbrica come JCW 210, ma non in tutti i paesi erano disponibili i kit di aggiornamento ed era l'unico metodo per ottenere una R53 JCW. Le auto equipaggiate con il JCW 210 di fabbrica sono state vendute a partire dal 2005 nei paesi in cui erano disponibili. Il kit di messa a punto JCW 210 includeva: Testata migliorata: la differenza rispetto alla testata Cooper S è che sono stati allargate le luci di scarico. Puleggia del compressore con riduzione dell'11%: fa girare il compressore più velocemente per una maggiore spinta Candele più fredde di 1 livello Iniettori maggiorati (380cc rispetto ai 330cc originali) Un sistema di scarico cat-back JCW con terminali JCW decorativi Compressore sostitutivo – Nucleo rivestito in teflon per mantenere le temperature di esercizio leggermente piu basse ECU rimappata (messa a punto diversa rispetto a JCW 200 per supportare gli iniettori più grandi) Presa d'aria aggiornata con filtro dell'aria stile conico Badge decorativi Copertura motore numerata in serie individualmente Un pallno di colore rosso vicino al numero punzonato sulla testata Anche per questo kit ci sono dei punti da controllare per capire se ci troviamo di fronte a un kit originale JCW e sono più o meno gli stessi d c per gli altri kit jcw presenti su questo magazine.
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  32. MINI Cooper Olimpiadi di Londra 2012 Per le olimpiadi di Londra 2012 la MINI ha avuto la brillante idea di costruire delle MINI Cooper telecomandate, identiche a delle R56 JCW, che servono per recuperare gli attrezzi sportivi come i giavellotti o i pesi che vengono lanciati dagli atleti, una volta lanciati gli attrezzi, saranno raccolti dai giudici e riposti all’interno delle MINI che hanno il tetto con un contenitore integrato.
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  33. L'inizio documentato della produzione della BMW MINI risale al 26 aprile 2001, esattamente 500 mesi dopo che la MINI originale è stata lanciata al pubblico il 26 agosto 1959. Tuttavia, lo stabilimento di Cowley (UK) era già impegnato nella produzione delle MINI molto prima. La prima MINI è stata una Cooper con cambio automatico, guida a destra, VIN TE00002. è stata costruita l'11 settembre 2000, però stranamente ha una data di costruzione di 3 giorni dopo, il 14 settembre 2000! La settimana successiva furono prodotte le prime Cooper e ONE manuali. Ci sono molte storie riguardanti il fatto che molte MINI classiche originali del 1959 siano state veramente costruite a mano e che siano state registrate una settimana dopo la loro effettiva costruzione. I dati e le prove riguardanti le MINI-BMW suggeriscono che molte delle prime R50 trascorsero alcune settimane nella fabbrica di Cowley, probabilmente a causa di un processo di costruzione molto più manuale rispetto alle MINI prodotte in serie che le seguirono. Anche se con qualche differenza rispetto a quello delle MINI classiche, è chiaro che questo processo di costruzione, adattamento e miglioramento esisteva ancora con le MINI moderne. La produzione di queste prime auto è continuata lentamente fino alla fine di marzo 2001. Poi, verso la fine di marzo e fino ad aprile, ne sono state costruite sempre di più. In totale sono state costruite 211 MINI prima della data ufficiale di inizio della produzione del 26 aprile 2001. QUINDI, COSA NE È STATO DI QUESTE PRIME AUTO? Sappiamo che alcune delle primissime Cooper sono state utilizzate da John Cooper Garages per sviluppare le MINI Cooper Works. (potete trovare l’articolo sempre su questo sito web) Alcune hanno trascorso i primi anni di vita nello stabilimento e sono state utilizzate dal personale per spostarsi intorno al sito. Sorprendentemente, però, molte di loro sono sopravvissute e sono diventate auto per la stampa, auto di servizio o auto dimostrative nei concessionari. AUTOMOBILI PER LA STAMPA Le macchine della stampa, quasi tutte, hanno una cosa in comune. Hanno tutte le lettere Y e OBL nella targa. In totale c'erano 135 OBL di cui 70 con date di costruzione pre-produzione, il resto era costituito da MINI di primissima produzione, molte delle quali sarebbero state costruite prima della loro data di costruzione ufficiale che crediamo sia assegnata proprio alla fine della produzione dell'auto e non quando entrava in linea di montaggio. Esistono però delle eccezioni, ci sono 5 auto YBL e 1 NBL che si ritiene siano state auto della stampa o della sede centrale MINI. Qualsiasi MINI con l’immatricolazione Y può essere considerata una delle prime auto e molte di queste condividono le caratteristiche di pre-produzione delle auto OBL. Con circa 730 MINI registrate con targa Y (prima della modifica del sistema di immatricolazione), le “Y Reg MINI” sono veramente pochissime! Si ritiene che le MINI che non abbiano ricevuto la targa dalla sede centrale MINI siano quelle destinate ai rivenditori. Nel 2019 circa 400 “Y Reg MINI” sono ancora auto di proprietà, quindi non demolite CARATTERISTICHE CHE LE RENDONO SPECIALI Oltre al numero di targa, queste prime auto presentano anche altri “segni di pre-produzione”. I sedili, ad esempio, delle primissime auto sono diversi in quanto presentano una cresta al centro. Questo è presente nelle foto delle primissime brochure dei rivenditori dell'epoca ma questa caratteristica sembra essere presente solo per un numero limitato di settimane, perché la stragrande maggioranza delle MINI è priva di questa caratteristica. Sugli adesivi presenti sui componenti, che venivano attaccati dal reparto controllo qualità (si trovano sui pannelli interni e sui sedili e all'interno delle auto) si possono trovare sia i loghi Rover che BMW. QUINDI, PERCHÉ LE “Y OBL MINI” SONO CONSIDERATE MOLTO PREZIOSE? Non c'è dubbio sul fatto che una MINI OBL, in particolare una Cooper rossa, attiri molta attenzione ogni volta che viene messa in vendita. Qualsiasi “MINI Y OBL” gode di un prezzo più alto rispetto ad altre MINI della stessa età. Abbiamo visto auto vendute pochi minuti dopo essere state messe in vendita e acquirenti che effettuano depositi alle aste solo per poter guadare la macchina prima di ritirarla. Le persone sono attratte dall'insolito, dall'appartenenza e dall'eccentrico! Come per la MINI classica, la MINI moderna attrae quei collezionisti che vogliono possedere la loro parte di storia. Il segno distintivo di una targa Y OBL è un simbolo riconoscibile della storia MINI. Qui sotto sono presenti delle immagini che permettono di riconoscere queste MINI.
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  34. Ciao a tutti! Oggi parliamo di una MINI da rally moderna, la MINI Cooper rally cross di Top Gear UK Nel 2016 lo staff di TopGear UK ha voluto fare dei cambiamenti al classico circuito cui tutti siamo abituati vedere durante la sezione del programma in cui è messo alla prova un VIP alla guida di un’automobile. Oltre a creare un circuito di rally cross intorno a quello già esistente hanno introdotto una nuova automobile. Si tratta di una MINI Cooper F56 1.5T 3 porte, manuale, motore completamente stock con 136cv e 230nm di coppia, con un assetto da corsa Nitron R1 completamente regolabile, cerchi originali MINI Victory Spoke da 16” con conversione mozzi con colonnette, pneumatici da rally, roll-bar, sedili da corsa, e scarico cat-back Scorpion.
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  35. "La MINI John Cooper Works Countryman è una combinazione unica di stile, potenza e senso dell'avventura. Con il suo motore da 300 CV e il suo design sportivo, è la compagna perfetta per chi cerca qualcosa di speciale", ha dichiarato Stefanie Wurst, responsabile del marchio MINI. Il nuovo design è caratterizzato da una silhouette possente e minimalista, attraverso la quale la nuova MINI John Cooper Works Countryman emana un senso di avventura, versatilità e affidabilità. Anche il logo John Cooper Works è stato ridisegnato con un look moderno e chiaro. Per la prima volta, il logo viene utilizzato sulla nuova MINI John Cooper Works Countryman nella classica combinazione di colori nero, rosso e bianco. Grazie al suo design elegante, la nuova MINI John Cooper Works Countryman ha un coefficiente di resistenza aerodinamica di appena 0,26, che la rende una delle auto più aerodinamiche della sua categoria. Questo aiuta il motore, che genera 221 kW/300 CV, ad accelerare la vettura da 0 a 100 km/h in soli 5,4 secondi. I 400 Nm di coppia e la velocità massima di 250 km/h rendono l'esperienza di guida esaltante. Le prestazioni eccezionali rendono la guida dinamica una gioia. Il sistema di trazione integrale di serie distribuisce la potenza in modo preciso e affidabile in ogni situazione di guida. Un impianto frenante ad alte prestazioni con pinze dei freni in colore Chili Red assicura una decelerazione potente e precisa. Anche il suono caratteristico del sistema di scarico a lamelle rende la MINI John Cooper Works Countryman immediatamente riconoscibile come modello ad alte prestazioni. All'interno, il suono del motore generato in tempo reale aumenta l'esperienza di guida emozionale. Un'esclusiva estensione del sound JCW amplifica il suono dell'avviamento del motore e intensifica il paesaggio sonoro con suoni del motore ispirati alle corse. Pistoni, bielle e supporti motore ottimizzati estraggono la massima potenza dal motore turbo da due litri. Un avanzato turbocompressore di scarico a doppio comando sovralimenta il motore. Insieme all'ingresso dell'aria nella camera di combustione, questo permette alla MINI John Cooper Works Countryman di generare prestazioni elevate e di offrire un'esperienza di guida ancora più dinamica in ogni curva. Il diametro degli pneumatici, aumentato di 30 mm, è ora di 710 mm e la maggiore larghezza di 245 mm esalta il tipico go-kart feeling MINI. I cerchi da 19 e 20 pollici ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, esclusivi per la JCW, completano l'ampia gamma. I sistemi di assistenza avanzati garantiscono un maggiore comfort. La nuova MINI JCW Countryman dispone di 12 sensori a ultrasuoni e di quattro telecamere Surround View. Supportano gli innovativi sistemi di assistenza alla guida e consentono la guida parzialmente automatizzata di livello 2 nel pacchetto opzionale completo Driving Assistant Professional. L'assistente è in grado di rilevare gli spazi vuoti nel traffico necessari per cambiare corsia in direzione di un'uscita e porta il veicolo alla velocità ottimale per il cambio di corsia assistito. Per la prima volta, il guidatore della MINI Countryman può staccare le mani dal volante su percorsi di tipo autostradale fino a una velocità di 60 km/h, purché continui a tenere d'occhio il traffico e sia pronto a intervenire in qualsiasi momento. Una struttura imponente su qualsiasi terreno. La nuova MINI John Cooper Works Countryman ha un look audace e sportivo che riflette le sue prestazioni e la sua versatilità. Gli esterni presentano una serie di dettagli specifici del modello che ne migliorano l'aspetto complessivo. Ad esempio, gli elementi aerodinamici con catarifrangenti verticali sul frontale della vettura ne sottolineano l'ampio assetto, mentre i nuovi fari MINI LED con barre orizzontali in JCW Signature Mode conferiscono al crossover un aspetto più espressivo. Il frontale è caratterizzato anche dalla griglia ottagonale di nuova concezione in nero lucido e dal nuovo logo JCW a tre colori. Il montante C di nuova concezione si unisce senza soluzione di continuità al tetto a contrasto in colore Chili Red, ispirato agli sport motoristici. Il tetto si incurva verso la parte posteriore, conferendo alla MINI JCW Countryman una silhouette agile nonostante la maggiore altezza e larghezza. Il design esterno ad alto contrasto, combinato con il colore della carrozzeria Legend Grey, enfatizza il look sportivo del modello. Nella parte posteriore, le luci posteriori verticali John Cooper Works Signature Mode incorniciano il corpo vettura eretto e sottolineano la maggiore larghezza. Gli interni minimalisti sono caratterizzati dal DNA racing. Nell'abitacolo, la nuova MINI John Cooper Works Countryman presenta un design ridotto. L'abitacolo è diviso in una sezione superiore e una inferiore, con maniglie delle porte verticali e prese d'aria nella zona superiore. Ciò enfatizza l'impressione generale di verticalità e di ampiezza dello spazioso crossover. La combinazione di colori rosso e nero sulla plancia, lungo i pannelli delle porte e sui sedili sportivi JCW di alta qualità è un richiamo all'eredità racing di MINI. La plancia è realizzata con un tessuto bicolore in poliestere riciclato. La parte posteriore della vettura è estremamente versatile e spaziosa. La fila di sedili posteriori può essere regolata in lunghezza fino a 13 centimetri. Con il sedile posteriore abbattuto, anche gli oggetti più ingombranti possono essere facilmente trasportati nel bagagliaio da 460 litri a 1.450 litri. La maggiore funzionalità rende l'esperienza di guida più coinvolgente. Per controllare tutte le funzioni di guida si possono utilizzare gli interruttori a levetta della barra di comando MINI. Il display OLED centrale ad alta risoluzione ospita tutte le altre funzioni. Qui è anche possibile selezionare le nuove MINI Experience Modes e impostare l'ambiente di guida preferito utilizzando sfondi e suoni appositamente progettati. La modalità go-kart offre un'esperienza di guida particolarmente sportiva e nell'abitacolo si sente il suono del motore con un'intensità degna di nota. Il proiettore MINI sul retro del display OLED può essere utilizzato per immergere la plancia in schemi di colori e motivi atmosferici che corrispondono alla Experience Mode selezionata. Inoltre, è possibile utilizzare l'assistente vocale per gestire numerose funzioni, come la navigazione, il telefono e l'intrattenimento. L'interazione a comando vocale avviene sul display OLED circolare sotto forma di animazione di elementi grafici, tipografici e di un avatar.
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