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Gabry

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  1. Gabry

    MINI Maguire Spaceframe

    La MINI Maguire Spaceframe è una MINI da corsa, che si basa sul telaio tubolare fabbricato da Maguire in UK, e ne esistono vari esemplari, tra cui una versione derivata dalla MINI Clubman... Il motore è un BMC serie A da 1399 cc, la testata è quella della BMW K1200RS a 16 valvole e sviluppa circa 140-150cv. Il cambio è un dogbox, prodotto da Swiftune a 4 velocità. La carrozzeria è costituita da una con scocca interamente in fibra di vetro e componenti leggeri, il peso complessivo della MINI è di circa 460 kg. Le sospensioni anteriori e posteriori sono delle REIGER regolabili a 3 vie. I freni sono AP Racing e gli alberi di trasmissione sono Swiftune. Monta dei cerchi da 12 pollici della Force Racing con un set di pneumatici Avon super soft slick. Vengono utilizzate principalmente per cronoscalate ed eventi in cui l'agilità e l'accelerazione sono fondamentali.
  2. Gabry

    Logo anteriore scollato

    Ciao, se ti può essere d'aiuto ho trovato questo video su internet
  3. Gabry

    Buongiorno a tutti!

    Ciao Benvenuto su Megamini!
  4. Gabry

    MINI Scooter E (2010)

    MINI presenta lo studio di uno scooter elettrico che vedremo al Salone di Parigi, è alimentato da un motore elettrico integrato nella ruota posteriore e ha una batteria agli ioni di litio caricabile attraverso un cavo di alimentazione collegabile a una normale presa di corrente 220V. E' pensato per i brevi spostamenti cittadini. Al momento la MINI non ha diffuso nessuna informazione sulle caratteristiche tecniche del suo Scooter E, ma ha voluto porre, soprattutto, l'accento sulle similitudini estetiche con i suoi modelli a quattro ruote. Innanzi tutto questo scooter ha le ruote da 10 pollici come le MINI degli anni 60. Lo scudo si ispira al frontale delle MINI a quattro ruote per la cromatura ad arco sopra il parafango della ruota anteriore, il grosso faro con cornice cromata e i due indicatori di direzione circolari che ricordano quelli della MINI originale. I richiami stilistici continuano anche negli specchietti, che presentano forme arrotondate, e nella coda dove ci sono due fari a sviluppo verticale con al centro il logo della casa inglese. Anche lo Scooter E Concept della MINI ricorre all'utilizzo dei moderni smartphone per la gestione del veicolo. Una volta inserito nell'apposito spazio sul manubrio (foto sotto), il cellulare, funge da chiave di contatto e da schermo per il navigatore satellitare. La velocità e l'autonomia della batteria, sono invece indicate nella cornice rotonda che richiama il grosso tachimetro centrale delle MINI. Dotato di un motore elettrico “nascosto” nella ruota posteriore, MINI dichiara che sotto la sella, senza rubare troppo spazio, ci sono l'accumulatore e il cavo per ricaricare la batteria agli ioni di litio.
  5. Gabry

    MINI Superleggera

    Realizzata a mano, è forse la MINI più esclusiva, elegante e dal design più unico mai costruita La MINI Superleggera Vision è stata presentata nel 2014 al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, dove si è distinta subito per la particolare carrozzeria barchetta e il design ispirato alle MINI del passato, del presente e del futuro. Villa d'Este è stato lo scenario migliore per la presentazione di questo concept, visto che il partner di MINI per il design è stata la celebre Carrozzeria Touring Superleggera, un vero e proprio punto di riferimento nel mondo delle auto esclusive e d'epoca dal 1926. Seguendo un metodo artigianale, lo specialista Touring Superleggera ha scelto di mettere mano alla carrozzeria di una MINI a passo lungo (probabilmente una Clubman), trasformandola in una due porte interamente in alluminio, quello che ne è uscito è un prototipo di barchetta dallo stile classico che non rinuncia agli elementi tecnologici più caratteristici delle MINI moderne (come i fari full LED con luci diurne circolari). Esternamente sono stati aggiunti alcuni elementi realizzati in materiale plastico rinforzato e in fibra di carbonio, come il diffusore posteriore o lo splitter anteriore, così come la Union Jack presente nel disegno dei gruppi ottici posteriori, che rendono il design più sportivo. Ma a stupire il pubblico nel 2014 è stato soprattutto l'abitacolo, dove il cruscotto realizzato in un unico pezzo di alluminio grezzo, dotato di un semplice touchscreen e di un paio di indicatori, è diventato parte integrante dell'auto, grazie anche al volante dalle forme classiche ma futuristiche. Riguardo al sistema di propulsione della MINI Superleggera Vision, l'unica informazione resa nota all'epoca è stata quella riguardante il tipo di powertrain, 100% elettrico, un'anticipazione della MINI Cooper SE degli anni successivi, senza però entrare nei dettaglio riguardo la potenza, l'autonomia e le prestazioni.
  6. Gabry

    MINI ACV Concept

    L’anello di congiunzione tra la MINI classica e la MINI moderna, è il prototipo ACV30. E' stata svelata nel 1997 e ha aperto la strada all’evoluzione del brand in un marchio premium sotto la nuova guida del Gruppo BMW (arrivato nel 1994). Per quanto il suo stile sia stravagante, sono evidenti i richiami al modello che da oltre 20 anni è tornato nei listini di tutto il mondo. L’ACV30 (l’acronimo di “Anniversary Concept Vehicle 30”) viene presentata come una sorta di tributo alla vittoria di MINI nel rally di Monte Carlo del 1967. In effetti, nella progettazione, i designer Adrian Van Hooydonk e Frank Stephenson (quest’ultimo è il disegnatore della prima generazione della MINI moderna) si sono ispirati proprio ad un auto da corsa. Il collegamento tra i due modelli si trova nelle bonnet stripes bianche che attraversano il cofano e nei faretti supplementari installati sulla griglia frontale. Le proporzioni invece sono completamente diverse perché è più piatta e più allungata rispetto alla MINI originale. Questo è dovuto al fatto che il concept si basa sulla MG F, una sportiva a motore centrale e trazione posteriore di grande successo in quegli anni (soprattutto nel Regno Unito). Anche se è difficile trovare informazioni sul web, è probabile che la MINI abbia lo stesso motore 1.8L da 160 CV della MG e che, grazie al peso inferiore a una tonnellata, è in grado di offrire un’esperienza di guida da vero go-kart. La MINI presentata nel 2001, erediterà i passaruota muscolosi, il tetto a contrasto, lo scarico centrale e gli interni col quadro strumenti circolare posizionato al centro della plancia. Se la MINI è arrivata fino ai giorni nostri è anche merito di questa strana concept di 25 anni fa.
  7. La Morris MINI Van è stata una MINI prodotta dal 1960, ed era destinata ad un utilizzo commerciale, si basava sulla MINI "normale" ma aveva il passo allungato e un area di carico porta dietro al conducente, è stata l'antenata della MINI Clubman. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 850cc da 35 cv Colorazione beige o grigio fumo Pneumatici da 10 pollici con cerchi in acciaio Doppie porte posteriori
  8. Gabry

    Nuovo utente

    Ciao benvenuto su Megamini
  9. Gabry

    MINI DELIRIO

    Buon Natale
  10. La prima cabriolet al mondo a trazione esclusivamente elettrica è una MINI. Dall'idea alla produzione in meno di 8 mesi. La MINI Cooper SE Cabrio rappresenta un altro passo importante sulla strada per diventare un marchio completamente elettrico. Dopo il riscontro positivo dell'esemplare unico presentato nell'estate del 2022, MINI lancia una piccola serie della MINI Cooper SE Cabrio completamente elettrica (consumo di energia combinato: 17,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) che rappresenta un altro grande passo in avanti nella direzione della mobilità elettrica. La prima cabrio premium al mondo senza emissioni locali nel segmento delle auto piccole accorcia il periodo di transizione verso l'introduzione della prossima generazione di modelli completamente elettrici. A partire da aprile 2023, la MINI Cooper SE Cabrio sarà disponibile in Europa in un numero limitato di 999 veicoli. "Tre anni fa abbiamo lanciato la MINI Cooper SE completamente elettrica e oggi una MINI su cinque venduta in Europa è una MINI completamente elettrica. Questo successo ci ha spinto a realizzare la piccola serie di MINI Cooper SE Cabrio in pochi mesi. Sono felice di poter offrire a 999 clienti MINI uno straordinario ed esclusivo go-kart feeling a cielo aperto", ha dichiarato Stefanie Wurst, Head of the MINI Brand. La MINI Cooper SE Cabrio è disponibile nei colori Enigmatic Black e White Silver. Le maniglie delle porte, gli scuttle laterali e le cornici dei fari anteriori e posteriori sono rifiniti in Resolute Bronze. I loghi MINI e le scritte del modello sono in un elegante Piano Black. Il logo E, già presente sulla MINI Cooper SE, si trova sulla grembiulatura anteriore e su quella posteriore, a simboleggiare il divertimento di guida senza emissioni. Ulteriori dettagli di equipaggiamento specifici per l'edizione sono presenti anche sui listelli sottoporta e sulle soglie laterali, mentre la scritta 1/999 sottolinea il carattere esclusivo della MINI open-air in edizione limitata. MINI, come un ulteriore passo in avanti, ha creato cerchi in lega specifici per l'edizione. I cerchi in lega da 17" con design Electric Power Spoke 2-tone sono realizzati al 100 percento in alluminio riciclato. La combinazione di elettricità provenienti da fonti pulite durante la produzione e l'uso di materie prime secondarie può ridurre significativamente le emissioni di CO2 rispetto ai processi di produzione convenzionali. Equipaggiamento interno con caratteristiche del MINI Electric Design. I sedili sportivi sono in design MINI Yours Leather Lounge e sono dotati di riscaldamento e di supporto regolabile per le cosce. Il volante sportivo multifunzione in pelle Nappa contribuisce al divertimento ed al comfort di guida e può essere riscaldato. Nel raggio inferiore del volante, il MINI Electric Badge sottolinea il carattere esclusivo della Cabrio completamente elettrica. Anche le superfici Piano Black, che possono essere messe in risalto con stile dall’Ambient Light, contribuiscono allo status esclusivo della vettura. Il design degli interni sottolinea il carattere completamente elettrico della quattro posti scoperta con accenti di colore giallo, come l'interruttore start-stop. Oltre a numerose altre caratteristiche, l'equipaggiamento di alta qualità è completato nell'abitacolo dai servizi eDrive già presenti nella MINI Cooper SE. Questi forniscono al guidatore informazioni sul consumo attuale di energia, sull'autonomia e consigli per uno stile di guida efficiente. Tutte le informazioni essenziali sono riassunte sul MINI Head-Up Display durante la guida. Nei viaggi più lunghi, l'Active Cruise Control con funzione Stop & Go e il MINI Driving Assistant, tra le altre caratteristiche, aumentano il comfort della MINI Cabrio con trazione completamente elettrica di serie. Puro go-kart feeling elettrificato. Con una lunghezza di 3.863 mm, un passo di 2.495 mm, una larghezza di 1.727 mm e una lunghezza di 2.495 mm, le dimensioni, compreso il bagagliaio con un volume di carico di 160 l, rimangono invariate rispetto alla MINI Cabrio a propulsione tradizionale. Il motore elettrico da 135 kW/184 CV proviene dai centri di competenza per la mobilità elettrica del BMW Group a Dingolfing e Landshut. Le sue dimensioni ridotte consentono una distribuzione del carico sull'asse particolarmente armoniosa e favoriscono una guida agile e facilmente controllabile. La propulsione elettrica accelera dolcemente la MINI Cooper SE Cabrio da ferma a 100 km/h in 8,2 secondi. Con un'autonomia di 201 chilometri determinata nel ciclo di prova WLTP, le escursioni a cielo aperto vanno ben oltre i confini della città. Fino a 30 km/h, la capote in tessuto, completamente elettrica e quindi particolarmente silenziosa in stile MINI Yours con il tipico motivo Union Jack, può essere aperta, chiusa o impostata come tetto scorrevole. Dall'idea alla piccola serie. Con la MINI Cooper SE Cabrio, MINI mette in evidenza la sua flessibilità e ha avviato per la prima volta la produzione di una piccola serie. La MINI Cooper SE Cabrio sarà prodotta in edizione limitata di 999 veicoli.
  11. Gabry

    MINI Showroom

    Queste foto mostrano un concessionario MINI nelle prime fase di rinascita del marchio. I concessionari MINI erano famosi per le loro decorazioni colorate, in stile moderno-minimalista, e per il grande impiego del metallo e delle pareti interne di colore nero. Peccato che al giorno d'oggi gli showroom MINI siano diventati super anonimi e spenti, con gli interni completamente bianchi, speriamo che cambino idea .
  12. Gabry

    Oxford Plant

    Immerso nel cuore di Oxford, una città nota per la sua ricca storia e il suo mondo accademico, c'è un luogo che combina innovazione, stile e tradizione in un modo unico e accattivante. Questo posto è il MINI Plant Oxford, la casa della MINI. Lo stabilimento, che copre un'area di oltre 300.000 metri quadrati, produce MINI dal 1964, diventando così l'impianto di produzione MINI più antico e più grande al mondo. È anche l'unico luogo in cui vengono prodotte tutte le MINI, dalla Hatch a tre porte al SUV Countryman. Il MINI Plant Oxford non è solo un impianto di produzione, ma una testimonianza dei valori e dei principi MINI. L'azienda, acquisita da BMW nel 1994, pone una forte attenzione alla sostenibilità, all'innovazione e alla qualità e questi valori si riflettono in ogni aspetto delle operazioni dello stabilimento. Una delle cose più impressionanti del MINI Plant Oxford è il livello di automazione ed efficienza che ha raggiunto. Lo stabilimento è dotato di sistemi robotici e linee di assemblaggio all'avanguardia in grado di produrre fino a 1.000 MINI al giorno, con una forza lavoro di circa 4.500 persone. Questo elevato livello di automazione garantisce che ogni MINI che esce dalla linea sia della massima qualità, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale del processo di produzione. Ma ciò che distingue davvero il MINI Plant Oxford è il modo in cui unisce tradizione e innovazione. Ad esempio, la classica MINI veniva prodotta nello stabilimento dal 1964 e il processo di costruzione è rimasto sostanzialmente invariato nel corso degli anni. Gli operai utilizzano ancora strumenti e tecniche tradizionali, come martelli e cacciaviti, per assemblare le auto, il che conferisce a ogni MINI un tocco unico e personale. Il MINI Plant Oxford è inoltre impegnato nella sostenibilità e nella riduzione del proprio impatto ambientale. L’impianto ha investito molto nelle energie rinnovabili e ora genera oltre il 10% della sua elettricità da pannelli solari e turbine eoliche. Ha inoltre implementato una serie di misure di risparmio energetico, come l’illuminazione a LED e i motori ad alta efficienza, che hanno contribuito a ridurre le emissioni di carbonio. È molto più di un semplice impianto di produzione. È anche un centro di innovazione e tecnologia, con una serie di progetti di ricerca e sviluppo all’avanguardia attualmente in corso. Ad esempio, l’impianto sta attualmente sperimentando l’uso della stampa 3D per produrre parti di automobili, che potrebbe ridurre significativamente la quantità di rifiuti ed energia necessari nel processo di produzione. In conclusione, questo luogo è una testimonianza dei valori e dei principi MINI. Unisce tradizione e innovazione, sostenibilità ed efficienza ed è un fulgido esempio di ciò che si può ottenere quando un'azienda è impegnata nella sua missione e nei suoi valori. Che tu sia un appassionato MINI o semplicemente qualcuno che apprezza il design e l'ingegneria, una visita allo stabilimento MINI di Oxford è un'esperienza da non perdere.
  13. Ciao a tutti, oggi nel 2023, con tutte le novità che sono arrivate nel mondo MINI e quelle che arriveranno nel 2024 ci vogliamo fermare e guardare al passato, perché abbiamo notato che ultimamente le “vecchie” MINI R50, R53, e R52 stanno diventando auto sempre più richieste, i prezzi di mercato sono leggermente aumentati, incominciano ad avere circa 20 anni e quindi sono diventate delle YOUNGTIMER! Fino ad ora sono ancora auto per tutte le tasche, si parte da circa 2000 per una R50 Cooper fino ai 3.500 Euro per esemplari migliori e in condizioni originali, si sale di livello per le R53 Cooper S, arrivando anche a circa 5-6.000 Euro per quelle in buone condizioni, più alte ancora sono le valutazioni per le R53 JCW e le GP (ma li sono praticamente delle auto da corsa con la targa). Un altro suggerimento che possiamo darvi è quello di scegliere tra una di queste, una versione speciale o commemorativa come la “Seven”, “Checkmate”, “ParkLane”, “SideWalk”, oppure potreste prenderne una e fare una replica fedelissima di una delle 3 MINI del film “The Italian Job” del 2003. Un bell’aiuto ci viene incontro anche dall’Italia, perché in alcune regioni è possibile iscrivere al registro ASI (auto storiche italiane) anche le auto con 20 anni di età, e di conseguenza ricevere dei vantaggi economici come assicurazione e bollo ridotti. Non vogliamo illudere nessuno dicendo che sono auto che si rivaluteranno in maniera esponenziale , è ancora troppo presto! ma crediamo che investire cifre di questo ordine in una di queste MINI sia una buona idea, anche perché oltre ad investire del denaro, e avere un icona in garage, si porta a casa anche un auto superdivertente che vi stamperà un sorriso sulla faccia ogni volta che la guiderete, e che potrete customizzarla all'infinito grazie agli accessori originali MINI che potrebbero aumentarne addirittura il valore in alcuni casi. D’altronde se la MINI esiste ancora oggi è anche grazie a questa prima reincarnazione BMW che mescolando la tradizione con l’innovazione è riuscita a conquistare gli automobilisti per la seconda volta.
  14. Gabry

    MINI RECHARGED

    Tutto il carattere della MINI classica con un motore completamente elettrico! Nato da un team dedicato nello stabilimento di Oxford, il progetto MINI Recharged dà nuova vita all’ icona originale... NUOVA VITA AL VECCHIO Con MINI Recharged, è possibile convertire le MINI classiche sostituendo il motore tradizionale con uno completamente elettrico. Il fascino conservato con cura e il pedigree storico si combinano con una trasmissione silenziosa, un'accelerazione istantanea da go-kart, un'autonomia di circa 100 miglia (160km) e cosa più importante zero emissioni di guida. È davvero il meglio di entrambi i mondi! ECONOMIA CIRCOLARE usa meno, riutilizza di più e minimizza gli sprechi, in questo modo ri-darai vita a un icona dell’automobilismo, portandola nel nuovo millennio, e potendola utilizzare senza limitazioni dato che è elettrica. QUANDO E’ NATO IL PROGETTO? La MINI Electric classica è stata costruita nel 2018 e presentata al New York Auto Show. Le reazioni sono state così positive che un team dedicato del MINI Plant di Oxford si è messo al lavoro e ha sviluppato il piano per rendere disponibile un'offerta dedicata ai clienti che possiedono una MINI classica. COME SI GUIDA? Il carattere della MINI originale rimane invariato, cambia solo il sound che non c’è più. COME E'? Esteticamente rimane esattamente la MINI classica che siamo abituati a vedere, la distribuzione dei pesi passa dai 63:37 originali a 53:47, il peso rimane molto simile al originale circa 550-600kg (varia in base all’allestimento). La potenza del motore varia in base alla versione si parte da 75cv (versione Pure 0-100 in 11,5s) e si può arrivare a 97cv (versione Sport, 0-100 in 8,5s), il pacco batterie per entrambe è da 19 kWh, autonomia è di circa 160 Km Con un caricabatterie di tipo 2, impiega 3 ore per caricarsi completamente o 9 ore quando è collegata a una presa domestica.
  15. Gabry

    MINI Facts

    Nel 1959 la primissima MINI non aveva la radio, il creatore dell'auto, Alec Issigonis, era un accanito fumatore, quindi utilizzò lo spazio per un posacenere molto grande. Ci sono stati molti nomi per la MINI Company. Iniziano come Austin, poi Morris, Cooper e ora fanno parte della BMW. La regina Elisabetta II nominò cavaliere l'uomo che inventò la Austin MINI circa 10 anni dopo averla creata. Il numero record di persone mai stipate in una MINI è di 28. È stato un nuovo Guinness World Record nel 2012. John Cooper, l'inventore dell'auto di Formula 1, è la persona da cui prende il nome la MINI Cooper. Creò la versione sportiva della MINI nel 1961. La MINI originale fu venduta per circa £ 497 nel 1959. All'epoca sarebbero stati circa $ 1800. La MINI Clubman è stata progettata e lanciata per la prima volta nel 1969 ed è ancora oggi venduta nella sua versione aggiornata a trazione integrale. L'ultima MINI Cooper costruita nel suo stile classico fu acquistata da Kevin Spacey. Ha pagato $ 130.000 per questo. Marc Bolan della band T-Rex è stato ucciso a bordo di una MINI 1275 GT quando è uscita fuori strada andando a sbattere contro un palo in acciaio. Le tasche nella porta erano destinate alle mappe? No. Erano pensati per una bottiglia di gin e diverse bottiglie di acqua tonica. La MINI ha una storia di successi nelle corse, con vittorie notevoli nel Rally di Monte Carlo e nel British Touring Car Championship. La sua manovrabilità agile e le dimensioni compatte ne fanno una forza da non sottovalutare in pista. Nonostante la MINI moderna venda in quantità enormi, progettata secondo i più alti standard, prendendo tecnologie anche da categorie ben più alte, ed è un'automobile estremamente desiderabile, la MINI non ha mai vinto il premio di Auto europea dell'anno! Paddy Hopkirk era solito guidare una MINI F56. Nella fabbrica di Oxford sono impegnate circa 4500 persone per la realizzazione delle nostre amate MINI.
  16. Gabry

    Motori Chrysler Tritec

    La storia di questo motore ha inizio nel 1997, quando il colosso automobilistico statunitense Chrysler e la britannica Rover, all'epoca di proprietà della BMW, diedero inizio ad una joint-venture volta alla realizzazione di un motore di dimensioni contenute che andasse ad equipaggiare alcuni modelli dei due gruppi. A tale scopo venne costruito uno stabilimento in Brasile, precisamente a Curitiba. Il motore Tritec è imparentato con il 2 litri utilizzato sulla Chrysler Neon, ma è di dimensioni più contenute. Le tre varianti in cui è previsto sono infatti un 1.4, un 1.6 ed un 1.6 con compressore volumetrico. La produzione del motore Tritec è partita nel settembre 1999. Caratteristiche Il motore Tritec è un 4 cilindri in linea con blocco motore in ghisa e testa cilindri in lega di alluminio con distribuzione ad un solo albero a camme in testa, ma con testata a 4 valvole per cilindro. Le valvole sono mosse dall'albero a camme per mezzo di punterie idrauliche e bilancieri. La centralina utilizzata è in tutti i casi una Siemens EMS 2000, che tra l'altro va a governare il corpo farfallato a controllo elettronico e l'iniezione di tipo multipoint. Di seguito vengono illustrate le caratteristiche delle 2 versioni montate sulle MINI di prima generazione. Tritec 1.6 litri aspirato Questa versione è una variante a corsa allungata del Tritec 1.4. Fermo restando l'alesaggio a 77 mm, la corsa è stata fatta passare da 75 ad 85.8 mm. La cilindrata totale è quindi salita a 1598 cc. Questo motore è stato proposto in due varianti di potenza e coppia. La prima variante eroga 90 CV a 5500 giri/min, con una coppia massima di 140 N·m a 3000 giri/min ed è stata montata su MINI One per tutti i mercati tranne quello greco e quello portoghese. La seconda variante eroga invece 116 CV a 6000 giri/min e 149 N·m a 4500 giri/min. è stata montata sulla MINI Cooper; Tritec 1.6 SC (Supercharged) Questa versione è la variante sovralimentata della precedente: la sovralimentazione avviene tramite l'impiego di un compressore volumetrico Eaton M45. Inizialmente la potenza massima era di 163 CV a 6000 giri/min, con un picco di coppia di 210 N·m a 4000 giri/min. Successivamente, a partire dal 2004, tale motore ha beneficiato di un leggero incremento di potenza, raggiungendo i 170 CV a 6000 giri/min, mentre la coppia massima ha raggiunto i 220 N·m. Tale motore è stato montato sulla MINI Cooper S prodotta tra il 2002 ed il 2006. Nel 2003 tale motore si è piazzato al primo posto nella categoria 1.4-1.8 litri nell'International Engine of the Year. Nel 2005 si è piazzato tra i primi 10 migliori motori in circolazione.
  17. Gabry

    MINI Rules

    Le MINI rules! Sono delle piccole “regole” o “usanze”, chiamatele come volete, che è bello ricevere o scambiare con altri MINISTI che troviamo per strada o ai raduni. Sono molte diffuse in USA, speriamo di riuscire a portarle anche in Italia in modo da rendere più legata la comunità MINI del nostro paese.
  18. Gabry

    Autocross

    L’Autocross o Autoslalom è una disciplina sportiva che si svolge su un percorso speciale ricavato su strade pubbliche o parcheggi, avente lunghezza limitata e intervallato da postazioni di rallentamento. Si configura come una competizione mista tra gara di velocità e prova di abilità. I percorsi su cui si svolgono gli slalom, oltre ad avere un in asfalto o cemento, hanno anche una lunghezza di tracciato compresa tra 1500 m (2500 m per le gare titolate) e 4000 m. Inoltre la larghezza della carreggiata non è mai inferiore ai 5 m. Lungo il percorso sono collocate delle postazioni di rallentamento costituite da non meno di 4 file di birilli, disposte in direzione trasversale rispetto al senso di marcia, che vanno superate effettuando una gincana. Queste postazioni servono a limitare la velocità media di percorrenza dell'intera corsa. A seconda della pendenza media del percorso di gara, gli slalom si dividono in due categorie: in salita e in pianura. Nel primo caso la pendenza media minima non deve essere inferiore al 4%. Perché abbiamo parlato di questa competizione? Proprio perché le MINI sia classiche che moderne sono ottime auto con cui partecipare, con i giusti accorgimenti tecnici è possibile renderle delle ottime concorrenti!
  19. Gabry

    MINI Cooper rally R4

    Queste MINI da rally non sono costruite ufficialmente dalla MINI ma da un azienda esterna che si occupa di costruire auto da rally, e partecipano alle competizioni classe R4 COSA E LA CATEGORIA R4? La classe R4 è la categoria ufficiale FIA a trazione integrale, che è stata recentemente aggiunta alla gerarchia delle auto da rally FIA World Rally per colmare il divario tra le categorie R3 e R2 a trazione anteriore e la classe R5 a trazione integrale. Tutte le vetture della categoria R4 sono dotate di un kit universale omologato FIA composto da un motore 1.6 turbocompresso, una trasmissione tipo R5, sospensioni a corsa lunga e trasmissione integrale. I team potranno acquistare il kit R4 dal fornitore approvato dalla FIA e costruire l'auto R4 di loro scelta. La società francese Oreca è stata selezionata per progettare e fornire il kit FIA per il 2017, 2018 e 2019. Il kit è omologato per i prossimi 7 anni con la possibilità di essere rinnovato due volte per 2 anni ogni volta. È una MINI Cooper F56 a cui viene rinforzato il telaio, montato un motore omologato FIA per la categoria R4 (1.6L turbo), molto simile a quello della R60 WRC, oltre al motore speciale vengono montati, ammortizzatori a corsa lunga, la trazione integrale, e tante altre migliorie per renderla conforme alla categoria. In questa categoria vengono utilizzati dei carburanti sintetici che abbattono le emissioni del 85% circa quindi oltre a divertirsi si salva anche l’ambiente.
  20. Gabry

    MINI Cooper SX1 Rally cross

    La MINI Cooper SX1 è una MINI costruita dal team XITE, per partecipare al campionato mondiale di rally cross, è guidata dal pilota Oliver Bennett. Ha un motore 2.0L, 4 cilindri in linea turbo, che sviluppa 600 cavalli circa e 900Nm di coppia, il cambio di tipo sequenziale a 6 marce e la trazione è a quattro ruote motrici. Il peso è di 1225kg, la vettura è in grado di accelerare da 0 a 100 Km/h in soli 1.9 secondi!
  21. Gabry

    Motori BMW B38 e B48

    I motori B38 e B48 sono dei motori a benzina a tre o quattro cilindri in linea, appartenenti alla famiglia dei motori modulari di BMW. Hanno una cilindrata di 1.5 litri (B38) oppure una di 2.0 litri (B48). Qualche dato: Il motore B38 è' in grado di sviluppare una potenza che varia da 75 ai 136 cavalli (BMW i8 231cv), a seconda della configurazione specifica. La coppia massima si attesta tra i 160 e i 220 Nm (230Nm con overboost) Mentre per quanto riguarda il B48 la potenza si attesta a 192cv oppure 178 sulle MINI LCI, La coppia massima è di 300Nm. Una caratteristica che distingue questi motori dai restanti in circolazione è la loro straordinaria efficienza, il che li rende validi per chi cerca un'esperienza di guida entusiasmante senza dover rinunciare a degli ottimi consumi. Tecnologia avanzata: Questi motori sono dotati di una serie di innovazioni tecnologiche che ne migliorano ulteriormente le prestazioni. Valvetronic = E' una tecnologia sviluppata da BMW per il controllo dell'alzata delle valvole di aspirazione, capace di variare in modo continuo tali valori, passando da un'apertura della valvola di 0,25 mm ad un'apertura di 9,8 mm. Vanos = E' l'acronimo dell'espressione tedesca "Variable Nockenwellensteuerung" che in italiano significa fasatura variabile dell'albero a camme è un meccanismo di tipo idro-meccanico che consiste nel variare l'angolo di rotazione dell'albero a camme rispetto alla posizione fissa dell'albero a gomiti, in funzione del numero di giri del motore e della posizione del pedale dell'acceleratore. Ciò comporta un minore o maggiore ritardo nell'apertura delle valvole interessate. Turbo e collettore di scarico in un pezzo unico in alluminio = Come appena detto il turbocompressore e collettore di scarico sono realizzati un pezzo unico in alluminio, questo permette di avere una migliore movimentazione dei gas di scarico in quanto non è presente nessuna flangia tra i 2 componenti, inoltre l'alluminio pesa meno dell'acciaio che solitamente viene utilizzato e permette anche un migliore scambio termico, nel B48 il turbo è di tipo twinscroll. Turbo raffreddato ad acqua = Un'altra caratteristica che rende speciali questi motori è il fatto di avere il turbocompressore raffreddato ad acqua e non ad olio come sulle automobili tradizionali, sulle MINI JCW F56 di più vecchie è possibile notare che nelle prese d aria anteriori del paraurti, una delle 2 è aperta e dietro di essa è posizionato un radiatore dell' acqua aggiuntivo. Il motori B38 e B48 di BMW sono un esempio straordinario di ingegneria automobilistica. Con la sua combinazione di potenza, efficienza e tecnologia avanzata, offrono un'esperienza di guida superiore.
  22. Gabry

    John Rhodes

    John Rhodes ovvero: il pilota che faceva “segnali di fumo” con la sua MINI Cooper S. Non per niente, il campione inglese venne soprannominato “Smokey” dai tifosi. Estremamente spettacolare, John Rhodes fu, per tutti gli anni 60, il “re delle MINI” nelle gare Turismo del BTCC. Il suo stile di guida era in effetti “calcolato”: sfruttando la leggerezza e il proverbiale “Go-kart feeling” delle piccole Cooper S, riusciva sempre, con un abile gioco di punta-tacco e “telegrafando” alla perfezione sull’acceleratore, a far derapare la vettura sulle quattro ruote (il “four-wheel drift”) in modo da inserirsi nella giusta traiettoria già all’inizio della manovra, ed uscire perfettamente “dritto” sul rettilineo. Lo stesso Rhodes amava scherzare su questa abilità, dicendo che gli portava un altro vantaggio sui concorrenti: facendo fumare le Dunlop Racing anteriori in maniera così vistosa, si veniva a creare una “nebbia” che per qualche istante disorientava i diretti avversari, e gli permetteva di guadagnare terreno.
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