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Gabry

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Tutti i contenuti di Gabry

  1. Gabry

    Barra antirollio e assetto F56

    ah ok va bene quindi consigli di passare direttamente ad un assetto aftermarket, ok va bene, grazie per il consiglio Valuterò Ciao!
  2. Gabry

    Barra antirollio e assetto F56

    Ciao! riutilizzo la discussione che ho creato per fare un altra domanda E' possibile avere un feeling di guida simile a una R53 su una F56 (pre LCI)? Intendo rendere la MINI più diretta nella guida (per esempio il servosterzo della R53 era idraulico, quello della F56 è elettrico, quindi quello non può cambiare ) non mi interessa fare assetti strani o modifiche troppo estreme (l'assetto di serie è già una tavola) , una barra tipo GP può dare benefici? ho visto che esiste una che sfrutta gli attacchi nel baule, quelli in basso dove ci sono gli occhielli per i bagagli(basta smontarli e dietro ci sono 2 fori per le viti), come motore va già benissimo quello di serie dato che è quasi il clone di una R53 (pre rest 163cv) come accelerazione, ovviamente è leggermente meno cattivo nel allungo ma niente di tanto diverso Grazie a tutti, ciao!
  3. Gabry

    Ritrovo provincia Bergamo

    Un giorno ci troviamo, vediamo se ce anche qualcun altro
  4. Gabry

    Ritrovo provincia Bergamo

    Ciao! Il ritrovo è ancora attivo
  5. Ciao benvenuto a te e alla tua MINI! Che colore è? Che modello è?
  6. Gabry

    Barra antirollio e assetto F56

    Ciao a tutti! Ho una F56 Cooper, l'assetto già cosi di serie con i cerchi da 17" è bello duro e mi piace, però mi piacerebbe migliorarlo ulteriormente, rendendolo ancora più kart, confrontando l ETK della F56 Cooper e della F56 JCW ho visto che montano le stesse molle, cambiano i codici degli ammortizzatori, la barra antirollio anteriore è uguale, ma cambia quella dietro(forse di diametro più grosso?) volevo chiedervi, dato che non voglio cambiare le molle perché gratto sotto spesso, se cambiassi solo la barra antirollio dietro installando la JCW, avrei dei miglioramenti? ne vale la pena la spesa? dato che rispetto a un kit barre che vendono, questa qui si può anche trovare come ricambio usato a un buon prezzo? Grazie.
  7. Gabry

    MINI Challenge Monza 2022

    Ciao! Le nostre MINI
  8. Io sono dove ce un bar al interno ma non ci sono altre MINI, si chiama il chiosco di villa santa
  9. Ciao sono arrivato, dove siete?
  10. Io vengo però siamo in 3
  11. Ciao! Come faccio a prenotare? Quanto è il costo? Grazie
  12. Gabry

    Inizia la produzione delle MINI-BMW

    L'inizio documentato della produzione della BMW MINI risale al 26 aprile 2001, esattamente 500 mesi dopo che la MINI originale è stata lanciata al pubblico il 26 agosto 1959. Tuttavia, lo stabilimento di Cowley (UK) era già impegnato nella produzione delle MINI molto prima. La prima MINI è stata una Cooper con cambio automatico, guida a destra, VIN TE00002. è stata costruita l'11 settembre 2000, però stranamente ha una data di costruzione di 3 giorni dopo, il 14 settembre 2000! La settimana successiva furono prodotte le prime Cooper e ONE manuali. Ci sono molte storie riguardanti il fatto che molte MINI classiche originali del 1959 siano state veramente costruite a mano e che siano state registrate una settimana dopo la loro effettiva costruzione. I dati e le prove riguardanti le MINI-BMW suggeriscono che molte delle prime R50 trascorsero alcune settimane nella fabbrica di Cowley, probabilmente a causa di un processo di costruzione molto più manuale rispetto alle MINI prodotte in serie che le seguirono. Anche se con qualche differenza rispetto a quello delle MINI classiche, è chiaro che questo processo di costruzione, adattamento e miglioramento esisteva ancora con le MINI moderne. La produzione di queste prime auto è continuata lentamente fino alla fine di marzo 2001. Poi, verso la fine di marzo e fino ad aprile, ne sono state costruite sempre di più. In totale sono state costruite 211 MINI prima della data ufficiale di inizio della produzione del 26 aprile 2001. QUINDI, COSA NE È STATO DI QUESTE PRIME AUTO? Sappiamo che alcune delle primissime Cooper sono state utilizzate da John Cooper Garages per sviluppare le MINI Cooper Works. (potete trovare l’articolo sempre su questo sito web) Alcune hanno trascorso i primi anni di vita nello stabilimento e sono state utilizzate dal personale per spostarsi intorno al sito. Sorprendentemente, però, molte di loro sono sopravvissute e sono diventate auto per la stampa, auto di servizio o auto dimostrative nei concessionari. AUTOMOBILI PER LA STAMPA Le macchine della stampa, quasi tutte, hanno una cosa in comune. Hanno tutte le lettere Y e OBL nella targa. In totale c'erano 135 OBL di cui 70 con date di costruzione pre-produzione, il resto era costituito da MINI di primissima produzione, molte delle quali sarebbero state costruite prima della loro data di costruzione ufficiale che crediamo sia assegnata proprio alla fine della produzione dell'auto e non quando entrava in linea di montaggio. Esistono però delle eccezioni, ci sono 5 auto YBL e 1 NBL che si ritiene siano state auto della stampa o della sede centrale MINI. Qualsiasi MINI con l’immatricolazione Y può essere considerata una delle prime auto e molte di queste condividono le caratteristiche di pre-produzione delle auto OBL. Con circa 730 MINI registrate con targa Y (prima della modifica del sistema di immatricolazione), le “Y Reg MINI” sono veramente pochissime! Si ritiene che le MINI che non abbiano ricevuto la targa dalla sede centrale MINI siano quelle destinate ai rivenditori. Nel 2019 circa 400 “Y Reg MINI” sono ancora auto di proprietà, quindi non demolite CARATTERISTICHE CHE LE RENDONO SPECIALI Oltre al numero di targa, queste prime auto presentano anche altri “segni di pre-produzione”. I sedili, ad esempio, delle primissime auto sono diversi in quanto presentano una cresta al centro. Questo è presente nelle foto delle primissime brochure dei rivenditori dell'epoca ma questa caratteristica sembra essere presente solo per un numero limitato di settimane, perché la stragrande maggioranza delle MINI è priva di questa caratteristica. Sugli adesivi presenti sui componenti, che venivano attaccati dal reparto controllo qualità (si trovano sui pannelli interni e sui sedili e all'interno delle auto) si possono trovare sia i loghi Rover che BMW. QUINDI, PERCHÉ LE “Y OBL MINI” SONO CONSIDERATE MOLTO PREZIOSE? Non c'è dubbio sul fatto che una MINI OBL, in particolare una Cooper rossa, attiri molta attenzione ogni volta che viene messa in vendita. Qualsiasi “MINI Y OBL” gode di un prezzo più alto rispetto ad altre MINI della stessa età. Abbiamo visto auto vendute pochi minuti dopo essere state messe in vendita e acquirenti che effettuano depositi alle aste solo per poter guadare la macchina prima di ritirarla. Le persone sono attratte dall'insolito, dall'appartenenza e dall'eccentrico! Come per la MINI classica, la MINI moderna attrae quei collezionisti che vogliono possedere la loro parte di storia. Il segno distintivo di una targa Y OBL è un simbolo riconoscibile della storia MINI. Qui sotto sono presenti delle immagini che permettono di riconoscere queste MINI.
  13. Ciao! Benvenuto a te e alla tua MINI
  14. Gabry

    Ritrovo provincia Bergamo

    Ciao! Va bene possiamo fare anche un altra volta, io avevo messo una data indicativa, quando vuoi io ci sono
  15. Gabry

    Ritrovo provincia Bergamo

    Ah peccato, siamo rimasti solo noi fedeli al marchio nessun altro della zona ha una MINI?
  16. Gabry

    Ritrovo provincia Bergamo

    Ciao Cippy! Ho saputo che il Club di Bergamo non esiste più, quindi stavo cercando di organizzare qualcosa prendendo spunto dai video americani, per radunare le MINI del posto, però nessuno sembra interessato
  17. Gabry

    Ritrovo provincia Bergamo

    Propongo un programma: Sabato ore 14 ritrovo al centro commerciale le 2 torri Partenza ore 14.30, Si guida per il centro di dalmine, e poi verso il centro commerciale Curno, arrivati al cc altro piccolo ritrovo, poi si riparte e si finisce il giro al centro commerciale il continente di Mapello.
  18. Gabry

    Paddy Hopkirk

    Oggi parleremo di Paddy Hopkirk, una leggenda all'interno del mondo delle corse automobilistiche, e del perché il suo nome è strettamente associato a MINI. Nato nel 1933 a Belfast, in Irlanda del Nord, Hopkirk trascorse gran parte della sua vita seguendo appassionatamente l'automobilismo. Nel 1964, entrò a far parte del team della BMC (British Motor Corporation), che lo introdusse alla MINI Cooper S. Fu poi la storica vittoria nel 1964 al Monte Carlo Rally, a consacrare Hopkirk come leggenda delle corse automobilistiche. La sua vittoria fu un trionfo per la MINI Cooper S, la cui base di partenza era stata concepita come una piccola macchina economica, ma che si affermò come uno dei simboli dell'epoca d'oro delle corse. Hopkirk ha poi continuato a correre per la BMC per molti anni, partecipando a molte altre celebri corse, tra cui il Rally di Montecarlo nel 1965 e il Rally di Germania nel 1966. Oltre alla sua abilità al volante, Hopkirk è anche conosciuto per il suo carisma e la sua capacità di essere amato da tutti coloro che lo incontravano. È stato inoltre il primo pilota a portare la sponsorizzazione sui vestiti e sulle auto per i rally, aprendo il mercato agli sponsor. Dopo il ritiro dalle competizioni, Hopkirk è stato coinvolto in molti progetti nel mondo dell'automotive MINI. Nel 1995 è stato aggiunto nella Hall of Fame delle corse automobilistiche britanniche. Nel 2016, in occasione dei suoi 83 anni, ha ripercorso le strade del Monte Carlo Rally a bordo della MINI Cooper S vincitrice del 1964, un evento che ha attirato grande interesse da parte dei media. Hopkirk ha dimostrato che con la giusta macchina e l'adeguata esperienza, un pilota può raggiungere grandi traguardi nelle corse automobilistiche. La MINI Cooper è ancora considerata una delle macchine più iconiche nella storia delle corse, grazie alla vittoria di Hopkirk al Monte Carlo Rally, diventando un leggendario simbolo di abilità e determinazione, tanto che nel 2020, MINI decise di dedicare un'edizione limitata della MINI Cooper S LCI, proprio a Paddy! Il 21 luglio 2022, purtroppo ci lascia all’età di 89 anni, creando un vuoto enorme nell' mondo dell'automobilismo, ma anche un grande percorso storico che non dimenticheremo mai.
  19. Gabry

    Ritrovo provincia Bergamo

    Ciao! Ce qualcuno in zona bergamo? Potremmo trovarci tutti per vedere le nostre MINI.
  20. Gabry

    MINI Paul Smith

    Lo stilista britannico converte una MINI classica della MINI Paul Smith Edition del 1998 e reinventa il concept di classico. L'auto personalizzata fa parte del progetto MINI Recharged, che celebra la fusione della tradizione con la tecnologia pionieristica, installando un motore elettrico nel modello originale. Nel giugno 2022, questa vettura unica dell’iconico designer sarà presentata in anteprima mondiale al Salone del Mobile 2022 di Milano. Upcycling di altissimo livello: un classico leggendario viene trasformato in un'auto elettrica di nuova concezione per una guida senza emissioni. Sir Paul Smith, noto da tempo ai fan dell'iconico marchio britannico attivo da oltre 50 anni, è la mente creativa di questa collaborazione. La presentazione di questo progetto sostenibile si tiene durante il Salone del Mobile 2022 di Milano, perfetto palcoscenico per Sir Paul Smith e Oliver Heilmer, Head of MINI Design, per discutere di approcci sostenibili al design automobilistico. Solo la scorsa estate, Paul Smith ha presentato la MINI STRIP al Salone dell'Automobile di Monaco: una concept car radicalmente ridotta e sostenibile. Il modello MINI Recharged di Sir Paul Smith rivisita ora questa idea per esplorare le possibilità del design sostenibile. "Tre caratteristiche descrivono perfettamente quest'auto: qualità, sostenibilità e funzionalità", spiega il designer. "Un’auto che rispetta anche il passato", aggiunge Smith. Con questa one-off, Paul Smith rivisita un progetto che va ancora più indietro nel tempo e che lo lega a MINI da oltre 20 anni: nel 1998 ha creato la MINI Paul Smith Edition, limitata a 1.800 veicoli. Il prototipo di questa edizione unica fu dipinto di un blu brillante, basato su un campione preso da una delle camicie preferite di Paul Smith. Il nuovo modello unico conserva questa tonalità di colore inconfondibile e memorabile, mentre la scatola della batteria verde lime richiama una palette di colori degli anni '90. Nonostante il restyling, tuttavia, l’anima originale dell'auto rimane. Il progetto è legato anche al rispetto dell'eredità e del design senza tempo, con un occhio di riguardo al lavoro iconico di Sir Alec Issigonis, creatore della prima MINI. "Quando ci si trasferisce nell'appartamento di una vecchia zia, per rispetto non si cambia tutto, ma lo si modernizza un po'", dice Smith. Sir Alec Issigonis ha sviluppato la MINI classica in risposta alla crisi petrolifera del 1959. Consumo minimo di carburante, massimo utilizzo dello spazio: questa è stata l'idea che ha convinto milioni di persone per molti decenni a investire in una MINI, ed è ancora una parte importante del successo di MINI oggi. L’essenza radicalmente ridotta e sostenibile della MINI Strip riportata anche negli interni dell'auto di nuova concezione. Tralasciando volutamente le parti di rifinitura, la scocca con il pianale nudo e non rivestito domina l'interno, con sopra i tappetini rustici in gomma riciclata. Oltre ai materiali innovativi e che consentono di risparmiare le risorse, il design di Paul Smith esclude interi strumenti in altri punti: un magnete accanto al volante ospita lo smartphone che, a parte il tachimetro, sostituisce quasi tutti i vecchi pulsanti e funzioni del cruscotto. Il volante può essere completamente rimosso per facilitare l'ingresso e l'uscita dall'auto - una soluzione innovativa e una battuta ironica, simbolo dell'arguzia tipica di Paul Smith. "Abbiamo reso un'auto degli anni '90 totalmente attuale", così la descrive lo stilista. "Le idee non sono mai un problema, si possono trovare ovunque. La sfida è metterle in pratica. Qui ha funzionato. Un sogno è diventato realtà", afferma. Anche gli ingegneri di 'Recharged Heritage Limited' sono responsabili della realizzazione di questo sogno. Il nuovo partner di MINI ha trasformato la MINI classica in un veicolo senza emissioni, installando un motore elettrico da 72 kW. MINI offre già un piacere di guida di serie, senza emissioni locali, con la MINI Cooper SE completamente elettrica (consumo di potenza combinato: 17,6 - 15,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) e la MINI Cooper SE Countryman (consumo di carburante combinato: 2,1 - 1,7 l/100 km secondo WLTP, 2,1 - 1,9 l/100 km secondo NEDC; consumo elettrico combinato: 15,5 - 14,8 kWh/100 km secondo WLTP, 14,8 - 14,1 kWh/100 km secondo NEDC, emissioni di CO2 combinate: 47 - 39 g/km secondo WLTP, 48 - 44 g/km secondo NEDC) con trazione ibrida plug-in ed è in procinto di offrire un futuro completamente elettrico.
  21. La 24 del Nürburgring è considerata una vera e propria prova di resistenza, per il driver e la vettura... La cinquantesima edizione della gara si svolgerà dal 26 al 29 maggio sul tracciato di 25,378 chilometri, composto dal circuito del Gran Premio e dalla leggendaria Nordschleife del Nürburgring. L’iniziativa è stata lanciata a settembre dello scorso anno dalla Bulldog Racing nella regione dell'Eifel, a pochi metri dal Nordschleife. Il veicolo di partenza è una MINI John Cooper Works con motore turbo a 4 cilindri, già nota per la MINI John Cooper Works Clubman e per la MINI John Cooper Works Countryman, con 225 kW/306 CV e una coppia massima di 450 Nm. Il cambio Steptronic a 8 rapporti, che viene direttamente dalla produzione in serie, vanta un bloccaggio meccanico del differenziale integrato con un effetto di bloccaggio fino al 70%, assicurando che la coppia motrice sia convertita in prestazioni entusiasmanti senza alcuna perdita. Ecco le modifiche di questa MINI molto speciale: È stata installato un roll-bar sviluppato appositamente per questo modello. Il volume del serbatoio del carburante è stato aumentato a 100 litri. Sono stati fatti interventi di vasta portata per quanto riguarda l’aerodinamica, tra cui un'ala posteriore regolabile, un sottoscocca completamente piatto, un diffusore posteriore e uno splitter anteriore. Il peso è stato decisamente ridotto, ad esempio utilizzando vetri in Makrolon®. Sono state montate sospensioni da corsa specifiche per questo modello, con smorzamento regolabile in estensione e in compressione. Tutte le parti mobili del telaio e delle sospensioni sono state sostituite con altre che sfruttano cuscinetti Uniball rinforzati. È stato installato un gruppo di sollevamento pneumatico (Air jacks). Il sistema di scarico è stato modificato con un catalizzatore da corsa Sono stati installati componenti dei freni originali BMW M Performance.
  22. Gabry

    Pat Moss

    il primo grande successo di MINI nelle corse su strada venne conquistato da un equipaggio tutto al femminile: Pat Moss e la fedele coéquipier Ann Wisdom, che la accompagnò per gran parte della carriera. Sorella del leggendario Stirling Moss e poi moglie di Erik Carlsson (il gigante svedese, soprannominato “On the Roof”, cioè “sul tetto” per i numerosi ribaltamenti con la piccola Saab 96, che per la particolare forma della parte superiore poteva facilmente essere messa nuovamente… nella giusta posizione di marcia). Pat Moss – già campionessa di equitazione e componente della squadra nazionale inglese di salto con gli sci – aveva esordito nei rally ad appena diciotto anni. Divenuta pilota ufficiale BMC a ventitré anni, legò per sette stagioni il suo nome a quello del team britannico che di lì a poco avrebbe raggiunto fama mondiale con le piccole MINI Cooper. Cinque volte vincitrice nella Coppa delle Dame all’Europeo Rally (all’epoca considerato come il Campionato mondiale), trionfatrice alla massacrante Liegi-Roma-Liegi 1960, seconda assoluta al RAC 1961 e terza nel 1962 (sempre con le grosse Austin-Healey 3000 MkIII), dopo la lunga parentesi in Bmc proseguì la carriera in Ford, in Saab, in Lancia e, infine, nella prima metà degli anni 70, in Alpine Renault.
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