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Finalmente Decreto Omologazione Ruote


Pozzame

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è appunto l'insieme che blocca l'economia...partendo dagli imprenditori medio grossi che si lamentano perchè sono in crisi...però quanto si sono ingrassati negli anni alle spalle di tutti....non parlo dei poveri imprenditori che si suicidano ogni settimana...

partendo dal fatto che se non metti leggi che regolano la produzione della merce all'estero non ne vai fuori..costringere le aziende italiane a produrre in italia,vuol dire dare posto di lavoro agli italiani anche a scapito del costo del prezzo finito..

se ne stanno accorgendo un pò tutti visto che in cina ormai gli operai hanno capito di essere sfruttati e difatti hanno aumentato i costi di produzione....le azienda italiane sono sempre più un crisi anche per questo oltre al fatto che hanno gravi fiscali inverosimili e nessuna agevolazione dallo stato..

fine of

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ok,ci siamo...ma è una fetta veramente bassa della popolazione..sarebbero più le spese sulle leggi,motorizzazioni ecc del ricavo finale.

per il superbollo è stata una manna dal cielo..visto che i ricchi continuano a prendere auto potenti e costose senza problemi(vedi ferrari che è in attivo nel 2012) e salva le persone medie che compravano auto potenti fuori dalla loro portata facendo sacrifici immani per comprarsele..

ergo,il superbollo non limita un chezz di niente...

Basterebbe avere delle procedure snelle e vedi che i costi non salgono.

Ferrari è in attivo perchè vende all'estero, non certo in italia. Finchè ci sono i paese che si sviluppano come russia, medio oriente e cina non avrà probemi.

Manna dal cielo? Spero tu stia scherzando. Il superbollo ha distrutto il mercato di certe auto. Tralasiando chi la prende e non può permetterselo, chi fa i sacrifici per prendersi un'auto sportiva si è trovato una mazzata sul bilancio. Un focus rs (305cv) nuovo veniva 35.000€ (non una cifra impossibile) e da un giorno all'altro ti trovavi a pagare 800€ in più di superbollo. Scusa se è poco.

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Cito testualmente da Elaborare

"...Ciascun automobilista avrà la possibilità di montare sulla propria vettura gomme e cerchi diversi da quelli indicati in carta di circolazione o sul libretto di uso e manutenzione con una procedura più snella, più veloce e meno onerosa... "

Qui la notizia

http://www.elaborare.com/44538-decreto-omologazione-cerchi-minstero-trasporti-omologazione-ruote-pneumatici-omologati-assoruote-corrado-bergagna/

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Ospite Robson

Questa si che è una grande notizia! Soprattutto per noi ministi che da sempre siamo costretti a montare misure ridicole.. Adesso, credo, non sarà difficile omologare una 215 sui 18!

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Ospite Robson

Io avendo i 18 spero di trovare una gomma invernale compatibile! A parte che al prossimo cambio, se si può, monto le 215/35 che dovrebbero andare meglio come dinamismo e confort ;)

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Se non ho capito male, non ci sarà più il nulla osta dalla casa, ma semplicamente la casa prduttrice della gomma dice, ad esempio, che quella gomma è compatibile con una serie di cerchi (ad esempio i 7J che monta l a mini), il gommista che te la monta lascia un nulla osta con scritto "ok l'ho montata e va benone", vai in motorizzazione, loro la guardano e la provano e se non ci sono problemi pratici te la omologano.

Tipo in Germania, più o meno! ;)

F-I-G-A-T-A

F-I-G-A-T-A

F-I-G-A-T-A

F-I-G-A-T-A

F-I-G-A-T-A

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http://www.alcar.it/87018_IT.htm

e visto che si è svogliati

anche il decreto SU GAZZETTA UFFICIALE!!!

http://www.alcar.it/...=24563604435798

+ pappardella prescritta

il "decreto tuning" mi pare derivi da una direttiva euoropea che abbiamo recepito solo ora insieme ad altri aggiornamenti del cds, quest'ultimo dato il governo tecnico (però il "decreto tuning" non sono sicuro) è comunque stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 7 marzo quindi si sta andando avanti

però però non metteteci in cuore sopra perchè, come credo, sarà come per gli impianti frenanti, per esempio brembo ha dato le certificazioni per alcuni kit mi pare tipo il 320,forse sbaglio, ad esempio se volete un ap da 330 e non ha la certificazione non si fa nulla, cosi come i cerchi e gomme... se volete le neova e yoko non da la certificazione? niente neova Sorrisao.jpg

ovviamente tutto avrà un costo e se un buon set di cerchi certificaticostasse un millino+ un buon set di ipotetiche neova costa 7-800 euro si è a 1800, ora con 3mila+o- si fa il giro demolizione per esportazione-reimmatricolazione estera- reimmatricolazione italiana e si mette a libretto quello che si riesce....

ah ho visto ancora in giro gente che promette omologazioni gomme a libretto a 300 o giù di li, fidate,riportate anche al pra ,lasciate perdere...

e aggiungo, entro il 2015 si leggeranno le centraline via obd alla revisione, il tecnico vostro amico non potrà fare nulla, dubito rompano dper dele mappature chesi vedono solo in certi frangenti ma se si defappa/ scatalizza /scarichi grondaia nessuno lo potrà nascondere mettendo la sonda a 10 metri ecc...

Modificato da alexvtsmini
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Ospite Robson

Di sicuro bisogna aspettare ancora un po...

Io prego solo per una misura invernale compatibile con le nostre 18, altrimenti dovrò comprare un set di cerchi per le invernali e non ho voglia di spendere per altri 4 cerchi... Anche perché li prenderei decenti, dato che 6mesi su 12 li terrei su...

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  • 3 settimane dopo...

Il decreto attuativo riguardante il tuning dei cerchi e degli pneumatici, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 7 marzo 2013, definisce in maniera univoca le norme da rispettare per l'installazione e l'omologazione dei sistemi ruota (cioè cerchio, pneumatico, distanziali e colonnette di fissaggio) diversi da quelli indicati sul libretto di circolazione. Tuttavia ciò che inizialmente sembrava una vittoria per gli appassionati di tuning (dopo quella dei freni), va letto con moderazione: il decreto impone infatti dei paletti piuttosto restrittivi sulle possibilità di variazione delle dimensioni delle ruote ma sicuramente costituisce un grande passo verso la tutela dei produttori di cerchi di qualità e della sicurezza dei consumatori. Cerchiamo di fare chiarezza sulle reali opportunità che gli automobilisti avranno nel prossimo futuro senza per questo mettere arepentaglio la sicurezza stradale.

QUANDO NON SERVE O SERVE IL NULLAOSTA - La normativa promette di snellire il calvario burocratico che gli appassionati dovevano subirsi per regolarizzare la personalizzazione della propria auto. In futuro, infatti, non sarà più necessario chiedere il nullaosta alla Casa costruttrice dell'auto se si monteranno cerchi e pneumatici diversi da quelli riportati sul libretto, a patto di rispettare le condizioni imposte dal decreto (ovvero che i cerchi siano stati omologati in origine dal produttore e riportino la marcatura che ne evidenzi l'omologazione). Pertanto, se l'installazione di cerchi e pneumatici diversi (purché omologati) non comporta la sostituzione o la modifica di parti dell'auto (compresi i parafanghi), e l'installazione del nuovo "sistema ruota" può avvenire in modo che si possa tornare alla configurazione originaria semplicemente rimpiazzandolo con i ricambi originari non sarà più necessario chiedere l'approvazione della modifica alla Casa costruttrice (il famoso nullaosta). Basterà ottenere la certificazione dell'officina che esegue il montaggio dei cerchi (omologati e certificati) secondo le istruzioni del Produttore del sistema e della Casa Costruttrice auto, per richiedere la "visita e prova" alla Motorizzazione e il successivo aggiornamento del libretto di circolazione. Il nullaosta del Costruttore resta ineluttabile (come già avviene oggi) quando la modifica richiede l'utilizzo di parti meccaniche diverse da quelle originali o software per la gestione dei sistemi ABS, ASR e ESC diversi da quelli adottati dal Costruttore.

QUALI PROVE SONO NECESSARIE - Salvo la parte normativa che riguarda l'omologazione del "sistemi ruota" (di competenza del Produttore), il nuovo decreto sembra davvero guardare ai Paesi dove personalizzare l'auto è più semplice e tollerato. Vediamo in che modo l'automobilista è tutelato dalla nuova procedura: la richiesta di omologazione del Produttore al Ministero dei Trasporti comporta una serie di prove statiche e dinamiche sul singolo tipo di veicolo per il quale è richiesta l'omologazione (alcune particolarmente severe e non previste dalla normativa di altri paesi, costituiranno il vero tema di discussione sull'attuabilità del decreto che richiederà sicuramente alcune "limature" per essere realmente attuabile e permettere ai costruttori di cerchi di immettere nel mercato cerchi "modificati" nel rispetto del decreto). Successivamente, ottenuto l'ok dal Ministero dei Trasporti, il codice di omologazione sarà impresso sul sistema ruota ed indicherà in maniera univoca la comprovata compatibilità del sistema omologato con una famiglia o un modello di auto. L'acquirente non dovrà fare altro che controllare prima dell'acquisto se la sua auto rientra tra quelle per le quali il sistema è stato omologato e successivamente farlo installare da un'officina autorizzata. Lo stesso codice impresso su cerchi e pneumatici sarà oggetto di verifiche da parte delle Forze di polizia, che verificheranno durante i controlli di routine la corrispondenza tra il certificato di omologazione, il sistema ruota e l'aggiornamento del libretto.

I LIMITI CHE IL PRODUTTORE NON DEVE SUPERARE - Affinché un "sistema ruota" sia idoneo all'omologazione per un'auto specifica (a parte i test per ottenere l'omologazione), il decreto concede un incremento percentuale contenuto rispetto alle dimensioni riportate sul libretto di circolazione. In particolare, è ammesso che la circonferenza di rotolamento esterna sia contenuta in una variazione del +/-2% rispetto alla circonferenza intermedia degli pneumatici previsti in origine (si ottiene tramite un calcolo meccanico-ingegneristico). Molto più immediata è la variazione massima del diametro nominale esterno, che non dovrà essere superiore di oltre l'1% rispetto al massimo diametro degli pneumatici previsto dal Costruttore. La larghezza degli pneumatici non dovrà superare, invece, del 10% la larghezza massima degli pneumatici prescritti dal libretto. Indice di carico, indice di velocità e pressione di gonfiaggio potranno essere uguali o superiori a quelli originali. Fin qui s'intuisce che l'imposizione dei limiti dimensionali sia una misura cautelativa per impedire che una ruota di dimensioni inadeguate interferisca con gli organi meccanici.

SI AGLI PNEUMATICI LARGHI E RIBASSATI - Ciò che lascerà con l'amaro in bocca gli appassionati del tuning è il ridotto margine di modifica permesso dall'attuale decreto ai costruttori di cerchi. Facendo un esempio specifico, infatti uno pneumatico potrebbe essere scartato potenzialmente anche se superasse le prove dinamiche previste dal decreto. Facciamo un esempio pratico : ipotizziamo di studiare la sostituzione degli pneumatici 185/60 R14 (in alternativa 185/55 R15 per il libretto) con degli pneumatici più larghi e ribassati. Secondo le disposizioni normative, la larghezza degli pneumatici massima omologabile sarebbe 203,5 mm (185+10%), ma attualmente il mercato propone gomme solo da 205 mm (fuori limite) o 195 mm. Dopo aver verificato la larghezza massima utile dello pneumatico, Il Produttore che intende omologare il nuovo sistema ruota dovrà anche calcolare il diametro esterno massimo, che nel nostro caso sarà di 59,02 cm (58,44 cm+1%). Queste cifre apparentemente "ridicole" consentirebbero tuttavia alla nostra vettura di calzare regolarmente con il nuovo decreto pneumatici ribassati fino a 195/45 R16 (con diametro esterno di 58,18 cm) su cerchi in lega da 16 pollici. E' inteso che la regolarità del veicolo equipaggiato con il nuovo sistema ruota debba rispettare le condizioni sopra descritte, ma soprattutto che il Produttore faccia omologare queste misure prima di mettere in commercio il kit di modifica. Senza dimenticare che l'installazione del kit dovrà essere effettuata e certificata da un'officina autorizzata e che successivamente si dovrà aggiornare la carta di circolazione.

COMMENTI - Il decreto, che sicuramente è efficace nel tutelare la qualità dei cerchi (e questo è senz'altro un titolo di merito) rispetto al tuning per come è stato concepito, appare tardivo e (tanto per cambiare) macchinoso poiché solo parzialmente migliora la precedente situazione e non mette i costruttori in condizione di poter attuare il decreto stesso per via della "particolarità" di alcuni test di verifica che non sono previsti da alcuna normativa vigente comunitaria (nemmeno tedesca) pertanto ne limita l'attuabilità (salvo ulteriori specifiche da parte del Ministero). Poi è chiaro che all'interno dei limiti imposti, bisogna sempre fare i conti con le misure standard di pneumatici e cerchi offerti dal mercato. In un paese "normale" ed efficiente si potrebbe anche eliminare il collaudo presso la Motorizzazione: basterebbe la verifica visiva dei marchi di omologazione di gomme e cerchi presso qualsiasi officina abilitata alle revisioni (peraltro già abilitata dal Ministero dei Trasporti!). Ci sono voluti oltre 2 anni per la stesura del decreto che avrebbe dovuto semplificare e chiarire le norme in merito al tuning dei cerchi e degli pneumatici, tuttavia la norma appare ancora oscura; forse tra un paio di giorni a Roma ne capiremo di più, parlandone con il Ministero dei trasporti e la Polizia stradale. Guardando al futuro c'è da aspettarsi un prossimo decreto su paraurti sportivi, luci diurne DRL aftermarket e kit luci xeno. Riusciremo a vederli in Gazzetta quando le auto avranno ancora quattro ruote e si muoveranno su strada?

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