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  1. Gabry

    MINI Hot rod (1997)

    La MINI Hot rod è una MINI classica Mk7 Sportpack, si tratta di una versione creata appositamente per essere la MINI stradale più veloce di sempre! Ancora oggi certi numeri su un auto cosi piccola e leggera impressionano ancora... 0-100 in soli 5 secondi... Per raggiungere questo obiettivo sono state utilizzate parti derivate direttamente dal mondo del motorsport. E' stata commissionata da un acquirente anonimo, ed è costata 50.000 Sterline (nel 1997) Questa MINI è apparsa sulle rivista specializzate dell'epoca e anche in uno speciale dove viene presentata da Jeremy Clarkson insieme alla MINI Limo, nella trasmissione Top Gear anno 1997. Le specifiche erano Motore 1380cc da 160cv Testata 16 valvole Doppio albero a camme in testa Sistema di iniezione a 4 corpi farfallati singoli (1 per cilindro) Scatola del cambio a 5 marce Jack Knight, di tipo Dog box (con la prima in basso) e quick shifter Scatola guida con rapporto più diretto Impianto frenante a 4 pistoni con pastiglie carbo-metalliche Cerchi DTM style simili a quelli da F1 Semiassi da corsa Rollbar a 6 punti Prese d'aria sul cofano Volante Sparco con pulsanti Sedili a guscio monoscocca sparco con cinture Willans color Royal Blue Indicatori aggiuntivi Colore verde oliva con bonnet stripes e dettagli color arancione che riprendono una livrea F1 anni 70 OLD TOP GEAR, SERIES 39, EPISODE 7, 2_2, 1997..mp4
  2. Ecco in anteprima le immagini della nuova MINI F66 JCW, sarà guidata da Charlie Cooper alla 24h del Nurburgring. Si tratta del prototipo della nuova Jcw che non è ancora stata rilasciata sul mercato. Possiamo notare molte modifiche in ambito motorsport, come i freni AP Racing, le gomme Pirelli P Zero Slick, i cerchi e il rollbar, da notare lo scarico centrale singolo che sarà esclusivo per questa versione che arriverà a breve sul mercato. La livrea riprende quella della MINI Gp3 (2020) con tanti circuiti disegnati su sfondo rosso, da notare la tabella porta numero 37, il numero del grandissimo Paddy Hopkirk. Al momento non si sa ancora se la nuova Jcw avrà un assetto più basso o molto più sportivo rispetto alle altre MINI, speriamo di si, la MINI nella foto ha un assetto da corsa che non rispecchierà quello stradale... Quindi non ci resta che augurare un bell' imbocca al lupo al nostro Charlie Cooper! vinci per noi
  3. Gabry

    British racing green

    Chiedete a chiunque quale colore sceglierebbe se vincesse una MINI e la risposta immediata è quasi sempre “British Racing Green”. Perché questo colore è indissolubilmente legato alle MINI come l'ora del tè lo è all'Inghilterra? La storia di questo colore è legata fortemente al mondo delle corse, e c'è una persona in particolare che è stata in gran parte responsabile dell'ascesa di questo sport: James Gordon Bennet Jr. Appassionato di sport americani ed editore di giornali, Bennet si incaricò di organizzare una corsa automobilistica alla fine del XIX secolo. E, proprio così, fondò in Francia la Gordon Bennet Cup, che è fondamentalmente il predecessore dei Gran Premi di oggi. Così, dal 1900 al 1905, le case automobilistiche europee gareggiarono con le loro auto e come premio per la vittoria c'era il diritto di ospitare la gara dell'anno successivo nel proprio paese dell'auto vincitrice. La leggenda vuole che nel 1902 il britannico Selwyn Francis Edge vinse la Bennet Cup e con essa il diritto di disputarla l'anno dopo nel Regno Unito ,tuttavia, ciò si rivelò impossibile svolgere la gara, poiché il limite di velocità sulle strade in Inghilterra era di 12 Mph, molto al di sotto delle velocità che si potevano raggiungere nelle corse così la gara si spostò in Irlanda, dove non c'erano limiti di velocità da rispettare. La storia narra che i corridori britannici dipingessero le loro auto di verde in omaggio all'isola verde che ospitava la gara. Non si sa esattamente quale tonalità di verde sia stata utilizzata, se smeraldo, cacciatore o muschio. È interessante notare che non esiste un verde specifico noto come British Racing Green. Piuttosto, ci sono una varietà di sfumature di verde che portano il nome. Le scuderie britanniche in particolare utilizzavano diverse varianti di questo colore. Il colore BRG è diventato davvero famoso grazie al campione del mondo di Formula 1 Jack Brabham. Nel 1959 l'australiano portò a casa il prestigioso titolo con una Cooper T51, e poi l'anno successivo con una Cooper T53. Le sue auto da campione sfoggiavano due strisce da corsa bianche sul davanti (ecco da dove arrivano le bonnet stripes delle MINI moderne), su sfondo verde. La sua vettura da Formula 1 è stata costruita dal team del visionario del motorsport John Cooper, l'uomo che ha progettato e dato il suo nome alla MINI Cooper. Infatti, la piccola MINI vinse tre volte il rally di Monte Carlo tra il 1964 e il 1967. Per la prime vittorie, Paddy Hopkirk e gli altri piloti vinsero su delle MINI rosse e bianche, ma in molte gare degli anni '60 la MINI Cooper S venne vista anche nella BRG con strisce bianche. Un'altra famosa vittoria fu ottenuta da John Love nel 1962, quando la sua MINI verde vinse il British Saloon Car Championships, conosciuto oggi come British Touring Car Championship.
  4. Gabry

    Tony Hawk

    Vi starete chiedendo cosa centrano il famosissimo Skater americano Tony Hawk e la MINI... È considerato uno degli skater su rampa più famosi e influenti di tutti i tempi, Tony Hawk è accreditato per l'invenzione di molti trick usati ancora oggi, divenne il primo skater della storia a riuscire a completare un loop di due rotazioni e mezzo durante una gara ufficiale. Tony da molti anni partecipa a vari eventi organizzati da MINI USA, in cui è possibile vederlo all'opera compiendo trick saltando alcune MINI messe in fila oppure saltando una F56 che gli viene in contro... Lui stesso possiede e ha posseduto varie MINI nel corso degli anni, una molto famosa è Countryman R60 Jcw, oppure la Clubman F54 Cooper S, mentre sulla F56 S blue non si hanno informazioni a riguardo...
  5. Gabry

    Tail of the dragon

    Con le sue 318 curve in 17,6 km di strada, la “Tail of the Dragon” o "Coda del drago" è una delle strade più amate in America dai motociclisti e dagli appassionati di auto sportive, molto famosi sul web sono i video caricati dai gruppi di Ministi in USA, inoltre in un punto della strada è presente una statua di un drago... E' una porzione della US Route 129, tra le contee di Blount, Tennessee, e quella di Swain, North Carolina, è una delle strade più “panoramiche” degli Stati Uniti. Percorre principalmente un’area boschiva e ci sono alcuni punti panoramici dove si possono scattare foto meravigliose. Prima del 1992 il limite di velocità, sia nel Tennessee che nella Carolina del Nord, era di 55 mph (88kmh) . Nel 1993 il limite di velocità sul lato del Tennessee è stato abbassato a 40 mph (64kmh). Nel 2002 il limite di velocità è stato ulteriormente abbassato a 30 mph (48kmh), ed è ancora in vigore oggi. La presenza della polizia nella parte del Tennessee è aumentata notevolmente negli ultimi anni. Il meteo, in questa zona tra Tennessee e North Carolina, è altamente imprevedibile e non ci vuole molto tempo prima che il sole splendente si trasformi in una nevicata! Il tempo sulla Tail of the Dragon Road è abbastanza prevedibile invece per la maggior parte dell’estate. I mesi invernali da novembre a marzo, invece, possono essere impossibili e difficili da prevedere.
  6. Gabry

    Motori BMW B38 e B48

    I motori B38 e B48 sono dei motori a benzina a tre o quattro cilindri in linea, appartenenti alla famiglia dei motori modulari di BMW. Hanno una cilindrata di 1.5 litri (B38) oppure una di 2.0 litri (B48). Qualche dato: Il motore B38 è' in grado di sviluppare una potenza che varia da 75 ai 136 cavalli (BMW i8 231cv), a seconda della configurazione specifica. La coppia massima si attesta tra i 160 e i 220 Nm (230Nm con overboost) Mentre per quanto riguarda il B48 la potenza si attesta a 192cv oppure 178 sulle MINI LCI, La coppia massima è di 300Nm. Una caratteristica che distingue questi motori dai restanti in circolazione è la loro straordinaria efficienza, il che li rende validi per chi cerca un'esperienza di guida entusiasmante senza dover rinunciare a degli ottimi consumi. Tecnologia avanzata: Questi motori sono dotati di una serie di innovazioni tecnologiche che ne migliorano ulteriormente le prestazioni. Valvetronic = E' una tecnologia sviluppata da BMW per il controllo dell'alzata delle valvole di aspirazione, capace di variare in modo continuo tali valori, passando da un'apertura della valvola di 0,25 mm ad un'apertura di 9,8 mm. Vanos = E' l'acronimo dell'espressione tedesca "Variable Nockenwellensteuerung" che in italiano significa fasatura variabile dell'albero a camme è un meccanismo di tipo idro-meccanico che consiste nel variare l'angolo di rotazione dell'albero a camme rispetto alla posizione fissa dell'albero a gomiti, in funzione del numero di giri del motore e della posizione del pedale dell'acceleratore. Ciò comporta un minore o maggiore ritardo nell'apertura delle valvole interessate. Turbo e collettore di scarico in un pezzo unico in alluminio = Come appena detto il turbocompressore e collettore di scarico sono realizzati un pezzo unico in alluminio, questo permette di avere una migliore movimentazione dei gas di scarico in quanto non è presente nessuna flangia tra i 2 componenti, inoltre l'alluminio pesa meno dell'acciaio che solitamente viene utilizzato e permette anche un migliore scambio termico, nel B48 il turbo è di tipo twinscroll. Turbo raffreddato ad acqua = Un'altra caratteristica che rende speciali questi motori è il fatto di avere il turbocompressore raffreddato ad acqua e non ad olio come sulle automobili tradizionali, sulle MINI JCW F56 di più vecchie è possibile notare che nelle prese d aria anteriori del paraurti, una delle 2 è aperta e dietro di essa è posizionato un radiatore dell' acqua aggiuntivo. Il motori B38 e B48 di BMW sono un esempio straordinario di ingegneria automobilistica. Con la sua combinazione di potenza, efficienza e tecnologia avanzata, offrono un'esperienza di guida superiore.
  7. La MINI Cooper Rally Montecarlo è stata un edizione limitata della MINI classica prodotta nel 1994. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275 da 63 cv catalizzato ad iniezione elettronica Colorazione rossa Tappezzeria bicolore rossa e bianca con sedili sportivi kit decalcomanie esterne commemorative, con bonnet stripes bianche Pneumatici da 12 pollici con cerchi in lega neri con canale silver Volante a 3 razze nere con corona rossa e sticker "montecarlo"
  8. Gabry

    Inizia la produzione delle MINI-BMW

    L'inizio documentato della produzione della BMW MINI risale al 26 aprile 2001, esattamente 500 mesi dopo che la MINI originale è stata lanciata al pubblico il 26 agosto 1959. Tuttavia, lo stabilimento di Cowley (UK) era già impegnato nella produzione delle MINI molto prima. La prima MINI è stata una Cooper con cambio automatico, guida a destra, VIN TE00002. è stata costruita l'11 settembre 2000, però stranamente ha una data di costruzione di 3 giorni dopo, il 14 settembre 2000! La settimana successiva furono prodotte le prime Cooper e ONE manuali. Ci sono molte storie riguardanti il fatto che molte MINI classiche originali del 1959 siano state veramente costruite a mano e che siano state registrate una settimana dopo la loro effettiva costruzione. I dati e le prove riguardanti le MINI-BMW suggeriscono che molte delle prime R50 trascorsero alcune settimane nella fabbrica di Cowley, probabilmente a causa di un processo di costruzione molto più manuale rispetto alle MINI prodotte in serie che le seguirono. Anche se con qualche differenza rispetto a quello delle MINI classiche, è chiaro che questo processo di costruzione, adattamento e miglioramento esisteva ancora con le MINI moderne. La produzione di queste prime auto è continuata lentamente fino alla fine di marzo 2001. Poi, verso la fine di marzo e fino ad aprile, ne sono state costruite sempre di più. In totale sono state costruite 211 MINI prima della data ufficiale di inizio della produzione del 26 aprile 2001. QUINDI, COSA NE È STATO DI QUESTE PRIME AUTO? Sappiamo che alcune delle primissime Cooper sono state utilizzate da John Cooper Garages per sviluppare le MINI Cooper Works. (potete trovare l’articolo sempre su questo sito web) Alcune hanno trascorso i primi anni di vita nello stabilimento e sono state utilizzate dal personale per spostarsi intorno al sito. Sorprendentemente, però, molte di loro sono sopravvissute e sono diventate auto per la stampa, auto di servizio o auto dimostrative nei concessionari. AUTOMOBILI PER LA STAMPA Le macchine della stampa, quasi tutte, hanno una cosa in comune. Hanno tutte le lettere Y e OBL nella targa. In totale c'erano 135 OBL di cui 70 con date di costruzione pre-produzione, il resto era costituito da MINI di primissima produzione, molte delle quali sarebbero state costruite prima della loro data di costruzione ufficiale che crediamo sia assegnata proprio alla fine della produzione dell'auto e non quando entrava in linea di montaggio. Esistono però delle eccezioni, ci sono 5 auto YBL e 1 NBL che si ritiene siano state auto della stampa o della sede centrale MINI. Qualsiasi MINI con l’immatricolazione Y può essere considerata una delle prime auto e molte di queste condividono le caratteristiche di pre-produzione delle auto OBL. Con circa 730 MINI registrate con targa Y (prima della modifica del sistema di immatricolazione), le “Y Reg MINI” sono veramente pochissime! Si ritiene che le MINI che non abbiano ricevuto la targa dalla sede centrale MINI siano quelle destinate ai rivenditori. Nel 2019 circa 400 “Y Reg MINI” sono ancora auto di proprietà, quindi non demolite CARATTERISTICHE CHE LE RENDONO SPECIALI Oltre al numero di targa, queste prime auto presentano anche altri “segni di pre-produzione”. I sedili, ad esempio, delle primissime auto sono diversi in quanto presentano una cresta al centro. Questo è presente nelle foto delle primissime brochure dei rivenditori dell'epoca ma questa caratteristica sembra essere presente solo per un numero limitato di settimane, perché la stragrande maggioranza delle MINI è priva di questa caratteristica. Sugli adesivi presenti sui componenti, che venivano attaccati dal reparto controllo qualità (si trovano sui pannelli interni e sui sedili e all'interno delle auto) si possono trovare sia i loghi Rover che BMW. QUINDI, PERCHÉ LE “Y OBL MINI” SONO CONSIDERATE MOLTO PREZIOSE? Non c'è dubbio sul fatto che una MINI OBL, in particolare una Cooper rossa, attiri molta attenzione ogni volta che viene messa in vendita. Qualsiasi “MINI Y OBL” gode di un prezzo più alto rispetto ad altre MINI della stessa età. Abbiamo visto auto vendute pochi minuti dopo essere state messe in vendita e acquirenti che effettuano depositi alle aste solo per poter guadare la macchina prima di ritirarla. Le persone sono attratte dall'insolito, dall'appartenenza e dall'eccentrico! Come per la MINI classica, la MINI moderna attrae quei collezionisti che vogliono possedere la loro parte di storia. Il segno distintivo di una targa Y OBL è un simbolo riconoscibile della storia MINI. Qui sotto sono presenti delle immagini che permettono di riconoscere queste MINI.
  9. Gabry

    The Italian Job Stunt Track (2004)

    The Italian Job Stunt Track è stato un ottovolante in acciaio situato nel Canada's Wonderland a Vaughan, Ontario. E' stato inaugurato agosto del 2004. L' idea di questa attrazione era quella replicare la fuga delle 3 MINI della pellicola The Italian Job del 2003. Effetti speciali che si presentavano durante il percorso dell'attrazione erano: effetti sonori incorporati nelle auto, un elicottero che attacca i passeggeri con il suono simulato di una mitragliatrice ed effetti pirotecnici e acquatici. I vagoni erano stato costruiti per assomigliare il più possibile alle MINI di 1 generazione che comparivano nel film, quindi degli stessi colori, stessi cerchi, bonnet stripes e cerchi identici. Unico difetto che le automobili vengono rappresentate tutte come delle R53 anche se nel film non era cosi.
  10. buongiorno.. posseggo una mini r56 john cooper works anno 2013.. ho un problema .. mappata stage 2 e filtro a pannello k&n , ho un problema, in autostrada in sesta marcia a 3000 giri sono a 117/120 km/h e noto che c'è qualcosa che non va perchè qualche settimana fa sempre autostrada in sesta marcia sempre a 3000 giri ero sui 135/140 come mai questa cosa ?? in poche parole ho i giri troppo alti e velocità più bassa... grazie allego foto fatta ieri in tangenziale
  11. La MINI Cooper F66 e la MINI Countryman U25 non avranno i paddle del cambio di serie. A seconda delle opzioni, anche alcune S non le avranno... E senza una leva del cambio tradizionale apparentemente non c’è modo di controllare manualmente le marce. Tuttavia è stato scoperta in USA una modalità segreta che consente il controllo manuale anche senza leve del cambio. La mancanza della leva del cambio sarà un grosso problema per molti che acquistano una Cooper o una Countryman come auto sportiva. Sebbene saranno disponibili sui modelli JCW e, secondo quanto riferito, su alcune configurazioni dei modelli S, molti F66 e U25 ne saranno sprovviste. Fortunatamente, con l'aiuto di MotoringFile è stata scoperta una modalità segreta che consente ai pulsanti a leva "più e meno" sul volante di agire come un controllo manuale del cambio. MINI non promuove questa funzionalità e quindi probabilmente non vuole nemmeno che la gente ne sia conoscenza. Arrivare a questa modalità non è molto pratico... Ecco la sequenza; avviare la MINI , selezionare D, poi abbassare e selezionare D/L, poi abbassare di nuovo e seleziona D, ma questa volta tenerlo premuto per circa 15-20 secondi. Alla fine vedrete la D trasformarsi in una M1, il che significa che ora è in modalità manuale. Il problema è che non c'è una memoria per questa impostazione, ciò significa che dovrete fare da capo ogni volta che accendete la MINI se volete passare alla modalità manuale. La domanda è: perché MINI ha eliminato i paddle del cambio da così tanti modelli?
  12. Gabry

    MINI CleanEnergy

    Una MINI ad idrogeno È stato dimostrato che il motore endotermico alimentato ad idrogeno senza emissioni di CO2 sia un ottima soluzione, in questo articolo parleremo di questo concetto applicato a una MINI Nel 2001 è stato creato il prototipo di una MINI ad idrogeno, partendo come base da una R50 Cooper, alla quale sono state fatte delle modifiche per poter funzionare con l’idrogeno. Il motore era derivato da quello di serie, però al posto della classica benzina veniva iniettato l’idrogeno ad una temperatura molto bassa. Il nuovo serbatoio preformato (Fino a quel momento per ragioni di sicurezza venivano utilizzati solo serbatoi cilindrici per l'idrogeno liquido, perché erano gli unici a soddisfare in modo ottimale i requisiti sofisticati di coibentazione e sicurezza), era posizionato sotto i sedili posteriori, sfruttando al meglio lo spazio disponibile, senza alterare lo spazio interno e l’abitabilità della MINI. Con questo nuova tecnica di alimentazione era possibile raggiungere la stessa efficienza di un motore a benzina, sia in materia di potenza che di consumi, emettendo zero CO2
  13. La MINI Morris Traveller è stata la prima versione station wagon o "familiare" della MINI in assoluto. E' stata realizzata partendo dalla MINI classica allungando il pianale e realizzando una carrozzeria da station wagon. Il legno in frassino presente nella parte posteriore funge da intelaiatura per i pannelli della carrozzeria in metallo. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 850cc da 35 cv Colorazioni disponibile: Giallo, Grigio, Rosso, Blue, Verde Pneumatici da 10 pollici con cerchi in acciaio Gli optional erano la radio e le barre sul tetto DATA DA SISTEMARE 01/01/1962
  14. La Morris MINI Van è stata una MINI prodotta dal 1960, ed era destinata ad un utilizzo commerciale, si basava sulla MINI "normale" ma aveva il passo allungato e un area di carico porta dietro al conducente, è stata l'antenata della MINI Clubman. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 850cc da 35 cv Colorazione beige o grigio fumo Pneumatici da 10 pollici con cerchi in acciaio Doppie porte posteriori
  15. La MINI Cooper Innocenti Mk2 è stata la versione sportiva della MINI classica prodotta su licenza in Italia dall'Innocenti, ani 60-70 circa Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 998da 56 cv Tappezzeria nera Pneumatici da 10 pollici con cerchi in acciaio volante a 3 razze
  16. Gabry

    MINI F54 Untold edition

    La MINI Clubman Untold Edition è una edizione limitata della Clubman, ed è stata lanciata nel 2023. La dinamicità del modello è sottolineata dalle Sport Stripes che corrono strette sul cofano e che ritornano negli interni sui sedili sportivi con finitura MINI Yours Leather Lounge Sage Green. Anche il colore dei cerchi in lega da 18 pollici - Refined Brass - mostra il lato elegante di questa MINI. Il colore oro si riflette anche nelle finiture delle soglie laterali e nei bordi delle prese d'aria, conferendo all’auto un aspetto armonioso. La combinazione di caratteristiche sportive e ricercate e l'attento uso dei colori rende la Clubman Untold Edition un'attrazione unica. Infine completano i sidescuttles personalizzati per questo modello.
  17. Gabry

    I 50 anni di MINI

    Dal 22 al 24 maggio 2009 la Community mondiale MINI festeggerà al MINI United Festival sul leggendario circuito di Silverstone il 50° anniversario della marca. Sulla linea di partenza di Silverstone vi saranno anche la MINI 50 Mayfair e la MINI 50 Camden che trasformeranno l’euforia del party, organizzato in occasione dell’anniversario della MINI, in un divertimento di guida su strada. Grazie al loro design caratteristico e agli equipaggiamenti di lusso, i due modelli simboleggiano sia il rispetto della tradizione sia il potere innovatore della marca MINI. Per la MINI 50 Mayfair e la MINI 50 Camden sono disponibili due motori a benzina e un propulsore diesel. Il loro lancio è previsto a settembre del 2009. La produzione della MINI Mayfair e della MINI Camden ha inizio esattamente 50 anni dopo la presentazione ufficiale della MINI classica ed è limitata ad un anno. La moderna tecnica di propulsione e di assetto della MINI conferisce anche alle due edizioni dell’anniversario un’agilità affascinante abbinata a consumi di carburante ed emissioni esemplari. Soprattutto il motore quattro cilindri da 128 kW/175 CV con turbocompressore Twin-Scroll e iniezione diretta di benzina che alimenta la MINI Cooper S 50 Mayfair e la MINI Cooper S 50 Camden evidenzia un carattere particolarmente vivace. Lo spirito sportivo viene si sposa con consumi medi di carburante di 6,2 litri per 100 chilometri ed emissioni di di CO2 di appena 149 grammi per chilometro. Grazie alla distribuzione a fasatura variabile e ad una potenza di 88 kW/120 CV, anche il propulsore della MINI Cooper 50 Mayfair e della MINI Cooper 50 Camden offre le premesse ottimali per uno stile di guida sportivo. Con un consumo medio di carburante di 5,4 litri per 100 chilometri nel ciclo misto ed emissioni di CO2 pari a 129 grammi per chilometro, vengono definiti nuovi standard in termini di divertimento di guida efficiente. Il massimo livello di economia di esercizio ed un’impressionante elasticità sono i pregi offerti dal potente motore quattro cilindri diesel da 80 kW/110 CV che pulsa nella MINI Cooper D 50 Mayfair e nella MINI Cooper D 50 Camden. Il consumo medio di carburante di 3,9 litri per 100 chilometri e le emissioni di CO2 pari a 104 grammi per chilometro rappresentano valori di assoluto rilievo nel segmento premium. L’anniversario della MINI: un’occasione per una retrospettiva e per uno sguardo al futuro. Per la prima volta dal suo lancio nel 2006, l’ultima generazione della MINI offre nell’anno del suo anniversario la possibilità di godersi l’emozionante divertimento di guida in un ambiente particolarmente esclusivo. La MINI 50 Mayfair e la MINI 50 Camden seguono così la tradizione introdotta già con la MINI classica di accentuare singole sfaccettature del carattere del famoso modello britannico. In occasione del compleanno della marca lo sguardo si rivolge indietro e contempla l’affascinante tradizione, ma anche in avanti verso l’orientamento futuristico della MINI. Entrambe le prospettive si manifestano anche nel nome. Come vuole la tradizione, la fonte d’ispirazione per i due modelli che celebrano l’anniversario sono stati alcuni quartieri di Londra, celebri anche al di fuori della metropoli britannica. Mayfair è noto per un’esclusività dalle radici storiche, mentre uno stile urbano, trendy e di varietà culturale contraddistingue Camden. Entrambi i modelli rappresentano, ognuno con accenti differenti, i valori della MINI raccolti in cinque decenni di onorata carriera ed il potenziale di sviluppo delle sue specificità. Design caratteristico, dotazioni esclusive. La MINI 50 Mayfair e la MINI 50 Camden si distinguono nettamente dagli attuali modelli prodotti in serie sia a livello di design che di dotazioni. Numerosi dettagli che contribuiscono al loro look inconfondibile sono disponibili esclusivamente per le edizioni dell’anniversario. Vernici speciali per la scocca, cerchi in lega specifici per ciascun modello, materiali e superfici speciali negli interni ed una composizione cromatica adattata appositamente all’immagine della MINI 50 Mayfair e della MINI 50 Camden sottolineano l’esclusività di questi modelli in serie limitata. Un simbolo della cinquantennale tradizione della marca che sicuramente non passerà inosservato è la targhetta dell’anniversario con cornice cromata, montata sulla griglia del radiatore, che rappresenta il numero 50 nel tipico design MINI e nei colori dell’Union Jack britannico, bianco, rosso e blu. In aggiunta al ricco equipaggiamento di serie di tutte le varianti di motore, ogni MINI 50 Mayfair e ogni MINI 50 Camden esce dallo stabilimento con numerosi dettagli che ne aumentano il comfort. Questi comprendono, oltre all’impianto di climatizzazione, ai sedili regolabili in altezza e riscaldabili e al pacchetto luci, anche il computer di bordo e il pacchetto portaoggetti, una presa da 12 Volt nel bagagliaio e la regolazione dell’inclinazione degli schienali dei sedili posteriori. MINI 50 Mayfair: la tradizione è un impegno a rispettare uno stile stravagante. MINI 50 Mayfair Già nella MINI classica del 1982 la denominazione Mayfair era sinonimo di massimo comfort e di un’immagine stravagante. L’attuale MINI 50 Mayfair interpreta questa forma del più elegante understatement in uno stile moderno. Materiali pregiati, dettagli realizzati con raffinatezza e una composizione cromatica caratterizzata da un’eleganza classica dettano anche l’immagine esterna ed interna di questo modello. Per la prima volta – e solo nel modello dell’anniversario – la scocca di una MINI berlina sarà verniciata nella tinta Hot Chocolate metallizzato, riservata alla MINI Clubman e alla MINI Cabrio, abbinata al tetto bianco. A richiesta, in alternativa alla sofisticata tonalità di marrone, la scocca può essere verniciata anche in Pepper White o in Midnight Black. Per la MINI 50 Mayfair sono stati disegnati appositamente dei cerchi in lega da 17 pollici laccati in bianco con 12 raggi nel design Infinity Stream Spoke. Il design dei cerchi riprende il classico design a raggi multipli. I rinforzi dei cerchi sono estremamente bombati e conferiscono alle ruote un’immagine di robustezza. La vernice bianca fa pendant con il colore del tetto. Un’altra novità sono le stripes del cofano motore nella tinta marrone chiaro Toffy con un bordo bianco Pinstripe che trasmettono un’impressione di tridimensionalità. I fari supplementari montati davanti alla griglia del radiatore, le calotte dei retrovisori esterni verniciati nel colore marrone sfumato al nero verso l’alto e un raffinato logo «Mayfair» nelle placchette laterali che incorniciano gli indicatori di direzione completano il design esterno dell’edizione dell’anniversario. La combinazione della tinta Toffy con i vari tocchi di bianco viene ripresa anche nella configurazione esclusiva degli interni della MINI 50 Mayfair. Anche i sedili, in pelle Lounge nel design Pipe, il colore Toffy e i bordini bianchi in pelle sottolineano lo stile indipendente. Le doppie cuciture a vista dei sedili in un moderno verde/turchese d’ispirazione tecnica, ripreso anche nel bordo del logo «Mayfair» applicato anche sugli schienali dei sedili anteriori conferiscono un look raffinato. Anche il pomello del cambio manuale presenta una doppia cucitura a vista verde/turchese che crea un collegamento stilistico con i sedili. Inoltre, il colore degli interni Carbon Black è stato abbinato a una modanatura della plancia le cui tinte marrone e nero riprendono il look dei retrovisori esterni. La zona inferiore della modanatura è color Toffy che si trasforma gradualmente in nero nella parte superiore, così da integrarsi alla perfezione nella plancia nera. La Colour Line della sezione inferiore della plancia e i braccioli dei pannelli interni delle porte, così come il pomello del cambio, sono di color Toffy, mentre le modanature dei pannelli interni delle porte sono color nero lucido. La composizione viene completata da un intarsio marrone Toffy nella metà inferiore della corona del volante, da tappetini con il bordino bianco, dal pacchetto Chrome disponibile anche per gli altri modelli MINI e da battitacco abbelliti dalla scritta «MINI 50» e «Mayfair». MINI 50 Camden sportiva e progressista. Grazie alla preponderanza dei colori argento, bianco e nero, la MINI 50 Camden svela già a prima vista lo stile sobrio e tecnologico e l’indole sportiva del proprio carattere. La vernice della scocca White Silver metallizzato viene abbinata al tetto bianco. A richiesta, la MINI 50 Camden è anche fornibile con le verniciature metallizzate Midnight Black e Horizon Blue. I cerchi in lega da 17 pollici disegnati appositamente per questo modello si distinguono per il contrasto tra le superfici interne color argento e i bordi del canale del cerchione lucidati opachi e il lato esterno dei raggi che sottolinea l’immagine futuristica del modello. Una decorazione sportiva con stripes color argento dal look tridimensionale lungo le sezioni di spalla del cofano motore, insieme alla linee che sfociano nei primi montanti, svela l’orientamento sportivo e dinamico della MINI 50 Camden. Analogamente alla MINI 50 Mayfair, anche nella MINI 50 Camden le calotte dei retrovisori esterni sono realizzate con un motivo bicolore a strisce con un passaggio fluido dall’argento al bianco puro. In combinazione con le luci allo xeno, di serie nella MINI Cooper S 50 Camden, le coperture nere dei proiettori della MINI 50 Camden conferiscono un look particolarmente futuristico che crea inoltre un contrasto con la colorazione esterna chiara. Nella cornice degli indicatori di direzione laterali sono stati inseriti l’Union Jack in bianco e nero e la scritta «Camden» che formano il logo dell’edizione speciale che, assieme alla scritta «MINI 50», abbellisce anche i battitacco. I contrasti cromatici contraddistinguono anche gli interni della MINI 50 Camden. Il colore degli interni Carbon Black è stato abbinato ad una superficie della plancia color bianco/argento simile a quello delle calotte dei retrovisori esterni. Le modanature dei pannelli interni delle porte sono in Fluid Silver. L’abbinamento stoffa/pelle Ray dei sedili sportivi, le superfici in pelle, la sezione inferiore della plancia e i braccioli dei pannelli interni delle porte sono in tinta Tech White. Le fasce centrali nere in stoffa sono impreziosite da un’elegante fantasia di linee bianche tratteggiate; i lati dei cuscini di seduta interni presentano una doppia cucitura a vista, nera sul lato esterno e verde/turchese internamente, che collega le sezioni in pelle dei sedili a quelle in stoffa. Cuciture bianche e verdi donano degli accenti cromatici supplementari ai soffietti neri della leva del freno a mano e del cambio, così come al pomello del cambio. Una cucitura bianca orna la corona del volante in pelle. Gli accenti cromatici in verde/turchese e il design delle linee nelle calotte dei retrovisori esterni sono stilemi comuni alla MINI 50 Mayfair ed alla MINI 50 Camden e costituiscono un elemento di congiunzione tra le due edizioni speciali dell’anniversario. Esclusivo e di serie: sistema HiFi e Mission Control. In aggiunta alla ricca dotazione di serie dei modelli dell’anniversario, la MINI 50 Camden è dotata anche di un sistema audio di alta classe. Il nuovo impianto HiFi dello specialista di car-audio Harman Kardon offrono il massimo piacere di ascolto in una MINI. Il potente amplificatore digitale e gli altoparlanti sono stati adattati alla perfezione per l’impiego su una MINI. Come optional è disponibile anche una porta USB per integrare fonti audio esterne ed un’interfaccia per l’iPod della Apple. Per gli attuali modelli di smartphone, come ad esempio l’iPhone, è disponibile un’interfaccia per il comando integrato delle funzioni audio e telefoniche.
  18. Nei primi anni 2000, la Carrozzeria Castagna, ha realizzato delle MINI molto particolari, anticipando addirittura di qualche anno la prima MINI Clubman moderna del 2007... Questa carrozzeria è nata nel 1849, e nel ventunesimo secolo sono ancora l’unico atelier automobilistico al mondo che produce più di 30 pezzi unici all’anno regolarmente omologati per tutti i paesi del mondo. In questo articolo verranno presentati 4 modelli principali che potevano essere ordinati, tutti basati sulla prima generazione della MINI moderna... Era possibile avere la versione station wagon della MINI, la versione spiaggina, quella pick-up e quella accorciata, ognuna di essere veniva presentata con il tempo di attesa richiesto per la realizzazione stessa. Esisteva anche una versione ibrida, ma non si hanno molte informazioni a riguardo, a parte che con una carica della batteria si potevano percorrere circa 200km, e che la velocità massima in elettrico era di 140kmh, inoltre era possibile caricare la batteria con il motore termico della MINI. SOWAGON CROSSUP TENDER WOODY WAGON ONE - OFF
  19. Gabry

    Mr.Bean

    Quando il comico inglese si inventò un personaggio capace di appassionare grandi e piccini in tutto il mondo non ebbe alcun dubbio nello scegliere la sua compagna di viaggio: La MINI! Uno degli stereotipi più diffusi sul regno unito è che la gente che lo abita sia o troppo formale, conformista o praticamente fuori di testa, disposta a fare qualsiasi stranezza pur di farsi notare! Parte del fascino di questo strano signore, una specie di bambino troppo grande che dice al massimo due parole, è legato ai suoi inseparabili compagni di avventure: Teddy, un orsacchiotto che ha visto giorni migliori e un’auto capace di incarnare perfettamente la sua assoluta banalità ed allo stesso tempo la sua incredibile universalità. Questa è la storia di come un ingegnere elettronico con la passione del teatro e delle auto riuscì a rendere una normalissima utilitaria una delle auto più famose della storia della TV. Perché proprio una MINI? La MINI stava vivendo il periodo più buio della sua lunga e gloriosa storia, alla fine degli anni ‘80 sembrava solo un simbolo appannato del passato, disperatamente surclassata da modelli più moderni e in grado di rispondere meglio alle esigenze di un mercato parecchio più esigente. A chi gli consigliava di usare un modello più nuovo, una Ford Fiesta o magari una Vauxhall Corsa, entrambe molto popolari a Londra e dintorni, Rowan Atkinson oppose un netto no. Il suo scopo era chiaro: per far funzionare meglio le gag più strampalate, la gente doveva sviluppare un affetto per quella scatoletta con quattro ruote, fare il tifo per lei. Per quanto più moderne, le utilitarie degli anni ‘80 appaiono quasi antiche oggi. La MINI no, lei è rimasta lì, fermamente bloccata nell' immaginario collettivo come la 500, il Maggiolino o la 2CV. Molti non se ne sono accorti ma nel corso delle cinque stagioni di questa serie, cambia diverse volte la macchina. Per la precisione, durante la produzione della serie e dei vari film sono state usate sei MINI diverse, cambiate sia per ragioni sceniche che per le conseguenze delle battaglie con le rivali come la famigerata Reliant Robin a tre ruote e il carro armato Chieftain. In pochi si ricordano che nella puntata pilota, andata in onda il 1 gennaio del 1990, Mister Bean guidava una MINI non verde ma arancione, una MkII prodotta dalla BMC nel 1969, targata RNT 996H. Il destino di questa prima compagna di viaggio nella serie è infelice, visto che alla fine della puntata pilota subisce un grave incidente. Non sarà la prima né l’ultima MINI a subire le conseguenze dell' ingenuità di Bean. Quando si trattò di rimpiazzarla, i produttori della serie scelsero un modello più moderno, una MINI 1000 del 1977 della British Leyland. Per il colore Atkinson volle qualcosa di altrettanto vistoso, un filino pacchiano, come succede spesso oltremanica, unico paese dove auto dai colori squillanti sono considerate attraenti. La combinazione tra il classico “Verde cedro” della Austin ed il cofano nero era abbastanza popolare al tempo, tanto da renderla molto riconoscibile al telespettatore britannico tipo. Anche in questo caso la MINI fa una brutta fine. Nel corso dell’episodio “Mister Bean ritorna a scuola”, viene parcheggia al posto di una identica che sarebbe stata parte di una dimostrazione della potenza del carro armato impiegato dall’esercito britannico al tempo, il "Chieftain". La MINI viene quindi schiacciata completamente, lasciando all triste Mr. Bean solo il suo famoso lucchetto. Visto che ormai era diventata popolare quanto lo stesso personaggio, quando si trattò di fornire a Mister Bean un altra auto, fu scelta una vettura identica, con lo stesso numero di targa, può sembrare strano, ma in Inghilterra la targa si può far stampare ovunque, basta avere il foglio della motorizzazione britannica... Una delle scene più famose della serie, quella che vede Mister Bean guidare l’auto da una poltrona legata al tetto, è stata ricreata più volte, prima nel 2009 al festival di Goodwood per celebrare i 50 anni della MINI e poi nel 2015 per i 25 anni della serie. In quel caso fu girato anche un video per YouTube: si trattava in effetti di una MINI Rover del 1989 modificata per farla assomigliare ad una del 1977 con una serie di modifiche per permettere ad uno stuntman di guidare l’auto nascosto dietro il sedile del conducente, e di vedere la strada tramite uno schermo. Infatti se vi ricordate in quell'episodio della serie, la MINI all'interno era piena di pacchi e oggetti comprati insieme alla sedia e permettevano di nascondere lo stuntman dietro
  20. Gabry

    MINI Tahiti (1993)

    La MINI Tahiti è stata un' edizione speciale della MINI prodotta nel 1993 Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275cc da 50 cv Cambio manuale di serie, e automatico optional Era disponibile solo nel colore Perlescent Blue Tahiti Sedili con motivo multicolore blue viola e verde Decalcomanie sui lati Pneumatici da 12 pollici con cerchi in lega Minilite Volante a 3 razze Griglia con bordo cromato e lame nere Autoradio con mangiacassette
  21. Gabry

    MINI Esselunga

    Nel 2018 Esselunga aveva creato un concorso che permetteva di vincere una MINI One 5 porte blue LCI Baker Street Edition. Partecipare al concorso era molto semplice: bastava fare la spesa nei negozi Esselunga, ma anche online su www.esselunga.it, con una spesa minima di 30 euro. Per ogni scaglione di spesa di 30 euro veniva fornito un codice che, inserito sul sito dedicato al concorso, consentiva di partecipare all'estrazione del premio. Oltre alla MINI, sono stati messi in palio anche altri premi come buoni spesa, gift card e gadget. Il concorso Esselunga è durato un intero mese e ha visto la partecipazione di migliaia di persone in tutta Italia. La promozione è stata una grande opportunità per chi ama fare la spesa nei negozi dell'azienda e ha dato la possibilità di vincere premi molto interessanti. Ma la vera sorpresa è stata riservata per la fine del concorso, quando sono stati resi noti i nominativi dei vincitori. Il concorso Esselunga è stato senza dubbio una grande opportunità per tutti coloro che hanno partecipato e per l'azienda stessa che ha visto aumentare le vendite nei suoi negozi. Siamo certi che Esselunga organizzerà nuovi concorsi nel futuro prossimo. Chi lo sa magari un giorno queste MINI marchiate sui pillar col logo Esselunga potranno essere molto ambite dai collezionisti…
  22. Gabry

    MINI Strip (2021)

    La MINI Strip è un inno allo stile minimalista e alla creatività essenziale. È un esemplare unico, allestito partendo dalla versione 100% elettrica Cooper SE e firmato da Paul Smith. Lo stilista britannico ha portato tutte le sue idee a bordo della MINI Strip, ponendo l'accento sul carattere ecologico della MINI, che in questo caso va oltre l'alimentazione elettrica. Il nome Strip ricorda che questo processo è iniziato smontando fino all'ultima vite un'esemplare di MINI elettrica e riducendola alla sua essenza, poi Paul Smith è ripartito per creare la “sua” MINI. Ha utilizzato materiali grezzi, la carrozzeria non è verniciata ma è protetta solamente da uno strato di trasparente per preservarla dalla corrosione. I segni delle sigillature della scocca sono stati volutamente lasciati intatti sui pannelli di acciaio zincato, un effetto ruvido che Paul Smith ha definito come "la perfetta imperfezione". Gli archi neri che seguono il perimetro della MINI sono stati stampati in 3D a partire da plastica riciclata, mentre le viti a vista nelle parti aggiuntive, mostrano quanto sarebbe semplice lo smontaggio e quanto facilmente il veicolo potrebbe rientrare nel ciclo delle materie prime al termine del suo utilizzo. Anche gli inserti della grembiulatura anteriore e posteriore sono stati prodotti con un processo di stampa 3D. La griglia e le cover aerodinamiche delle ruote sono realizzati in Perspex riciclato, risparmiando sia peso che energie. Il Perspex riciclato è stato utilizzato anche per il tetto panoramico trasparente che permette di intravedere la struttura in gran parte nuda della scocca all'interno, verniciata di colore blue. Poi ci sono gli accenti cromatici ad alto contrasto che si svelano solo alla seconda o terza occhiata: aprendo le portiere si scoprono le caratteristiche strisce di Paul Smith in una vivace composizione a cinque colori. Lo sportello di ricarica aggiunge un tocco verde neon quando viene aperto, mentre il disegno di una spina elettrica inciso sullo sportello è opera di Paul Smith. L'interno è stato spogliato quasi completamente trasformando la scocca (colorata di blu) nella caratteristica principale dell'abitacolo. Il cruscotto è costituito da un’unica grande sezione semi-trasparente con una finitura in vetro fumé, ma non c'è il classico strumento centrale. Lo smartphone del guidatore è al centro della scena, si connette automaticamente all'auto e diventa il centro di controllo dei media. Inoltre, l'abitacolo è completamente privo di pelle e cromo, con sedili rivestiti in un tessuto a maglia completamente riciclabile. I tappetini, invece, sono in gomma riciclata. Il volante, infine, è stato ridotto all'essenziale, con la corona avvolta da un nastro da manubrio in puro stile bici da corsa( di cui Paul Smith è molto appassionato).
  23. Gabry

    MINI Ray Line (2012)

    Una gamma fluorescente. MINI non smette mai di stupire. Come un coach manager stimola e motiva sempre il proprio team, MINI fa lo stesso. Fan, appassionati e clienti: tutti a chiedersi quale sarà la prossima, attesissima mossa di MINI sul mercato. Questa volta MINI spiazza tutti “giocando” con i colori fluorescenti. Studiata e realizzata in esclusiva per il mercato italiano, MINI lancia la Nuova MINI RAY LINE. Non soltanto una nuova MINI dunque, ma un’intera gamma di modelli in versione “fluo”. Brand giovane e dinamico, MINI propone un concept ideato e modulato in funzione delle nuove e crescenti esigenze dei clienti. La Nuova MINI RAY LINE si pone totalmente in sintonia con il mutato contesto di mercato e con le nuove tendenze del 2012. Sono tre i driver che hanno guidato la brand strategy della Nuova MINI RAY LINE: estetica contemporanea e decisamente fresca, contenuti ricchi e funzionali e accessibilità. MINI intende così soddisfare le esigenze di due target: giovani estroversi e dinamici, sempre alla ricerca del prodotto più cool del momento, così come clienti più maturi e più attenti alle ultime tendenze e novità nel campo delle moda e del design. Rich Content e Boost Customization. Per la Nuova MINI RAY LINE, MINI ha voluto puntare su due obiettivi da sempre alla base della sua filosofia: offrire un’impareggiabile ricchezza di contenuti e straordinarie possibilità di personalizzazione. La Nuova MINI RAY LINE sarà caratterizzata dalle colorazioni fluorescenti, vere protagoniste ed elemento distintivo del modello. I clienti potranno scegliere tra sei differenti varianti di colore per i dettagli specifici della MINI RAY LINE, comprese le calotte degli specchietti retrovisori esterni Le sei varianti di colore hanno tonalità trendy: Alien Green, Lemon Yellow, Flash White, Energy Pink, Vitamin Orange e Shocking Blue. Non poteva mancare uno speciale distintivo MINI sulla griglia esagonale della Nuova MINI RAY LINE, accoppiato con nuove placche degli sidescuttles – le cornici degli indicatori laterali – . Amplissima anche la gamma degli optional e degli accessori: dai copri mozzo fluorescenti, disponibili per due differenti styling di cerchi da 17 pollici, alle Bonnet Stripes con profilo fluo che compongono una speciale ed effervescente livrea sul cofano motore, dalla inedita Roof Stripe con profilo fluo sul tetto, alle calotte nere dei fari bi-xeno. PS. Per promuovere questa edizione speciale MINI ha fatto una collaborazione con l'influencer Chiara Ferragni (TheBlondSalad), in occasione del Salone del mobile di Milano
  24. In questo articolo volevo mettere a confronto queste 2 MINI che anche se di epoche differenti, mostrano comunque qualche somiglianza. La prima è la r53 163cv prima reincarnazione BMW della Cooper s, lanciata verso ottobre 2001, ha subito conquistato il pubblico, veloce, agilissima, super divertente unico difetto i consumi. Nel 2014 con la terza generazione di MINI (la F56), sulla Cooper viene montato il 3 Cilindri B38 1.5L derivato da quello montato sulla supercar ibrida BMW i8, 136cv 220nm di coppia (230nm con overboost), la MINI si è allungata di soli 10 cm (rispetto alla R56) e a causa delle norme di sicurezza per i pedoni è diventata più rotonda ma la linea è rimasta comunque molto piacevole e sempre in stile MINI. Sfortunatamente la Cooper F56, non viene presa molto in considerazione come auto sportiva, ma adesso arriva l’asso nella manica Perché ho voluto confrontare queste 2 MINI? Per il semplice fatto che con il tempo anche la Cooper “base” può vantare ottime prestazioni molto simili se non identiche a quelle di una "vecchia" (ma sempre attuale) R53 da 163cv, consumando però la metà, si possono percorrere senza problemi medie di 17km/l in modalità “Green”, grazie al peso ridotto e alla coppia che parte già dai bassi giri. Ovviamente non saranno la stessa macchina, non avranno lo stesso feeling dello sterzo dato che quella moderna ha il servosterzo elettrico e non idraulico, non avranno la stessa forma identica (ma sempre molto MINI), però vi assicuro che è un ottima MINI, provare per credere! e scenderete con un sorriso gigante , praticamente potete avere una piccola auto sportiva con dei costi di gestione abbastanza contenuti e se volete ancora di più potete sfruttare il potenziale di elaborazione del B38 già con uno stage 1 (con pezzi stock, elaborando solo il software della ECU) si ottengono le prestazioni di una F56 S grazie al minor peso, oltre ai vari miglioramenti che si possono fare all'assetto per renderla ancora più bella da guidare... Sotto vi elenco alcuni dati per fare un piccolo confronto.
  25. Gabry

    The Bourne Identity (2002)

    The Bourne Identity è un film del 2002 diretto da Doug Liman. Tratto dal romanzo del 1980 Un nome senza volto di Robert Ludlum, è la storia di un uomo (Matt Damon), che non ricorda nulla del proprio passato, ma che è oggetto di una caccia spietata per eliminarlo; nel cast anche Franka Potente, Chris Cooper, Clive Owen, Brian Cox, Adewale Akinnuoye-Agbaje e Julia Stiles. In questo film appare una MINI classica (probabilmente anni 80-90) con la quale vengono eseguite delle acrobazie per scappare dalla polizia. Questa MINI è di Marie Helena Kreutz, che Jason Bourne conoscerà a Zurigo... La MINI è di colore rosso, con un parafango nero opaco, con i cerchi in ferro, è inoltre provvista di tettuccio apribile in tela e di bullbar anteriore e posteriore, ed è un pò trascurata... Sotto alcune scene salienti dell'inseguimento.
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